Di Dario Bentivegna
Si chiude la stagione delle sfilate SS13 con Parigi. Una settimana interessante fatta di debutti, conferme e tanto ‘heritage’.
Finalmente svelate le attesissime collezioni di Dior e Saint Laurent. I due storici brand francesi infatti hanno un nuovo designer a rappresentarli, Raf Simons ed Hedi Slimane.
Simns a luglio aveva gia’ presentato, con recensioni positive, la sua prima collezione Haute Couture, ma lo si aspettava al ‘varco’ della collezione RTW per avere un’idea piu’ chiara della direzione imposta al brand. Un lavoro di pulizia e di ritorno ai codici della Maison Dior, dopo la barocca teatralita’ del periodo Galliano. Si sono visti in paserella, infatti, l’iconico Bar jacket, riveduto e corretto in versione slim e maxi, come un abito, gonne dai fianchi imbottiti lunghe fino a terra ed un gioco di tessuti cangianti e stampe. Anche Hedi Slimane per Saint Laurent (che ha cambiato il nome del brand eliminando l’Yves) ha rivisitato in chiave bohemienne e tipica di Los Angeles (dove vive) l’iconico tuxedo della Maison.
Ottime collezioni che ripescano e attualizzano lo stile caratteristico del brand anche da Chanel e Givenchy. Karl Lagafeld ha presentato una collezione ispirata all’aria ed al vento, su una passerella fatta di pannelli solari e punteggiata da altissime turbine eoliche. Outfit in tweed e tante perle, accessori maxi per una collezione vermamente ‘leggera’ ed elegante. Riccardo Tisci per Givenchy e’ andato sul’ classico’ con una collezione lontana dalla sua ispirazione personale ma vicinissima al design d’archivio del brand, tanto nero, forme fluide e maxi ruches.
Tantissime le conferme di designer che stagione dopo stagione riaggiornano e rinfrescano i propri codici ma senza snaturare l’essenza del proprio stile. Da Balenciaga a Lanvin, da Kenzo a Luois Vuitton, la carta vincente e’ stata la consistenza. Provate a guardare le immagini nella galleria e a colpo sicuro sarete in grado di identificare il brand a cui appartengono. Diversamente da quanto lamentato per le collezioni viste a Londra , i designer e le collezioni di Parigi hanno dimostarto che e’ possibile essere creativi, commerciali e fedeli a se stessi nello stesso tempo.
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