Di Maria Ciani
Grammy Awards 2017
I Grammy Awards 2017, gli annuali riconoscimenti in campo musicale, si sono tenuti ieri sera (da noi in Italia a partire dalle 2 di notte) presso lo Staples Center di Los Angeles.
I protagonisti della serata, tra gli altri, sono stati Adele con cinque grammofoni d’oro, Beyoncé con due, Drake vincitore con la sua Hotline Bling e David Bowie, premiato per il Best Recording Package e Best Engineered Album, con il suo Blackstar.
La cerimonia, presentata dal comico e conduttore James Corden, ci ha riservato molte sorprese e bellissime esibizioni, prima tra tutte quella di Beyoncé. Queen Bee si è fermata a quota due grammy, Best Music Video per Formation e Best Urban Contemporary Album per Lemonade ma, la sua performance, entrerà negli annali. La cantante, ha ammaliato il pubblico presente e i telespettatori con una performance dai toni psichedelici e orientali, e soprattutto sfoggiando un evidente pancione dopo aver rivelato pochi giorni fa di essere incinta di due gemelli con un servizio fotografico diventato virale. Per la cantante si trattava della prima apparizione dal vivo dopo aver annunciato di essere incinta, e il suo medley di Love Drought e Sandcastles le ha fatto guadagnare una standing ovation dal pubblico dello Staples Center.
Tra i tanti colpi di scena di questa edizione dei Grammy ricorderemo Adele che, tradita dall’emozione, ha fermato tutti chiedendo di iniziare da capo l’esibizione di Fast Love, il brano del 1996 scelto per rendere omaggio a George Michael, morto a Natale: “Scusate, non posso fare come l’anno scorso. Scusate se sto sudando. Non posso andare avanti, per rispetto nei confronti di George Michael. Ricominciamo.“
Sempre Adele, che ha portato a casa ben 5 grammofonini d’oro tra cui Best Record of the Year, al momento di ritirare proprio questo premio, ha voluto rendere onore a Beyoncè dicendo in lacrime: “Il tuo album, Lemonade, è semplicemente monumentale” e successivamente spezzando in due il premio.
Infine, la protesta anti Trump. Dopo la performance live di Katy Perry finita con le parole della Costituzione americana proiettate in grande alle sue spalle, l’apice della polemica in musica contro il neoeletto presidente statunitense è stata toccata durante l’esibizione dell’ensemble hip hop composto da A Tribe Called Quest, Anderson Paak, Consequence, e Busta Rhymes.
Proprio quest’ultimo, alla fine della sua performance ha detto: “Voglio ringraziare il Presidente Agent Orange per perpetuare tutto il male che ha perpetuato in tutti gli Stati Uniti.” tutto ciò mentre alle sue spalle veniva sfondato un finto muro di mattoni.
Altra performance è stata quella di Lady Gaga con i Metallica che hanno infiammato letteralmente il palco.
Hanno però avuto, nel corso di tutta l’esibizione, alcuni problemi tecnici che hanno fatto infuriare il chitarrista della band James Hetfield, che dietro le quinte ha lanciato via la sua chitarra.
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