Cambi di direttori creativi a Firenze: Dundas arriva da Cavalli e Giorgetti da Pucci

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Di Gabriele Arcieri e Ivano Rocco Montrone

A Firenze cambi di poltrona nel mondo creativo: da Roberto Cavalli arriva Peter Dundas e da Emilio Pucci arriva Massimo Giorgetti

La voce sempre più insistente si è concretizzata completamente: Peter Dundas è il nuovo direttore creativo della maison Roberto Cavalli, dove peraltro aveva già collaborato tra il 2002 ed il 2005.
Il mondo di questo giovane stilista, già affermato e noto agli addetti ai lavori e non solo, direttore creativo per sette anni del brand Emilio Pucci, rispecchia in modo inequivocabile la sua natura proiettata a creare moda in un’ottica di ricerca frammista ad un’analisi del semplice e del sofisticato. Nelle sue creazioni, che col tempo si sono notevolmente affinate e spesso sono state oggetto di sempre più mature mutazioni, si coglie il gusto di un cromatismo studiato meticolosamente e di una femminilità forse spasmodicamente ricercata: ne è testimonianza la sua preferenza per l’abito corto originata dalla sua passione per il corpo femminile; Dundas sa che esso vuole comunicare attraverso il look e per questo permette ai suoi abiti di creare un vero e proprio “linguaggio” attraverso cui parlare.

La sua natura, legata al concetto di libertà, è permeata da visioni di orizzonti aperti e sconfinati e lo porta a creare capi “facili”, portabilissimi e tradizionali ma con una spiccata vena di “nuovo”, uno stile che mai però lascia prevalere l’uno o l’altro aspetto, volendo conservare entrambe le caratteristiche e rendendolo perciò unico.
Uno spirito libero, dunque, tipicamente figlio della sua terra, la Norvegia, da cui ha ereditato un intenso amore per il mare e per gli spazi ampi ed illimitati che gli permettono un raggio d’azione creativa prismatico.
La sua permanenza nella maison Pucci ha contribuito a fare di lui uno stilista a tutto tondo, maturo, capace, un maestro della moda; ora, con questo atteso ritorno in casa Cavalli, si apre un nuovo scenario, un capitolo nuovo nella storia del brand che non intende di certo oscurare stili o forme o tradizioni legati al famoso sarto italiano, ma anzi vuole arricchirsi e completare armoniosamente le due visioni già così affini.
E’ lo stesso Roberto che, entusiasta del rientro di Dundas come direttore creativo, afferma di voler lasciare al giovane couturier le redini e le responsabilità del suo brand, pur continuando la tradizione originaria, ma supportandola con il tocco sapiente ed innovativo del giovane stilista, rappresentante dell’ultima generazione di moda.
Non si fa fatica a credere, quindi, alla nascita di un brillante futuro che vedrà protagonisti un’eccellenza del Made in Italy in unione con l’indiscutibile talento di una personalità incisiva come quella del giovane norvegese.
Questa nomina ha il sapore per me di un ritorno a casa”, le parole di Dundas che non ha voluto nascondere l’entusiasmo per questo suo nuovo impegno ma soprattutto la forte volontà a voler iniziare un interessante percorso formativo che lo vedrà coinvolto oltre che nelle prossime collezioni, anche nelle strategie di comunicazione e di marketing, capisaldi di un più fattivo progetto globale del marchio Cavalli.

Ma la risposta della Maison fiorentina Emilio Pucci non si è fatta aspettare. Il marchio fondato da Emilio marchese del Barsento è oggi di proprietà del Gruppo LVMH. Dopo l’annuncio di Cavalli, Pucci ha subito annunciato la nomina dello stilista Massimo Giorgetti come direttore creativo, già impegnato su MSGM. Talento del nuovo Made in Italy, Massimo Giorgetti si è distinto per la sua grande abilità di innovare in fatto di stampe, essenza primaria anche del marchio fiorentino. Giorgetti continuerà a disegnare per il suo marchio dividendosi tra Firenze e Milano.

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