Tocco Ghergo

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Di Tiziana Galli

Tocco Gergo

 

Uno stile inconfondibile, un’eleganza innata, uno spirito pionieristico.

Arturo Ghergo, nato nel 1901 a Montefano, in provincia di Macerata, imparò i fondamenti della fotografia nello studio del fratello e quando nel 1929 si trasferì a Roma trasformò gli insegnamenti in Arte.

E’ qui, nel cuore della capitale, in un piccolo studio di Via dei Condotti che fece conoscere al pubblico romano il suo talento, seducendo con quel “tocco” tipicamente “gherghiano” l’aristocrazia capitolina.

Il suo sguardo dietro l’obiettivo segnò un’epoca e inventò uno stile.

Le sue tecniche di manipolazione dell’immagine, estremamente all’avanguardia per quei tempi, aprirono un varco alla tecnologia nei nostri giorni, rendendo più vicini gli spazi che distanziavano l’Italia dagli Stati Uniti.

Immagini iconiche, immobili, senza spazio ne’ tempo. Soggetti come divinità guardano al di là del diaframma senza vedere nessuno. Loro sono là, al di sopra delle parti, in uno spazio eterno e immobile dove non si invecchia e non si muore. Loro sono le stelle che illuminano il firmamento di chi ama fantasticare.

E i sogni prendono quei volti, così come li ha immaginati Gergo, mentre l’ideale d’irraggiungibile bellezza assume quello standard, per rimanervi ancorato nel tempo.

La luce sapientemente disposta, è volta a illuminare quel che l’osservatore è accompagnato a guardare senza concedersi distrazioni.

Geniale!

Ma non solo: geniale e al tempo stesso virtuoso, sapiente e… tremendamente glamour.

In una parola: irresistibile.

La manipolazione successiva agli scatti, consentiva all’artista d’intervenire sull’immagine ritratta ridefinendone i profili e costruendo quello standard estetico che doveva fare storia.

E così che le sue modelle portavano i nomi di Irene Galitzine, Marella Caracciolo (prima che diventasse “in Agnelli”), Mary Colonna, Consuelo Crespi, Josè del Drago.

Mentre nel cinema ritraeva Alida Valli, Valentina Cortese, Assia Noris, Maria Denis, come anche Massimo Girotti e Amedeo Nazzari…

Nel dopoguerra, più vicine nel tempo, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Vittorio Gassman…

E passato dal suo sguardo l’ideale di bellezza che ancora oggi rimaniamo ad ammirare.

 

Arturo Ghergo. Fotografie 1930-50

Roma, Palazzo delle Esposizioni

3 Aprile – 8 Luglio

 

Nella foto in alto Alida Valli.

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Arte-Cultura

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