Per la prima volta nella storia del Festival di Sanremo, la sala dell’Ariston vuota. Solo l’eco di un pubblico registrato ad acclamare le performance degli artisti in gara. Non lo dimenticheremo facilmente.
Per noi di Fashion News Magazine è ormai una tradizione ospitare Pablo art director Gil Cagnè che commenta con noi gli outfit ed i beauty look della kermesse. Non si parla d’altro, scopriamo perché!
A fare gli onori di casa
Fiorello in fiore per omaggiare la città di Sanremo e l’eleganza di Matilda De Angelis con tre outfit Prada. Il primo, un abito longuette voluminoso che Pablo non approva particolarmente: “L’abito è molto bello ma non valorizza la silhouette di Matilda, sembra una taglia in più, molto meglio il secondo look”. Il secondo outfit ha un taglio anni ’30 in stile charleston con frange e tulle, illuminato da dettagli in cristalli Swarovski.
I tre hair look sono stati realizzati per lei dal team hair&make up di Simone Belli con i prodotti Kèrastase. Il primo, un semi-raccolto morbido e basso; il secondo con lunghezze libere e voluminose; il terzo uno chignon top knot con un gioco di volumi davvero peculiare.
Il completo di Arisa, firmato Maison Margiela
“Bellissimo il taglio oversize, molto in linea con le tendenze attuali” commenta Pablo. L’outfit è accessoriato con calzature Giannico e gioielli Cartier. Nota peculiare il tubo dell’hairstyling dall’archivio Margiela. Sul make up: “Nota creativa l’eye-liner rosso in contrasto con il rossetto viola”. Promossa a pieni voti Arisa. Ci piace pensare all’evoluzione sofisticata del suo look… considerando gli esordi un po’ infelici!
Colori pastello: Di Martino e Colpapesce in Dolce&Gabbana
I completi in tinte tenui e primaverili sono must di stagione, ma forse il pubblico italiano non del settore non è ancora pronto. Memorabili i commenti che abbiamo visto sui social network… memorabili ed irripetibili!
Che eleganza Francesca Michelin e Fedez!
Dalla prima apparizione a X Factor, quando era ancora una piccola ragazzina hippie che cantava Whole Lotta Love dei Led Zeppelin, al palco dell’Ariston con un sofisticatissimo outfit Miu Miu. Una pioggia di macro Swarovski su una base di tulle trasparente.
Francesca Michelin ha subito una metamorfosi veramente notevole in fatto di stile. Un piccolo rimprovero di Pablo: “L’eye-liner è molto interessante, peccato che sia un po’ asimmetrico”. Raffinato il completo Versace di Fedez, con camicia dalla stampa optical e dettagli color block.
La diva Noemi
Per lei, un abito d’archivio Dolce&Gabbana dalla collezione 2007/2008 interamente ricoperto da cristalli Swarovski.
E Pablo lo adora: “Questa particolare silhouette mette perfettamente in risalto le sue forme”. Unico appunto, l’hairstyling: “Avrei optato per delle onde in stile Gilda. Il make-up, invece, è perfettamente in armonia con lo stile dell’abito”.
Un nuovo Rinascimento – Trifluoperaziona Monstery Band di Max Gazzè
Concettualmente, il look migliore secondo il caporedattore moda di FNM è quello di Max Gazzè. Nei panni di Leonardo Da Vinci, con una line-up eccezionale che prevede Jimi Hendrix alla chitarra, Marilyn Monroe ai cori, Paul McCartney al basso, la Regina Elisabetta alla batteria e Igor di Frankenstein Jr alle tastiere.
Discomusic in Dior
Madame è tutta un luccicare in un completo Dior composto interamente da specchietti. Pablo: “Molto sparkling! Mi ricorda le glass ball degli anni 80. Adoro la camicia e la cravatta adoro. Discutibile la scelta di calcare il palco a piedi nudi”.
Glamrock: dai Maneskin ad Achille Lauro
Il glam rock, il gusto per l’esagerazione, le piume, il make up eccentrico. L’impronta di Bowie trionfa anche per questa edizione del Festival di Sanremo. I Maneskin in una versione più dark, con un outfit interamente firmati Etro, fra velluto e alamari in stile spagnolo. L’hairlook della band è firmato dall’Artistica Team di Toni&Guy in collaborazione con L’Oréal Professionnel. Per Victoria, flat waves dall’effetto mat ottenuto grazie allo spray Tecniart Savage Panage.
Un po’ ripetitivo Achille Lauro i cui tentativi di sorprenderci ormai non ci sorprendono più. Alessandro Michele di Gucci concepisce per lui un outfit futuristico con grande collo di piume e lacrime di sangue. Insomma, un po’ come Renato Zero a Lourdes.
Total Black: il codice stilistico di Annalisa
È un po’ la sua firma: non c’è Annalisa senza total black. Per questa edizione del Festival di Sanremo, la cantante opta per un blazer dress firmato Blumarine con sandalo gladiatore in fucsia per spezzare.
“La trovo perfetta in tutto” commenta Pablo.
A conclusione della prima serata di Festival, Pablo esprime le sue preferenze con una top 3:
Primo Posto: Noemi
Secondo Posto: Annalisa
Terzo Posto: Arisa
Seconda serata: Elodie regina di stile
Iniziamo con il pezzo forte, ovvero i quattro outfit di Elodie che racchiudono i quattro momenti moda più interessanti di questa seconda serata del Festival di Sanremo. Il primo abito è un Versace con spacco profondo, interamente ricoperto di cristalli ed accessoriato con sandali Jimmy Choo e gioielli Bvlgari. Pablo ne è entusiasta “Lo adoro, ma avrei osato di più sulle labbra”.
Sempre Versace anche il minidress con frange super scintillante abbinato a sandali Jimmy Choo e gioielli Bvlgari. Riconoscibile lo stile degli ultimi due abiti, entrambi Giambattista Valli Haute Couture che è maestro nel creare vere e proprie sculture di tulle stratificato. Pablo ha qualche perplessità: “I volumi mi sembrano eccessivi, mi sarebbe piaciuta una profonda scollatura a V sul dècollettè. Peccato anche per l’extention staccata a causa dell’auricolare”.
E dopo tanta eleganza…
… arriva il duo Dellai. Outfit perfetto per andare a far spese da H&M, ma non per il palco dell’Ariston. Pablo: “Il loro look in stile Ragazzi del Muretto è perfetto per la loro età, ma di sicuro non per l’occasione”.
Sarebbe stato meglio lasciare le conchiglie a mare
Orietta Berti, la Highlander di Sanremo, si presenta con un completo in paillette del giovane brand GCDS con tanto di conchiglie in cristallo Swarovski su seno. Abbiamo qualche dubbio al riguardo: “Una venere che esce dalla schiuma del mare… con tanto di capesante sui seni!” esclama Pablo. Sul make up: “Lei è sempre uguale, come inossidabile! Amo il colore sui soggetti maturi, ma preferisco i neutri e magari l’utilizzo del colore sulle labbra”.
Che succede? Dov’è Bugo?
Eccolo, eccolo! Ma senza Morgan la sua performance risulta molto molto meno spettacolare. Ed eccolo, un po’ scialbo, con un outfit firmato Marsem che secondo Pablo sembra “un cono gelato al gusto nocciola e cacao”.
Il problema della cappa Maison Valentino
Abbiamo visto un modello simile su Jennifer Lopez, ma lei non portava nulla sotto. Laura Pausini dopo il famoso incidente sudamericano pensa bene di coprirsi, eppure questo look non convince il nostro style specialist: “Sembra una tenda che la litigato con l’armadio”.
A tutto frange
Gaia Gozzi sfoggia un outfit firmato Salvatore Ferragamo caratterizzato da una cascata di frange sul pantalone. Il commento di Pablo: “Gaia Gozzi ha grande padronanza del palco. Il suo è un total white un po’ teatrale. Le frange danno una connotazione ‘cha cha cha’ al look”.
Rosa shocking
La rappresentante di Lista ed i suoi musicisti non si negano certo un tocco di colore: “Tutti in Valentino. Purtroppo il make up non dialoga con l’outfit che ho trovato un po’ eccessivo”.
Nella rete di Armani
Giorgio Armani veste Malika Ayane in outfit caratterizzato da una blusa a rete con polsini furry… e Pablo approva in pieno: “Adoro! Outfit pazzesco!”.
Ancora lustrini e paillettes
Anche Ermal Meta ha fatto una scelta sparkling, firmata Dolce&Gabbana. Pablo: “Lustrini e paillettes: anche lui non ha desistito”.
Dolce&Gabbana firma anche l’outfit di Random, ma qualcosa è andato storto: “Molto bello il blazer anche se non tutti possono permettersi le giacche lunghe che vanno di moda attualmente. Bisogna rispettare le proporzioni delle altezze. Non ho apprezzato neanche il contrasto cromatico con il blu elettrico”.
Mina torna sul palco… ah no, è solo Achille Lauro
Alessandro Michele di Gucci concepisce per Achille Lauro una rivisitazione del look di Mina. Il commento di Pablo: “Ho apprezzato molto Achille Lauro in versione Mina. Molto dandy il pantalone ceruleo. Trucco fantastico, davvero ben rivisitato”.
La classifica di Pablo della seconda serata:
Primo Posto: Elodie
Secondo Posto: Malika Ayane
Terzo Posto: Gaia Gozzi
Vittoria Ceretti fa gli onori di casa con tre outfit spettacolari
“Perfetta in tutto” conferma Pablo. Ma chi ha vestito la top model? Il primo outfit, caratterizzato da ruches e maxi ribbon mette in contrasto un rosa ballerina al nero e porta la firma di Valentino Haute Couture. Il secondo look è uno scintillante Armani Privè in maglia metallica con cristalli Swarovski; il terzo, un mono spalla semitrasparente Versace. Tutti gli abiti sono accessoriati con gioielli Bvlgari.
Total Black per Noemi e Neffa
Mentre lui va sul classico, Noemi si presenta in una veste più sensuale e ‘90s, con un crop top incrociato sulle spalline ed un pantalone loose. È un Dolce&Gabbana, si, ma sembra uscito dalla sezione basic di Zara.
L’appunto di Pablo: “Anzitutto, ho trovato davvero poco gentleman Neffa che scende per primo sul palco senza dar la precedenza”, eh no, non si fa! Che modi! Bacchettata anche Noemi: “Capisco il voler sfoggiare la sua nuova forma fisica, ma questo top e pantalone non convince. Il trucco molto glow è allineato alle tendenze moda 2021; sui capelli avrei fatto qualcosa di più visto che hanno un colore stupendo e una lunghezza ottimale”.
Il caso Casadilego
I suoi stylist non le vogliono bene, per nulla. La sua somiglianza ad un vecchio paralume di casa della nonna è cosa evidente. È uno di quei casi in cui a costo di far le cose bizzarre a tutti i costi, si finisce col fare dei gran pasticci anti-estetici. Nel costruire un look eccentrico, non si deve necessariamente scadere sul ridicolo. “Sembra Holly Hobbies. Per la tinta, sarà avanzata un po’ di quella usata su Loredana Bertè… nell’ottica del non spreco” commenta Pablo. In compenso, Francesco Renga in Dolce&Gabbana ci propone una “bella rivistazione del gessato. Completo davvero bello” conferma Pablo.
Completi top e completi flop
Mentre Fasma e Nesli ci azzeccano con Dolce&Gabbana che Pablo trova “Molto contemporaneo. Peccato il disagio del microfono”;
Bugo cerca di imitare di imitare Arisa, ma il suo completo Benevierre non sortisce lo stesso effetto del Maison Margiela.
La seconda bambola della terza serata
Un altro look dolly, stavolta non eclatante come quello di Casadilego. Francesca Michelin in Miu Miu non convince molto Pablo: “Trovo che i volumi siano sbagliati e che la scelta della scarpa non sia quella giusta. Nel complesso, mi sembra una nuova Mercoledì Addams”.
A tutto Fedez
Fedez gioca sul sicuro: con la stampa Versace non puoi sbagliare. “Il completo spezzato è un classico. Iconica la stampa ideata da Gianni Versace” commenta Pablo. E sul palco, fa sempre la sua figura.
Pirati vittoriani
I Maneskin hanno fatto centro affidando la loro immagine ad Etro: “ Un look fantastico, lo adoro. A far da protagonista il corsetto con la camicia. Il make-up e l’hairstyling con onde piatte davvero ben concepito. Mi piace questo fluido gender look”. L’hairstyling della band è stato affidato al team di Tony&Guy Italia. Per realizzare i look sono stati utilizzati prodotti della gamma TECNIART di L’Orèeal Professionnel. Manuel Agnelli si inserisce bene con il suo total black firmato Emporio Armani.
Ci stai annoiando!
Willie Peyote… che noia! “Molto anonimo” conferma Pablo. Tratteniamo gli sbadigli a stento, ma Samuele Bersani se la cava con un completo top: “Ottima scelta la giacca sciallata che caratterizza il look” commenta Pablo.
Mon Orietta Chèri
“Sembra effettivamente un cioccolatino Mon Chèri” scherza Pablo sull’outfit paillettato che porta la firma di GCDS. “E come se non bastasse… i capelli da pappagallo, l’effetto Botox… ma a lei perdoniamo tutto!”.
Ancora completi rossi
La rappresentante di Lista indossa un completo oversize firmato Valentino che nel complesso non è poi così male. Meglio questo che il fucsia shocking della prima serata.
Arisa perde la retta via della moda…
Era partita benissimo con il suo completo Maison Margiela, ma questo outfit sempre firmato dalla maison francese non sortisce lo stesso effetto. Il look è accessoriato con gioielli Cartier. Pablo non approva: “Terribile, non mi piace nulla. L’abito sembra più grande della sua taglia. Il trucco ed il parrucco non sono adatti”.
Un look degno di Achille
Neoclassicismo in toto per Achille Lauro che si presenta come una statua greca: “Una bellissima evocazione dell’antica grecia. Mi piace tutto, tranne i capelli di Emma”. Anche questo look è stato curato da Gucci.
Madame ha ritrovato le scarpe, ma non il senso dello stile
Facciamo fatica a pensare che si tratti di un completo Dior, ma è così: “Sembra una divisa da magazziniera ed il grigio non è decisamente nella sua palette. Era andata molto meglio la prima sera. I capelli non vengono valorizzati ed il make-up è davvero sbagliato”. Molto severo Pablo… severo ma giusto!
Tutte le frange di Gaia Gozzi
Anche per questo outfit le frange sono la prima cosa che salta all’occhio. Troppe frange, basta frange. E come se non fosse abbastanza, i guanti in pelle. No, per favore, no! Questo ensemble discutibile porta la firma di Salvatore Ferragamo e Pablo non ne è di certo entusiasta: “Non ci siamo. Tutte queste frange mi ricordano le majorettes. Il trucco, invece, è azzeccassimo”.
Tutte in nero: gli early 2000 di Annalisa e la pioggia di perline di Malika Ayane
Blumarine ripropone sempre la moda dei primi 2000. Quella di Britney e delle sorelle Hilton. Annalisa indossa un minidress nero luccicante con stivale in match e gioielli Rue des Mille. “Amo questo look, ma avrei scelto un verso hairstyling” commenta Pablo.
Molto scenico l’effetto della cascata di perline che caratterizza l’outfit Giorgio Armani indossato da Malika Ayane: “Bellissima, trovo tutto perfetto”.
La classifica di Pablo
Primo Posto: Vittoria Ceretti
Secondo Posto: Malika Ayane
Terzo Posto: Maneskin
La quarta serata del Festival di Sanremo è un incubo della moda, a partire da Beatrice Venezi
Beatrice Venezi è una fra i direttori d’orchestra giù giovani d’Europa. Ed è anche una bellissima donna… dunque, perché PERCHÈ mortificarla con due look così discutibili?
Per il primo, in rosso, Giorgio Armani prende un abito da spiaggia e lo addobba in stile couture ponendo applicazioni di cristalli multicolor sui toni del verde e del blu. Rimane comunque un abito da serata al lido e Pablo ha qualche perplessità circa il taglio: “Purtroppo l’abito non valorizza la sua morfologia corporea. Le spalle sembrano ancora più piccole. Il trucco è molto azzeccato, avrei preferito un raccolto sui capelli”.
Non va meglio con il secondo look, sempre Giorgio Armani, in stile Principessa Sissi decaduta. Molto cheap.
Perfetti per una passeggiata al parco, disastrosi sul palco di Sanremo
Davide Shorty e Folcast avrebbero fatto centro se si fossero vestiti per incontrare gli amici per un aperitivo ai Navigli. Peccato che invece si trattava del Festival di Sanremo.
Folcast è stato vestito da Paolo Pecora: “Questo chiodo destrutturato color cachi mi piace molto”, commenta Pablo, “voglio dire… mi piace per una camminata pomeridiana, non di certo per il Festival Della Canzone Italiana”.
Le proporzioni sono davvero wrong
WrongOnYou, WrongOnProportion in Dolce&Gabbana: “Capisco la moda dell’oversize, ma bisogna anche fare i conti con la propria fisicità. Sembra pronto per andare a pesca… ed il cappellino? Anche no!” commenta Pablo. E noi aggiungiamo: anche no alla chitarra altezza giugulare. Si vede che non hai mai guardato un video di Jimmy Page!
Annalisa alla prima comunione di sua cugina… ah no, è Sanremo!
Un ottimo esempio di come il completo non sia sempre elegante e sofisticato. Ebbene si, anche il completo può risultare dozzinale ed Annalisa ce ne fornisce tutte le prove, con una mise perfetta per una festa di paese. Pablo è leggermente più clemente: “Pur essendo un fan di Annalisa non mi piace questo outfit Blumarine. Bella l’applicazione sul reverse, ma il colore non è nella sua palette. Non trovo sia adatto alla serata. Il make up, invece, è ben fatto, stupendo. Si adatta perfettamente al suo viso. Non capisco una cosa: ma quest’anno gli hairstylist sono in sciopero?” e non non possiamo far altro se non annuire.
Gara di piume: Achille Lauro batte Aiello
“Anche io voglio delle piume come Achille Lauro” ha urlato Aiello al suo stylist, che con la fronte sudata ha tempestivamente chiamato tutti gli show-room di Milano, trovando qualcosa di piumato da N.21. Ma qualcuno da qualcuno del suo team è uscita una soffiata ed Achille Lauro, venuto a conoscenza della coda di piume di Aiello, ha ordinato ad Alessandro Michele di prendere tutte le piume presenti nel laboratorio Gucci e metterle insieme con un po’ di vinavil per far presto. Ed è così che è nato anche il quarto outfit del Piumato Achille, figlio di Gucci.
Il commento di Pablo: “Bocciate le piume su Aiello, meglio su Achille Lauro. Il maglioncino lascia intravedere le nudità, il pantalone troppo over, lo smalto nero un po’ dèja vu… per non parlare del taglio di capelli!”. Esatto! Lo smalto nero? Bluvertigo 1998? No no, basta!
Look vincenti: dal dandy, al rock
Tre sono i look maschili davvero ben riusciti durante la quarta serata di Festival. Anzitutto i Maneskin, per i quali Etro ha concepito un trionfo di tulle e ricami: “Anche stasera adoro I look creato da Etro per i Maneskin. Sexy e rock!” Pablo ne è entusiasta.
Max Gazzè, dopo aver impersonato Leonardo Da Vinci, rievoca un altra grande figura della storia dell’Arte, ovvero il visionario Salvador Dalì, con tanto di baffo a punta: “Bellissimo look, molto dandy. Un camaleonte”.
Più contemporaneo è Mahmood, che porta una ventata di internazionalità stilistica al Festival. Sembra vestito Givenchy, mentre indossa Burberry by Riccardo Ovviamente Tisci (ecco perché… eh!). Pablo: “Top! Bellissimo lo stivale. Avrei solo evitato la catena sotto il colletto. Per il resto, il look è davvero stratosferico, molto fluido genere”.
Non ce lo spieghiamo
Ok, ok, parliamone: due designer molto indossati durante il Festival sono senza dubbio Dolce&Gabbana e Giorgio Armani. Due designer che incontriamo spesso anche sui Red Carpet internazionali più prestigiosi: dagli Oscar, ai Grammys, alle prime hollywoodiane fino al Festival di Cannes o di Venezia. Creazioni spettacolari indossate dalle attrici più belle e più brillanti nel firmamento di Hollywood. Ma allora… per quale assurda coincidenza planetaria devono riservare gli abiti peggiori al Festival di Sanremo?
L’abito di Noemi, firmato Dolce&Gabbana, sembra comprato per € 200 in uno di quei negozietti di abiti da cerimonia nei quali non ci sogneremmo mai di entrare. Di quelli con residui anni ’90/2000 improponibili, con dettagli tipo IL FIOCCO DI CRISTALLI. Horror. Dario Argento scansati proprio!
Pablo è molto più clemente di noi e non se la sente di bocciare in pieno questa scelta stilistica: “Fantastico outfit con trucco perfettamente in match. Pollice in basso per l’hairstyling sempre uguale”.
Orietta Berti è la vicina di casa che vorresti anche tu
Ma quanto è carina! Pablo: “In rosa confetto con la mantellina in paillettes argento in tinta con le scarpe. Ed ancora: orecchini, bracciali, anelli: sembra una Madonna in processione. Ancora non ci siamo con trucco e parrucco: troppo effetto Botox sul viso e capelli cotonati”.
Le scarpe non erano state inquadrate abbastanza, così ne è uscito un post su Instagram!
Si, quelle scarpe meritavano proprio un post. E dato che Pablo è sempre fin troppo buono, se ne lava le mani: “No comment per le scarpe con cristalli”. Però, ci aggiorna riguardo i gusti di cono gelato della serata proposti da Colapesce e Dimartino vestiti da Dolce&Gabbana: “Per la quarta serata fior di panna e mirtillo”.
Quell’abito che ti piace, lo vuoi di tutti i colori
Malika Ayane e La Rappresentante di Lista erano così contente dei loro outfit che lo hanno comprato anche nelle altre tinte disponibili.
La prima, in Giorgio Armani: “Perfetta in total white. Make up eccezionale, ottimo lavoro anche sull’hairstyling”.
La seconda uccide Valentino e Pablo ci spiega come: “L’outfit Valentino in rosso è stupendo ma come si fa a distruggere un abito di questa levatura? Basta indossare dei trampoli argento già visti in prima serata ed accessoriare con guanti sadomaso. Bocciato anche il taglio di capelli anni ’80. Il trucco nel complesso funziona ma i colori vanno troppo in contrasto con l’outfit”.
Chi ha visto le scarpe di Madame?
Secondo noi c’è qualcuno in camerino che poco prima della sua esibizione ruba le scarpe Dior di Madame per rivenderle su Vinted. Pare sia stato avvistato ad un centro spedizioni UPS poco lontano dall’Ariston. Pablo: “È come Cenerentola: ha perso di nuovo le scarpe, ma l’outfit è stupendo. Effetto wow. Apprezzo lo sforzo di governare un po’ i capelli ribelli, ma avrei osato con delle onde piatte. Il trucco risulta troppo minimal, le labbra andavano messe in risalto”.
Arisa DeMon
Outfit molto Cruella per Arisa, che si prepara alla première del nuovo film Disney con un completo bianco/nero firmato Atelier Emè. Il commento di Pablo: “Molto austera in total black con risvolti e polsini bianchi. Trucco optical in bianco e nero che si armonizza con l’outfit. I capelli non mi piacciono”.
Zona Rossa
Secondo il nuovo DPCM i Coma Cose sono in zona rossa: “Bellissimo il taglio della giacca MSGM, anche se l’hairstyling anni ’80 ed il make-up mi mettono un po’ di ansia” commenta Pablo, alzandosi la mascherina.
Pablo: “L’outfit della Michielin in due parole? Anche. No.”
Ricordate Janis? Un personaggio della serie tv Friends (la fidanzata di Chandler) che esclamava sempre “OH. MIO. DIO”. Ecco, la redazione si riserva il diritto di commentare così l’outfit Miu Miu di Francesca Michielin. O M G.
Lasciamo l’ardua sentenza a Pablo: “Il rosso delle scarpe crea il giusto contrasto, ma la foggia delle scarpe è veramente inguardabile. Trucco molto optical e grafico, in linea con le tendenze contemporanee. I capelli purtroppo sembrano troppo incollati”.
Anche Alessandra Amoroso voleva mascherarsi per Sanremo, ma non è stata capita.
Dapprima erano Elio e le Storie Tese i grandi trasformisti di Sanremo. Poi è arrivato Achille Lauro ed ora Max Gazzè. Così, anche Alessandra Amoroso ha pensato bene di optare per un look in maschera, riproponendo un paralume vintage firmato Dolce&Gabbana.
“Un mix fra una bomboniera ed un abat jout. Sbagliata la frangia sul suo viso squadrato. Ma chi la consiglia?” domanda Pablo e noi rispondiamo: “Qualcuno che non le vuole bene”.
“Uno sarà preso, l’altro lasciato”
Ed in questo caso, sarà preso Ermal Meta, ancora in Dolce&Gabbana con una camicia satinata davvero top: “In stile capitan Harlock la sua camicia con alamari. In total black con scarpe rosse a contrasto” commenta Pablo.
Sarà lasciato, invece, Fulminacci e la sua mise Vaderetro (e già il nome del brand dice tutto): “Questi due colori, arancio e bordeaux, mi ricordano a bandiera della Roma. La maglia della salute in vista non mi fa impazzire”.
“È effettivamente Ceruleo”
Un altro Salvatore Ferragamo per Gaia Gozzi. Un bell’abito, interessante nelle sue asimmetrie ma non appropriato all’occasione. Pablo: “Gaia in un minidress ceruleo che sottolinea il suo bellissimo corpo. Un bel colore, perfetto per una cerimonia ma non per il Festival di Sanremo. Trucco e parrucco sono adeguati”.
La classifica della quarta serata
Primo Posto: Mahmood
Secondo Posto: Malika Ayane
Terzo Posto: Maneskin
Pablo fa uno speciale ringraziamento “Al gruppo Face Place Academy, perché mi hanno aiutato a tenermi sveglio e mi hanno dato degli imput”.
I momenti moda della finale di Sanremo 2021
Ma attenzione, non tutti sono momenti indimenticabili. Dimenticabilissimo, per esempio, è l’abito Giorgio Armani indossato da Serena Rossi. Quello strato di tulle che ricopre la gonna sembra il famoso “velo pietoso” da metterci sopra proprio per dimenticare. Ma Pablo le da una chance: “Mi piace molto il trucco e parrucco; anche l’outfit mi piace e poi… è bravissima!”
I completi maschili più cool
Top è quello indossato da Ghemon… incredibile ma vero! Per lui un Marni in borgogna con reverse nero. Pablo ha però un piccolo appunto: “Finalmente vediamo Ghemon con un abito da sera di un bellissimo colore, ma la maglia della salute a vista anche no!!”
Ermal Meta, sempre elegantissimo, sfoggia un completo jacquard Dolce&Gabbana con cristalli. Il commento di Pablo: “Un bellissimo completo damascato, impreziosito dai cristalli Swarovski”.
Fra tutti i look frangiosi di Gaia, questo è il migliore
Anche se… ci ha davvero tramortiti di frange. In questo contrasto di bianco/nero l’abito Salvatore Ferragamo funziona benissimo sul palco. Pablo: “La trovo stupenda anche se le frange ci hanno davvero stancato!”. Sul look beauty: “Per la prima volta le vediamo indosso un rossetto che la valorizza. Mi piace anche l’acconciatura che nei giorni precedenti era stata deludente”.
Trend: il pantalone Aladino
In questo look Giorgio Armani indossato da Malika Ayane, la fluidità del pantalone loose si incrocia alla rigidità delle spalline importanti creando un perfetto equilibrio nella silhouette. Un look davvero ben pensato: “Divina e stilosissima! Una scelta super azzeccata! Adoro il trucco nero con eye-liner sfumato così come il lavoro fatto con l’hairstyling. Unica imperfezione? Le sopracciglia! Ma la perdoniamo…”
Super flop per Francesca Michielin
Un abito Miu Miu che fa a pugni con la sua fisicità, con il suo personaggio e con la canzone presentata. Help! Pablo pensaci tu: “Quello della Michelin è un mega flop. L abito è in stile neoclassico anni ’70 con le perline, terribile. Il trucco sembra quello che le mamme fanno alle bimbe nei saggi di danza: due glitter ed è subito luce! Fedez, invece, fedele allo stile Versace”.
Esatto, Fedez è rimasto fedele alla linea! E non ha sbagliato.
Money Positivity
Nell’ottica del body positivity un abito nude e rivelatore; nell’ottica del money positivity, una collana Cartier da 100.000 euro. Arisa in Maison Margiela, sembra un fagotto avvolto in un pezzo di stoffa: “Bello il trucco, ma il vestito dov’è?” si domanda Pablo.
E noi rispondiamo: “Che succede? Dov’è il vestito?”
Ma soprattutto: DOV’È BUGO?
“Non sarò il più intonato…” scrive sui social… ah!! Ma allora non era tutta colpa di Morgan! Calante nella voce, calante nei look con questo super flop in black&white. Pablo: “Un impermeabile in eco pelle bicolor che mi lascia perplesso. Forse ci andrei ad una festa con dress code black and white”.
Look vincente per vincitori
Nelle ultime ore abbiamo letto di tutto sul look e sullo stile dei Maneskin. Dal punto di vista estetico, li hanno paragonati molto spesso ai Led Zeppelin, ma noi ci riserviamo il diritto di replicare con un forte: NON è così! Jeans a zampa di elefante, camice paisley svolazzanti con petto scoperto, cinturoni e vita bassa: questo è lo stile Led Zeppelin. Un po’ hippie ma molto mascolino. Ben diverso da quello dei Maneskin che sono, invece, più vicini all’estetica del Glam Rock dei ’70, delle tutine di Bowie, degli eccessi di un Alice Cooper, dell’ambiguità mal vista dai benpensanti. Insomma, un qualcosa che in Inghilterra appare ormai vecchia e datata ma che in Italia riesce a creare stupore. Da amanti della moda non possiamo che lodare il lavoro di Etro, che riesce a rielaborare questo spaccato di rock con grande gusto e maestria, ma non ci lascia stupiti o attoniti.
Il commento di Pablo: “Anche stasera grande performance. Abiti stupendi, una ventata di modernità rock-mantic. Il make-up è fantastico, in perfetto connubio con l’outfit le cui trasparenze nude evocano elfi di un bosco incantato”.
Il Dandy Achille
Per la finale si da una calmata, avevano esaurito tutte le piume da Gucci. Pablo: “Adoro le onde piatte. Il look dandy della finale risulta meno teatrale ma ugualmente di grande impatto”.
Quasi quasi mi sposo a Sanremo
Ben due spose durante la serata finale di Sanremo! La prima è Madame in Dior, con un completo bianco e tanto di velo. Pablo commenta: “Il tailleur fantastico, bellissimo, in pieno stile Dior. Effetto WoW per la scelta del velo. Molto teatrale. Dovremo arrenderci sulle scarpe anche una semplice ballerina sarebbe bastata. Evidentemente non ha paura di raffreddarsi. Il trucco è minimal, mentre le sopracciglia laminate effetto moda”.
Chissà quanto doveva essere grande il camerino de La Rappresentante di Lista per far entrare tutti i metri quadrati dell’abito Valentino Haute Couture. Secondo Pablo: “Sembra di essere alla fiera della sposa! Dopo Madame, anche La Rappresentante di Lista con abito ancora più teatrale. L’acconciatura con la fontanella mi lascia un po’ interdetto, mentre il make-up è ben eseguito ma simile alle altre serate”.
Annalisa e Noemi fanno flop
Questo revival della parte peggiore dei 2000 deve finire. Basta. Un outfit super cheap ideato da Blumarine che nello stile Paris Hilton ci sguazza proprio. Neanche Pablo approva: “Annalisa purtroppo si rivela po’ deludente per la finale. Lo dico con grande rammarico essendo un suo fan. Questo outfit lo trovo vecchio. Lezioso il make-up che non le rende giustizia. Trovo che gli unici punti di forza siano le sopracciglia e il sandalo gladiatore. lnoltre, il colore del suo abito non è nella sua stagione armocromatica”.
Anche Noemi fa flop, semplicemente per la ripetitività. Ci sembra lo stesso abito della prima serata… anzi no, quello era migliore. Da Dolce&Gabbana non avevano proprio nient’altro da darle: “Uno scintillio di luci che purtroppo si rivela la replica della prima sera. Ripetitiva anche nel beauty look”.
La classifica di Pablo
Primo Posto: Malika Ayane
Secondo Posto: Madame
Terzo Posto: Noemi
Ed anche questo Festival Di Sanremo si è concluso. Ringraziamo, come sempre, Pablo per averci tenuto compagnia con i suoi commenti simpatici ma nel contempo iper-professionali. Alla prossima edizione!