Vale davvero la pena spendere meno ed avere un prodotto di minore qualità, minore durata e maggiore impatto ambientale? Nella maggior parte dei casi, ciò che spinge le persone a preferire capi fast fashion a quelli di brand etici è il prezzo.
Stiamo effettivamente spendendo meno?
Pensa a quel cappotto che hai comprato da H&M solo da qualche anno: appare già rovinato, con i famosi “pallini”, ha perso la sua forma… ed insomma, è da buttare. Invece, quel cappotto vintage della nonna o della mamma è ancora perfetto… ed è anche tornato di moda! Quante volte ti sei indignato perché il maglioncino comprato a “niente” in misto poliestere è già da donare alla raccolta degli abiti usati dopo una stagione? Si è infeltrito, veste in modo informe…ed ora, lo devi ricomprare. Lo hai pagato solo 24,99 €, mentre quello in lana e alpaca ne costava almeno 200; ma anno dopo anno lo dovrai sempre ricomprare. Non puoi mica andare in giro con un maglione vecchio e malmesso! Tira le somme: stai davvero spendendo meno? Certo, adesso starai pensando che la moda cambia e non vuoi mettere un capo che non è più di tendenza. Pensaci bene: i modelli classici non passano mai di moda! Il cardigan, il maglioncino in lana con scollo rotondo o a v, la camicia bianca, il blazer nero, i blue jeans, il cappotto cammello. Sono tutti capi evergreen.
Da sinistra: pullover in misto cotone e lino in maglia a trecce, &DAUGHTER € 325,00; pullover oversize a trecce in poliestere e acrilico, H&M € 29,99.
Perché i capi di Shein costano così poco?
Hai fatto un grande affare: quel tubino con i cut-out super di tendenza, che da Versace avresti pagato almeno 800,00 €, lo hai trovato da Shein, davvero simile, a soli 9,99 €. E ti sta anche bene, wow! Non ti chiedi come mai un abito costi così poco? Channel 4 ha da poco pubblicato un documentario dal titolo “Untold: Dentro la macchina Shein”, dal contenuto davvero shockante. Gli impiegati di Shein, guadagnano 3 pence per ogni capo realizzato. Gli operai che guadagnano di più, riescono a percepire uno stipendio di circa 500,00 £, a patto che riescono a produrre 500 capi di abbigliamento ogni giorno. I loro turni sono di diciotto ore, per sette giorni alla settimana. Vi starete domandando: ed il giorno libero? E la domenica? No, non esiste il concetto di domenica o weekend. Ciascun impiegato ha un solo giorno libero AL MESE. Uno al mese. Lo scorso Aprile, l’azienda è stata valutata 100 miliardi di sterline. Beh… tirate voi le somme. Vi invitiamo a visionare il suddetto documentario e dopo chiedervi: voglio ancora comprare da Shein?
Le materie prime: in cosa differisce la moda sostenibile?
Ciò che più influenza il prezzo di un capo di abbigliamento (o un accessorio), è senz’altro il costo della manodopera, ma anche, e sopratutto, la scelta delle materie prime. I tessuti sintetici vengono ancora ampiamente usati, ma i brand etici privilegiano quelli riciclati, per favorire la Circular Economy. Vengono anche riparati e rivalorizzati vecchi capi di abbigliamento o tessuti rimasti in magazzino da precedenti collezioni. La scelta delle materie prime ricade su cotone biologico, tessuti vegetali e fibra ecologica.