Di Gianni Santoro
FNM Design
Questa è la rubrica pensata per gli appassionati del Design. Una sorta di vademecum per tutti coloro che vogliano affiancare alla funzionalità di un oggetto da mettere nella propria casa uno stile unico ed inequivocabile. Pezzi inconfondibili che hanno fatto la storia del nostro “Bel Paese” (ma non solo) ed insieme la fortuna di intere generazioni di designer ed architetti. Sono lampade, poltrone, letti, tavoli, sedie, librerie… pietre miliari che fuori dalle quattro mura domestiche possono essere ritrovate in musei, fiere e mostre dove si raccontano storie, percorsi e tendenze dell’epoca in cui presero vita. La conoscenza della paternità, dell’origine e della storia di questi “fondamentali” è importante per poterne apprezzare manifattura ed originalità. Enunciarli tutti sarebbe pressoché impossibile, ho provato così a stilare una lista esprimendo il mio personalissimo punto di vista. Sono diverse le aziende che a tutt’oggi vantano nel loro catalogo questi oggetti, tra queste Cassina, DePadova, Flou, Flos, Knoll, Lema, Molteni, Poliform, Vitra, Zanotta.
Rimettiamo in ordine con lo “ Scaffale”
Nel 1970 la tedesca Behr azienda produttrice di cruscotti per automobili Mercedes, inizia una produzione quasi artigianale di elementi componibili in legno per librerie a spalla portante. In Italia un imprenditore su tutti coglie il valore di quel progetto ed ottiene di distribuirlo in esclusiva sul territorio.
Paolo Boffi, attuale presidente della omonima azienda insieme a Consonni&Fattorini, gli allora proprietari della Mdf Italia, portarono avanti la collaborazione per la vendita di quelle librerie fino a quando abbandonarono il progetto per evidenti problemi legati alla logistica.
In quegli anni si affacciava sul mercato italiano la oggi molto nota azienda di mobili LEMA di Giussano, della famiglia Meroni, la quale cogliendo subito quale poteva essere l’importanza di quel prodotto e consapevole dell’esperimento e degli errori commessi dai Boffi e Fattorini&Consonni, decide con l’aiuto di Tito Angoli, giovane designer ed architetto, di progettare ex novo un programma simile, il quale influenzerà decisamente i gusti e le tendenze nel panorama del mobile italiano, nasce con loro lo “SCAFFALE”.
La caratteristica che rende vincente da subito l’idea di Meroni ed Angoli, sarà quella di realizzare un serie di tavolette in particelle di legno controplaccate in mdf laccato o impiallicciato in legno, già pronte in magazzino per essere spedite su richiesta dei clienti, quindi abbattendo i tempi di esecuzione seppur rimanendo completamente progettabili e realizzabili su disegno del committente il quale riesce sempre a soddisfare le proprie esigenze di spazio e forma.
Agnoli durante il periodo di sperimentazione del primo Scaffale, compie diversi viaggi in Germania insieme ad altri designer industriali quali Aldo Rossi, Vico Magistretti, Zanuso, i Castiglioni ed in particolar modo frequentando il Salone del Mobile di Colonia per visitare e studiare la nascente azienda tedesca Interlubke, già molto avanzata nell’utilizzo della ferramenta per l’assemblaggio e delle macchine per la lavorazione del legno.
La Germania, già dai tempi della Aeg di Peter Behrens era all’avanguardia con le tecnologie applicate ai sistemi artigianali, quali potevano essere le produzioni dei mobili in serie, basti pensare che la tedesca Detshe Werkstatte fondata da Karl Schmidt nel 1898 a Dresda fu la prima industria europea del settore mobile che ebbe il merito di meccanizzare i suoi impianti, standardizzando le parti che componevano i vari prodotti ed accelerando i tempi di esecuzione e fornitura.
Possiamo infine dire che lo “Scaffale” a differenza dei vari prodotti che l’hanno preceduto ha saputo coniugare tutti i vantaggi della produzione in serie ad un ampia varietà di gamma e finiture, garantendone un risultato ottimale, sempre all’altezza della fama che il gusto italiano tuttora riesce ancora ad offrire.
La sua forza sta nella semplicità di progettazione nonché nella versatilità funzionale. La Lema ha portato avanti il progetto Scaffale riuscendo ad attualizzarlo ed aggiornarlo costantemente, ritrovandolo oggi in produzione con il nome di “SELECTA”.
Per questo moltissimi noti architetti nel mondo, amano utilizzare questo prodotto per i propri studi o spazi domestici nonché per il contract nei loro grandi progetti.
[ScrollGallery id=1386]
La rubrica FNM Design è curata da Gianni Santoro: