Un passo avanti, dieci passi indietro. È questa la sensazione guardando il red carpet dei Grammy Awards 2023. Dal punto di vista della moda e del costume, possiamo affermare che è qui che la moda prende vita, più che in passerella. Se lo stilista è geniale, l’abito diventa iconico quando indossato da un artista capace di dargli un’anima. È indosso agli artisti che scoppiano le tendenze: lo vediamo indossato da quel cantante X e lo vogliamo subito indossare. Dal taglio di capelli dei Beatles, ai corsetti di Madonna. Dai pantaloni cargo di Gwen Stefani, agli orecchini a cerchio di Jennifer Lopez.
Possiamo dire, sopratutto in riferimento ai più giovani, che gli artisti hanno anche il “compito” di trasmettere un “buon messaggio”. Che sia positivo, inclusivo, propositivo, incoraggiante. Ma qualcosa non torna.
Puoi essere Beyoncè, ma…
Da un lato abbiamo donne che hanno, con non poche difficoltà, affrontato battaglie per il gender gap e poi, le stesse donne, costrette ancora a scoprirsi, anche in modo volgare, per aumentare i click. E ci chiediamo perchè, nel 2023, una cantante debba ancora preoccuparsi di apparire sempre “super sexy” e “provocante”. Ci pensate? Perchè Beyoncè, una delle miglior (se non la migliore) cantanti al mondo, deve necessariamente indossare abiti così rivelatori? Negli ultimi anni Queen Bee appare costantemente strizzata in corsetti super stretti, dalle scollature molto profonde, piuttosto volgari e che non mettono per nulla in risalto la sua silhouette. Ci chiediamo spesso se la cantante riesca a respirare. Questo ci rende piuttosto delusi, considerando che Beyoncè si è spesso distinta per la sua eleganza ed il suo styling accurato. Per la cerimonia dei Grammy Awards, ha indossato un abito Gucci, con un bustier davvero molto scollato e lunghi guanti in pelle. Il disastro del decoltè è piuttosto evidente quando la cantante ha preso posto: da seduta il grande seno sembrava cadente e sul punto di straripare da un momento all’altro. È davvero necessario mostrare tutta questa “carne”? Ma soprattutto, che messaggio trasmette una donna come Beyoncè ad una giovane cantante che vorrebbe debuttare nel music business? A noi arriva questo messaggio: si, devi studiare ed essere brava, perchè c’è molta competizione. Ma per quanto brava tu sia, dovrai sempre scoprire il seno, scoprire il fondoschiena, twerkare come una spogliarellista ed indossare abiti striminziti. Siamo tornati indietro, si, perchè Aretha Franklin’ o Etta James non hanno mai dovuto farlo. Beyoncè e tutte le sue colleghe, si.
Sex obession
Tutto questo non ha nulla a che vedere con una scelta di stile personale, perchè non possono essere TUTTE così ossessionate dall’idea di apparire “sexy e provocanti” al limite con la pornografia. È il business ad essere ossessionato, è il business ad essere marcio. Basta guardare i videoclip: trame diverse unite da un unico fil rouge: il sesso. Sempre. In modo ridondante.
Gli stessi videoclip che vengono guardati compulsivamente da ragazzini di 12 anni, che apprendono come spugne. Sono finiti i tempi dei messaggi pacifisti, dei grandi concerti no-profit per raccogliere fondi umanitari. Oggi la musica è solo un’industria del sesso… perfino bondage, sporco e pornografico.
Non abbiamo imparato nulla dallo scandalo Balenciaga?
Anche per questo red carpet, Doja Cat si affida a casa Versace per il suo look. Ci chiediamo come mai il trend del bondage e del latex sia ancora tanto in voga dopo lo scandalo Balenciaga. Eppure, pare che tutti abbiano la memoria corta e questo filone continua ad impazzare. L’abito è un monospalla con gonna a sirena in latex, con lunghi guanti abbinati. Dal make up, al taglio di capelli, è chiara un’ispirazione a Catwoman: felina ed aggressiva.
Quella per il bondage è diventata una vera e propria obsession: potremmo inserire decine e decine di riferimenti a questo filone pornografico – dalle passerelle, ai red carpet, agli editorials delle riviste fino ai videoclip musicali. Ed ancora una volta, ci domandiamo PERCHÈ. Perchè sventolare la bandiera #MeeToo e poi agghindarsi con accessori e capi che inneggiano ad una visione del sesso violenta e sadomaso, dove la donna è, spesso e volentieri, sottomessa.
I Maneskin cantano “I wanna be your slave”, un ritornello ripetuto da milioni di ragazzini in tutto il mondo, che crescono pensando che il sesso sia questo. Stiamo andando avanti o stiamo tornando indietro? Cos’è trasgressione e cos’è propaganda? Qual è la realtà e qual è la distorsione di valori come rispetto, amore, altruismo, reciprocità? Ricordiamoci sempre che il bondage, di cui queste star si fanno promotori e promotrici, rappresenta una forma di violenza. Il sesso non può diventare violenza. Non impacchettatela come “avanguardia”, perchè non c’è nulla di avantgarde in due donne messe a 90 gradi che diventano una sorta di tavolino dove gli uomini pasteggiano (tratto dal video clip “Sweetest Pie” di Megan Thee Stallion e Dua Lipa).

Ancora look dal red carpet dei Grammy Awards…
Cardi B
Cardi B ha fatto un ingresso teatrale sul red carpet dei Grammy Awards, indossando un abito scultoreo e futuristico di Gaurav Gupta. Il designer indiano ha debuttato lo scorso Gennaio nel calendario di Paris Haute Couture, collezioni primavera/estate 2023. Rispetto alla sfilata, dove il bustier era abbinato a dei leggings/stivale, Cardi lo indossa con una lunga gonna arricciata a sirena con strascico.
Taylor Swift
Quello di Taylor Swift è uno degli outfit più azzeccati della serata: indossa un outfit firmato Roberto Cavalli composto da croptop con collo a lupetto e maxi gonna a vita alta. Il tutto in un blu notte, illuminato da una cascata di stelle in cristallo. Solo una parola: perfetto.
Lizzo
Scenografico? Forse fin troppo. Si tratta dell’abito custom made Dolce&Gabbana creato per Lizzo, composto principalmente da una cappa con cappuccio in taffettà ricamata a mano, con rose in seta effetto degradè. Sotto, un outfit in due pezzi con bustino e gonna a tubino sui toni dell’arancione acceso. La rapper americana si è aggiudicata il premio “Record of the year” con l’album About Damn Time.
Harry Styles
Sembra Gucci… ma non lo è! È il brand Egonlab a vestire Harry Styles per la cerimonia dei Grammy Awards 2023. Questa jumpsuit è frutto della collaborazione fra il brand e Swarovski Crystal Couture. Ben 250.000 cristalli Swarovski in nove diverse tonalità! La tuta è stata realizzata a mano, a Parigi, ed ha richiesto 150 ore di lavoro.
Jennifer Lopez
Super scintillante: ecco l’ingresso sul palco di Jennifer Lopez… che sembra perfettamente ibernata, indenne dai segni del tempo. La bellezza latina ha sfoggiato un abito Gucci custom made, caratterizzato da trasparenze ed una pioggia di cristalli. E se il tutto non fosse abbastanza bling, si aggiunge il doppio collier firmato Bvlgari.