Alzi la mano chi non ha mai giocato con la bambola Barbie! Milioni di bambine in tutto il mondo hanno passato interi pomeriggi a creare storie, a ideare look differenti per ogni Barbie, a decorare di rosa location e case di queste splendide bambole.
C’è chi, mentre gioca con la Barbie, fantastica di diventare principessa, hostess, medico, allenatrice di ginnastica o addirittura astronauta; insomma, grazie al potere dell’immaginazione si comincia a sognare fin da bambina quale potrebbe essere il proprio futuro nella società. La Barbie viene considerata ancora oggi la bambola che ha registrato il più grande numero di vendite, il fiore all’occhiello della casa produttrice Mattel. È stato stimato che oltre un miliardo di Barbie sono state vendute in oltre 150 nazioni, e la casa madre ha dichiarato che vengono vendute tre Barbie al secondo.
Ma a cosa è dovuta tutta questa fortunata popolarità?
Barbie è il prototipo di ragazza in carriera, indipendente, ma anche dedita alla famiglia con un look sempre al passo con la moda del momento. Nel 1959 il lancio nel mercato, però il boom delle vendite si è raggiunto durante gli anni Novanta. La Mattel, una volta compreso il successo di questa bambola, ha ideato altri personaggi che ben presto hanno ottenuto quasi la stessa fama: Ken, il fidanzato storico di Barbie, Skipper la sorella minore e Shelly la più piccola della famiglia Barbie, nonché una serie di animali come gatti, cani e cavalli. Pian piano da comune bambola per l’infanzia ha assunto un posto di inestimabile prestigio nell’ambito del collezionismo per adulti.
Si tratta di Barbie meravigliose, preziose e rare, con abiti cuciti artigianalmente e con accessori inediti, che vengono gelosamente conservate nelle vetrine dai grandi appassionati. Sono collezioni di valore il cui prezzo si aggira vicino ai 200 euro, in rapporto al prezzo di 40/50 euro delle Barbie vendute comunemente. In rete vi sono molti siti che si occupano della vendita e del reperimento di Barbie da collezione, dai modelli originari fino a quelli di ultima tendenza.
Cosa sappiamo effettivamente della storia di questa mitica bambola?
La vicenda risale a più di 60 anni fa. Un giorno l’americana Ruth Handler, mentre osservava sua figlia Barbara giocare con delle bambole di carta (si trattava allora di figurine ritagliate dalle foto delle riviste), si rese subito conto di quanto alla sua piccola piacesse affidare a queste bambole dei ruoli da adulti. E se all’epoca tutte le bambole avevano un corpo da bambina, Ruth con questa intuizione suggerita dalla figlia decise di stravolgere questa concezione ideando una bambola con il corpo da adulta affinché tutte le bambine avrebbero potuto giocare a fare le grandi. Ruth ne parlò al marito Elliot (co-fondatore del colosso di giocattoli Mattel) che inizialmente rimase un po’ scettico, ma che poi, durante un viaggio in Svizzera, si illuminò di fronte ad una bambola che era l’esatta copia di un famoso personaggio dei fumetti: Bild Lilli. Insieme alla moglie decisero di comprarne alcuni modelli proprio perché la bambola assomigliava moltissimo a quella immaginata da Ruth. Ritornati in America, mostrarono Bild Lilli ad un designer Jack Ryan che ne rielaborò l’aspetto. Nacque, così, il 9 marzo 1959 la prima Barbie: Barbara Millicent Roberts, nome dato in onore della figlia di Ruth ed Elliot, che nella sua prima apparizione indossava un delizioso costume a righe bianche e nere.
Una ricerca Mattel ha stimato che esistono oltre 100.000 collezionisti di Barbie, di cui il 90% sono donne, di un’età di circa 40 anni. Quasi la metà di queste bramose collezioniste spendono più di 1000 dollari ogni anno per la loro raccolta. Le primissime Barbie sono quelle che hanno raggiunto il più alto valore commerciale: se nel 1959 una Barbie veniva venduta per 3 dollari, lo stesso modello ora sull’e-commerce di eBay vale 3.552,50 dollari.
La Barbie più venduta al mondo è stata in assoluto la Totally Hair del 1992, una bambola con una chioma lunga fino ai piedi, mentre quella più costosa è stata realizzata in collaborazione con il designer di gioielli australiano Stefano Canturi. Quest’ultima è stata venduta all’asta per 302.500 dollari nel 2010 in occasione di una raccolta fondi a favore della lotta contro il tumore al seno per la Breast Cancer Research.
E se alcuni stilisti hanno disegnato abiti preziosi come quello realizzato con 5.000 paillettes d’oro cucite a mano (Bob Mackie Gold Barbie), altri artisti, come Andy Warhol, hanno visto in Barbie una musa ispiratrice. Cinquanta dei migliori stilisti del mondo, in occasione del suo 50° compleanno, hanno creato modelli per la prima sfilata di moda della storia dedicata a Barbie.
Barbie ha raggiunto anche i social media, diventando una vera e propria celebrità con 14 milioni di fans su Facebook, 266.000 su Twitter e oltre 1 milione su Instagram (@Barbie). È stato lanciato nel 2014 un canale di moda, BarbieStyle, che in breve tempo ha visto una crescita così rapida su Instagram mai vista prima, raggiungendo 1,2 milioni di followers. Su YouTube la campagna pubblicitaria di Barbie “Puoi essere tutto ciò che desideri” è salita in vetta alle classifiche delle pubblicità più amate e popolari del 2015.
Non sarebbe bello se per questa fine dell’anno potessimo sognare anche solo per un attimo, come facevamo da bambine giocando a Barbie, di essere tutto ciò che desideriamo?
Visto su FNM Magazine Novembre/Dicembre 2017