La teledildonica

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La teledildonica red lips fashion news magazine

Di Alba De Biase

La teledildonica

Sempre più hi-tech, sempre più tecnologia, internet e informatica, anche il sesso, segue la tendenza e si digitalizza.

Red Lips la nuova rubrica sul sesso e dintorni.

Eravamo rimasti ai sex toys “motorizzati”, capaci di riprodurre vibrazioni piacevoli, ma un nuovo passo avanti è stato fatto nella frontiera del sesso, con lo sviluppo della teledildonica.

La teledildonica è una vera e popria branca dell’informatica dedicata allo sviluppo di sostituti sessuali controllati a distanza. Se già alla fine degli anni ‘90, veniva preannunciata come una chimera, oggi diventa sempre più reale, o meglio cyber-reale e promette di “accorciare le distanze”, non solo consentendo la comunicazione attraverso una video-chat, come succede già con skype e altri software social, ma addirittura in senso fisico, più specificatamente, sessuale.

Sono nate così,moltissime video chat, con la promessa di concretizzare tali teorie tecnologie, tra queste la neonata Frixion, che ha realizzato addirittura un video con una panoramica sulla gamma di tecnologie in via di sviluppo, un invito per gli investitori.

Frixion secondo la definizione riportata sul sito dell’azienda produttrice è ”una community online nella quale gli utenti possono toccarsi a vicenda usando diversi device aptici supportati che permettono di compiere azioni che vanno dal tenersi per mano e dal baciarsi al sesso penetrativo — ciò a prescindere da dove si trovino, dall’altro lato della stanza o dall’altro lato dell’oceano.”

Prevedibili i commenti sarcastici sui blog e sui siti che hanno riportato la notizia, da parte della community internettiana, che si è sbizzarrita nella creazione di nomignoli per i futuri praticanti della teledildonica: cyber-seghe, meta-pippe, batcam, e così via. Non senza un po’ di entusiasmo e curiosità, ma anche timore e preoccupazione.

Non dimentichiamo però, che accanto all’aspetto chiaramente ludico della trovata, ce n’è sicuramente uno più lodevole, ed è quello di dare la possibilità ad un disabile di poter esaudire i normali bisogni sessuali, senza dover incorrere in scelte poco etiche o avvilenti, quale può essere la sex terapy, che consiste nel ricorrere ad una professionista del sesso, in italia ancora poco diffusa.

Chissà magari un giorno, le nuove generazioni avranno da ridire anche sul nostro modo antiquato di fare sesso, un po’ come succede oggi con i cellulari, i tablet e i computer con tecnologie sempre più avanzate.

24/12/2013

Benessere