Coccole, che passione!

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Di Denise Ubbriaco

Coccole, che passione!

Esiste al mondo qualcuno che non ama le coccole?

 

Abbracci, carezze, baci e tante altre dimostrazioni d’affetto donati con dolcezza, profondità e tanta tenerezza sono fondamentali manifestazioni d’amore, non solo all’interno di una coppia, ma in qualsiasi rapporto. Le coccole possono racchiudere un coacervo di emozioni in grado di scaldarci il cuore anche in una fredda giornata d’inverno.

Chi dona un abbraccio, un bacio o una carezza lo fa in modo del tutto spontaneo e autentico per trasmettere gioia, serenità, affetto, piccole attenzioni e gratificazioni a chi le riceve che, a sua volta, avverte in quei gesti un segno d’amore e di premura.

Le coccole sono importanti tanto per chi le dona tanto per chi le riceve, infatti numerosi esperimenti scientifici lo confermano. È stato provato che il bisogno emotivo di contatto è una necessità fondante per la nostra esistenza. Le coccole rispondono ad un bisogno innato di sentirsi riconosciuti, incoraggiati, consolati, apprezzati, protetti, sostenuti e amati. Insomma, le coccole infondono nel cuore e nello spirito una buona dose naturale di sicurezza, amore e autostima e la cosa migliore è che sono prive di controindicazioni. L’assenza provoca insicurezze, ansia e disturbi dello sviluppo e nelle altre fasi della vita.

Ecco un chiaro esperimento svolto, alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, da Harry Harlow, famoso ricercatore statunitense. Harlow allevò cuccioli di macaco, privati della madre, mettendo a loro disposizione solo due sostituti materni: uno era un peluche di morbida stoffa e l’altro di metallo, fornito di biberon. L’esperimento dimostrò la preferenza dei cuccioli di scimmia per il soffice peluche in grado di offrire solo calore rispetto al sostituto materno in metallo in grado di nutrirli. Da lì, molte ricerche hanno dimostrato come il contatto e il calore siano vitali per il neonato.

Le carezze sono importanti per l’attività celebrale del neonato, infatti ne potenziano lo sviluppo e ne stimolano la maturazione. Le coccole ricevute durante la primissima infanzia determinano la stabilità emotiva dell’adulto. I piccoli accarezzati mostrano una maggiore attività cerebrale (misurata tramite l’elettroencefalogramma). I bambini circondati d’amore dai genitori, crescendo, saranno più socievoli, meno aggressivi e meno stressati.

Quando due persone sono unite in un abbraccio si manifesta una sorta di sincronizzazione cerebrale sull’elettroencefalogramma, con effetti positivi sul benessere psicofisico. Gli studi lo dimostrano: le affettuosità innalzano il livello di ossitocina, l’ormone del benessere che riduce ansia e paura e dona sensazione di calma.

Il beneficio del contatto si riflette anche sulla salute. Grazie ad abbracci, baci e carezze si abbassa il livello di colesterolo, l’ormone dello stress. La concentrazione e l’efficienza migliorano notevolmente e si dorme meglio.

Inoltre, il contatto attenua la sofferenza fisica. Quando riceviamo o doniamo un abbraccio, le fibre nervose contenute nella pelle vengono attivate e la loro stimolazione blocca il lavoro di altre fibre, che trasmettono i messaggi di dolore.

Ed ora, mi rivolgo a tutti gli innamorati: mai tralasciare le tenerezze nel rapporto di coppia. Manifestare l’amore con piccole attenzioni: favorisce l’empatia, rafforza la relazione, fa capire al proprio partner quanto sia speciale, traspare il proprio grado di sensibilità nel dare importanza ai piccoli gesti. Alcuni studi dimostrano che i partner sono più soddisfatti della loro relazione, quanto più sono affettuosi l’uno con l’altro. Eh si, le coccole sono un ottimo collante e riscaldano il rapporto di coppia.

E’ così: ci sono tante buone ragioni per donare e ricevere coccole.

12.11.2013

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