Si è conclusa ieri, 21 Giugno, Milano Moda Uomo – la settimana della moda milanese dedicata all’eleganza maschile. In passerella trend, capi musthave e mood per la prossima primavera estate.
MOOD – Stay Cool, it’s Fendi! La nuova eleganza è tutta casual
Da questi due anni di pandemia, abbiamo imparato che è fondamentale prendersi del tempo per noi stessi, stare comodi e non troppo inamidati. La collezione primavera/estate 2023 di Fendi che ha sfilato nel calendario di Milano Moda Uomo è incentrata proprio su questo: relax and stay cool. Riflettori puntati sul denim, con cui si crea qualsiasi cosa: pantaloni, shorts, camice, capispalla, cappellini ed ovviamente… borse! Il più evergreen dei tessuti USA, assorbe tutta l’italianità del marchio romano con il risultato di un casual elevato all’ennesima potenza. Musthave sono i mocassini con le frange, super vintage. A differenza dei modelli che abbiamo visto in tutte le foto dei nostri nonni, in questa nuova reinterpretazione le frange sono molto più lunghe, quasi strofinano a terra. Micro baguette da appendere al collo o maxi bucket bag da portare a mano, la borsa è l’accessorio N.1 di Fendi, anche nelle collezioni uomo. Summer feeling con le stampe tie-dye che qui si evolvono verso il concettuale, come un quadro d’arte contemporanea. Del resto, non potevamo continuare a rievocare hippies e fricchettoni ancora a lungo.
MUSTHAVE – Il Kimono
Il kimono è un capo unisex indossato dal popolo Han, in Cina. Nel VIII secolo divenne molto popolare anche Giappone, ma è all’incirca fra il 700 e l’anno 1000 che questo diventa più simile ai kimono moderni. Etro lo porta in passerella nei toni del verde oliva, con una stampa floreale abbinata allo swimear. Marcelo Burlon County of Milan, negli anni, ha reso il kimono uno dei suoi capi signature. In passerella due versioni monocromatiche in blu vibrante e giallo ed una patchwork fra stampa tie-dye ed animalier.
MOOD – Anni ’90 e primi 2000: da Dolce&Gabbana si re-inventa il passato
Il duo di designer probabilmente (anzi, certamente) più famoso al mondo, si presenta alle nuove generazioni con una sfilata che ripercorre momenti salienti e look iconici della loro carriera. Sono stati ripescati dagli archivi anni ’90 e 2000 tutti quei capi che hanno, nel tempo, formato il DNA di Dolce&Gabbana. L’underwear retrò con logo nero su bianco, l’animalier, le camice in pizzo, la rivisitazione del “maschio Siciliano con la coppola”, i jeans sdruciti, le giacche broccate ed opulente, i completi sartoriali impeccabili in color crema o total black. Lo stile non passa dal logo. Ciò in cui fanno fatica molti nuovi designer è proprio la capacità di costruire uno stile estremamente unico e personale che si evolve e cambia radicalmente, rimanendo comunque riconoscibile a colpo d’occhio. Bella sfida.
TREND – Blue Pop (Pantone 293 C)
È un blu acceso e carico, proprio come quello della pop art. Lo abbiamo identificato nel Pantone 293 C. Marcelo Burlon County of Milan lo rende colore protagonista della nuova collezione primavera/estate 2023, tanto da stampare anche l’invito al fashion show nella medesima gradazione. In passerella è presente in molti outfit, come quello con salopette crop e canotta bianca. In perfetto stile Moschino la suite sartoriale con stampa pop e blazer extra lungo. Sapete che adesso il completo si porta senza t-shirt o camicia? Completo dal fit comodo da Versace. Qui il blu si accompagna anche alle iconiche stampe barocche, immancabili dai tempi d’oro di Gianni.
TREND – Calzini a vista
Molti di voi penseranno: che orrore. Per anni abbiamo deriso i turisti (ovviamente “tedeschi”) con sandalo a strappo, calzino bianco e pantaloncini cargo. Oggi è un trend che abbiamo visto indossare a tutti gli addetti al settore, trendsetter e influencer durante la settimana della moda e su Instagram. Ma non parliamo solo di sandali: Dhruv Kapoor abbina il mocassino nero al calzino bianco, in pieno stile Michael Jackson; Prada lo accosta a sneakers e stivaletti; Simon Cracker propone un sandalo da pescatore con calzino a contrasto, mentre Joeone si mantiene sul classico binomio “da turista”.