Siamo giunti al termine del nostro report sulle presentazioni avvenute durante la Milano Fashion Week. In questo articolo conclusivo, vi parleremo dell’importanza del colore, della natura e di sostenibilità.
La Sostenibilità al centro della Milano Fashion Week
La Collezione di Gilberto Calzolari si chiama Ecomachìa, ovvero battaglia ambientale e di fatto qui le divise da guerra si trasformano in abiti, sorprendentemente femminili e romantici. Parka, pencil skirt, gonne a portafoglio e abiti asimmetrici vengono creati utilizzando materiali nati per altri scopi, cambiandone la funzione e il significato. Un esempio? La trapunta in nylon usata per coprire le motociclette che si trasforma in una mantella-poncho anti-vento; lo zaino da paracadutista, invece, diventa una gonna aderente al ginocchio.
Vaishali Shadangule presenta Srauta, una sorta di flusso di energia che permea la natura “sacrificando” ogni forma di vita per prenderne un’altra. Forte il focus sulla sostenibilità, dalla partnership con VIBRAM, all’utilizzo esclusivo di materiali indiani lavorati a mano da artigiani del posto, nel pieno rispetto della natura e del mondo.
In occasione della Milano Fashion Week, THEMOIRÈ, conosciuto per il suo impegno etico, presenta la BIOS, nella nuova variante Earth Vie. Fondamentale è la scelta dei materiali, centrali nello sviluppo del progetto eco-friendly del brand e l’importanza dei concetti di riuso e riciclo, concept della collezione.

Accessori Green
Anche Jimmy Lion scommette sulla sostenibilità con la sua prima collezione realizzata in cotone organico 100%. L’amore per i grandi spazi aperti, l’aria fresca, la flora diventa una vera e propria tendenza di benessere. Si chiama Garden Collection: calze dai toni terrosi e neutri, attraversate da funghi, insetti coloratissimi, farfalle e rane. Per un look hippie chic! Infine, il brand per eccellenza dall’anima green, Cuoio di Toscana, che durante Milano Fashion Week presenta cinque tote bag e un mocassino in cuoio intrecciato, tutto genderless. Le borse sono interamente realizzate a mano con all’interno una shopper in iuta decorata dalle illustrazioni di Giorgia Ascolani che raccontano il mondo virtuoso di Cuoio di Toscana e il percorso verso un modello “zero-waste” di economia circolare.

I colori potenti della natura
Luisa Beccaria sceglie di presentare la sua nuova collezione attraverso un cortometraggio d’autore, diretto da Amaranta Medri e ambientato nello studio dell’artista Sofia Cacciapaglia. L’opera intitolata Giardino di Carta, rappresenta una luminosa natura, un vortice di fiori che esprimono la forza e la magia della rinascita. I fiori e i colori sono, come ci ha detto la stilista, le parole chiave dell’intera collezione, iper femminile e sofisticata, che gioca con stampe tapestry d’archivio, differenti texture e tessuti. Chiffon, pizzo, stretch satin, cangiante velluto devorè e morbido jersey elasticizzato si contrappongono a rasi corposi, lane stampate, suede e ricchi broccati. All’interno della collezione, anche un’importante collaborazione con Clemente Tivioli, da cui nasce una prima capsule collection di giacche e cappotti in montone e suede completamente sostenibile.
Gabriele Colangelo per GIADA, porta in collezione la connessione con la natura e l’armonia con l’ambiente attraverso il sapiente uso dei colori. Questi scorrono organicamente, mescolando calde note di ambra, lava e bianco con toni di grigio agata, accenni di blu minerale e nero. In collezione: silhouette verticali e fluide, giacche con scollature squadrate, dolcevita dai colli oversize e cappotti.
Cromìe autentiche e naturali quelli presenti nella collezione Eleventy, che interpreta l’incontro tra funzionalità e convenzione attraverso un mix&match tra texture, stampe e stili per una nuova femminilità contemporanea. Il brand sperimenta la natura dei filati tra tradizione e innovazione per creare originali maglie, abiti, gonne, soffici, leggeri e voluminosi. Il bianco declinato in nuance naturali è il vero protagonista accompagnato alle cromie dei foliage autunnali.
