Di Tiziana Galli.
Dai protozoi al new design: ecco i gioielli che fanno moda.
Decisamente glamour le strutture d’argento che Giuliana Mancinelli Bonafaccia disegna, per i suoi gioielli, ispirandosi alle tavole del “Die Radiolarien”.
Arabeschi naturali, articolati e avviluppanti, per un design dal sicuro impatto scenico.
Forme che s’ispirano a strutture di antichi organismi unicellulari, studiati nel XIX secolo dal biologo tedesco Ernst Haeckel: i radiolari.
Un concetto di gioielleria d’avanguardia che la stilista sta facendo penetrare a piccole dosi all’interno della tradizione italiana dallo stampo decisamente più classico.
“Amo giocare con i materiali” rivela la Bonafaccia mostrando con soddisfazione la sua nuova collezione, creata utilizzando risorse decisamente anticonvenzionali.
“Sto studiando la possibilità di creare una collezione basata sull’uso del carbonio e del titanio. Materiali estremamente leggeri, destinati normalmente alla tecnologia.”
E le pietre?
“Anche per queste utilizzo una logica nuova: uso le pietre più nobili, come gli, smeraldi, i rubini e gli zaffiri, per esaltare tagli di minerale come l’ametista, il quarzo, o il cristallo.”
Come ti definisci artisticamente?
“Eclettica”.
I suoi prodotti sono interamente Made in Italy, la sua ispirazione cosmopolita, i suoi gioielli deliziosi.
Cosa dobbiamo aspettarci per la prossima collezione?
“Ancora non ne posso parlare…”
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