Intervista ad Alessia Degli Angioli: mente e corpo uniti nell’arte dello Yoga

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Non è uno sport e nemmeno una religione, ma piuttosto una pratica che coinvolge tutte le aree del benessere interconnesse dentro di noi: la parte fisica, mentale, spirituale ed energetica. Di che tipo di disciplina si tratta? Dello Yoga che unisce il corpo e la mente, ma anche le persone tra di loro e l’individuo con la coscienza universale, con la parte divina della nostra essenza.

Alessia Degli Angioli, insegnante di Yoga da più di dieci anni, ha fatto di questa filosofia un vero e proprio stile di vita con lo scopo di tramandarlo a bambini, adolescenti e adulti. E non finisce qui perché il suo grande amore per la recitazione le ha permesso di intrecciare il percorso olistico con quello artistico, creando dei progetti innovativi che uniscono “l’Arte della Parola con l’Arte del Gesto” come Paroleinmovimento, Yogashanti e Favola Yogando, portando il suo stile tra teatro e Yoga nelle Scuole, Centri Yoga, Circoli Sportivi, Aziende e Associazioni.

Speaker radiofonico a RID 96.8, Alessia porta lo Yoga anche in radio con una trasmissione tutta sua, “Sempre più in Forma Holistic”, trattando temi che hanno come base le discipline olistiche e curandole in tutti i loro aspetti. Nella sua rubrica “Consigli di Shanti” poi regala ai suoi ascoltatori spunti di riflessione su come migliorare la loro vita, affrontando un percorso psico-fisico ed energetico, di allineamento, espressione ed espansione del corpo, dell’anima e della mente.

Ci sono inoltre tante novità per la stagione estiva, perché Alessia per celebrare l’arte dello Yoga tiene anche alcuni corsi da praticare all’aria aperta presso il Parco di Tor di Quinto, il Parco delle Valli, Villa Ada e Villa Pamphili, una preziosa occasione per godere dei benefici che i raggi del sole regalano all’organismo, un momento da dedicare a se stessi, un’esperienza a tutto tondo per riconnettersi con i propri sensi, con le proprie emozioni, con la propria natura umana.

FashionNewsMagazine ha avuto il piacere di intervistare Alessia degli Angioli per scoprire qualcosa in più sul meraviglioso mondo dello Yoga.

Sei un’insegnante di Yoga da più di 10 anni, Personal Trainer e docente nelle scuole di Recitazione Teatrale e Yoga. Nella tua formazione di studi si intrecciano due percorsi uno Artistico e uno Olistico, permettendoti di realizzare progetti che uniscono: “l’Arte della Parola con l’Arte del Gesto”. Come fai a coniugare insieme queste due discipline? Che cosa hanno in comune?

Immaginate di creare e ascoltarvi grazie all’arte della parola e del gesto. Da una parte il linguaggio del teatro, il lavoro di tipo sensoriale, la recitazione e le sue tecniche, dall’altro la pratica Yoga tra asana e meditazione, il fluire nello spazio e il ritrovarsi; spinte creative che portano l’allievo ad essere padroni del corpo, strumento meraviglioso per dar vita al nostro sentire. La pratica Yoga diventa un ponte fondamentale per il lavoro introspettivo e d’azione dell’attore che lo traduce attraverso il testo e il gesto. Lo Yoga dona radicamento, centratura, fluidità e presenza. Il teatro dona all’attore la possibilità di arricchire e approfondire ancora di più il suo personaggio e non rimanere intrappolato in esso. Tutto si trasforma e tutto è un divenire. L’osmosi tra le due discipline del teatro e dello Yoga permettono all’allievo di entrare in contatto con la nostra stessa umanità, allontanandoci dalla frenesia della vita quotidiana. Un lavoro su concentrazione e conoscenza della propria integrità e consapevolezza, l’apprendimento dell’importanza del rilassamento per eliminare le tensioni nervose, l’imbarazzo, il panico e l’ansia. Un lavoro che permette di conservare lucidità mentale, senso dell’equilibrio e corretta capacità comunicativa anche sul palco. La parola Yoga significa unità o unicità e deriva dalla parola sanscrita yui che significa ‘unire’. Questa unità o unione viene descritta in termini spirituali come l’unione della coscienza individuale con la coscienza universale. Ad un livello più pratico, lo Yoga è un mezzo per equilibrare ed armonizzare il corpo, la mente e le emozioni, mentre la parola teatro dal lat. theatrum, dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare orazioni. L’attore e lo Yoga hanno molto in comune. É infatti Yoga quella ricerca di un centro intimo capace di donare stabilità e verità alle nostre azioni, capace di gestire il nostro corpo-mente al fine di raggiungere verità e originalità sul palco. Il mio insegnamento agli attori è incentrato sulla presenza, ecco il primo punto in comune con lo yoga. Praticare Yoga può essere un ottimo training per l’attore poiché insegna a coltivare la consapevolezza di sé, un respiro consapevole, una mente lucida. Sia per l’attore che per lo yogi è molto importante praticare il radicamento a terra, saper sentire l’appoggio sui piedi, scaricare il peso ed usare la spinta. Un attore è l’unione di corpo-mente e respiro, esattamente come uno yogi. Corpo e respiro si fondono nella voce. Si può dire che per un attore la voce sia corpo e il corpo sia la voce, quindi affinché un attore abbia una voce in armonia con il corpo è necessario che il corpo stesso sia in armonia. Uno yogi come un attore non può mai dimenticarsi del suo respiro. Tuttavia, la voce deriva anche da una giusta postura e questo ci riporta agli asana, ossia le posizioni Yoga. Non va dimenticata tutta la parte di concentrazione che lo Yoga aiuta a sviluppare. L’attore deve poter essere in grado di abbracciare totalmente il momento presente affinché la sua recitazione sia efficace. Lo Yoga insegna il valore del qui e ora, centratura, presenza, consapevolezza, calma, concentrazione, passare dalla mente al cuore, ecco i punti nodali della pratica yogica così come della recitazione. Lo yoga e il teatro aiutano ad arrivare ad una pratica di creazione autentica permeata dalla presenza”.

Hai praticato e sperimentato lo Yoga con differenti maestri. Quale è l’insegnamento più importante per te che ti porti dietro da queste esperienze?

Ho praticato yoga con differenti maestri ed ognuno di loro mi ha regalato e fatto comprendere qualcosa di diverso come l’ascolto, il radicamento, la presenza, il fluire, amarsi per come siamo, accettare qualsiasi situazione la vita ci pone davanti, ascoltare l’emozione che scorre nelle vene, saper vivere il momento presente, consapevolezza del corpo nel quale viviamo, educare e calmare la mente parlante, fare un passo indietro, comprendere che siamo unici in questo mondo, rispetto. Per me un bravo insegnante è quello che sa donare il giusto esempio con il suo atteggiamento positivo qualsiasi cosa possa accadere, non solo mentre insegna, ma anche nella vita. Ogni volta che pratico yoga e teatro prima di iniziare osservo i miei allievi, li ascolto e la lezione che avevo preparato alla fine cambia. Mi accorgo che anche loro diventano i miei maestri ed è questa la bellezza e magia di queste antichissime discipline; non finiscono mai di stupirti perchè noi siamo in continua trasformazione. Noi siamo solo degli umili ospiti nell’immensità di questo universo, abbiamo sempre da imparare”.

So che esistono diversi stili di Yoga. Che tipo di approccio utilizzi con gli adulti e quale con i bambini? Quali sono le differenze?

Con gli adulti Il mio sentire la pratica è la modalità dello Yoga Flow, adattabile a tutti e praticabile a qualsiasi età; profonda consapevolezza, armonia ascolto ed equilibrio tra corpo, mente e anima non solo durante la pratica, ma anche nella vita di tutti i giorni, donando un senso di pace, gioia e forza interiore. Lo Yoga Flow è il fluire come l’acqua che si adatta ovunque va e qualunque cosa accade, è il lasciarsi andare senza attaccamenti, è ascoltare il proprio corpo e una mente presente, vigile e ben radicata, è l’unione tra cielo e terra, tra l’universo che risiede dentro e fuori di noi, creando una continua osmosi e un continuo divenire che è sempre in trasformazione, partendo dalle nostre cellule fino ad arrivare al nostro pensiero. Il focus della pratica? Gli asana, ossia le posizioni yoga. Funzionano perché stimolano la circolazione sanguigna, favorendo l’eliminazione delle tossine. Prana e Pranayama: respiro e controllo. Il prana è l’energia vitale che permea tutto il cosmo, è l’anima universale che si materializza nel respiro. Le tecniche di meditazione e rilassamento hanno effetti positivi su tutto il nostro corpo perché permettono di gestire meglio lo stress, ritrovare armonia e pace interiore. Per i bambini invece utilizzo il metodo Balyayoga balya che in sanscrito significa ‘infanzia’, parola che richiama l’italiano ‘balia’, termine che nella nostra lingua indica quella figura, solitamente femminile, che si prende cura dei bimbi altrui, allevandoli e nutrendoli con amore e attenzione. Balyayoga® vuole essere proprio questo: un modo nuovo di fare yoga con i bambini attraverso un percorso e un metodo di insegnamento specifici, che avvalendosi fra le altre cose del gioco, delle fiabe, della musica e del canto, si propone di ‘nutrire’ i bimbi e allo stesso tempo accompagnarli amorevolmente nella loro crescita fisica e psichica, guidandoli in quel viaggio emozionante che li conduce alla scoperta di sé. Sia per i bambini che per gli adulti lo yoga è un viaggio. La differenza è l’approccio formativo e pedagogico per i bambini che è un gioco, mentre per gli adulti è una bussola che porta all’equilibrio tra corpo, mente e anima. Ogni volta che ti perdi torni sul tappetino e ricominci da capo, ti sperimenti, entri dentro di te e ti ascolti ritrovandoti”.

Che consiglio daresti ad una persona che vorrebbe approcciarsi allo Yoga per la prima volta? Che tipo di Yoga è adatto per un principiante?

Non c’è uno stile per principianti o per avanzati, c’è la voglia di iniziare un percorso yoga, e bisogna sperimentarne più di uno stile per comprendere quello più affine a noi, quello che sentiamo dentro al nostro cuore”.

Il caldo sta arrivando e le belle giornate sono all’ordine del giorno. Cosa c’è di meglio di fare un po’ di Yoga all’aria aperta circondati dalla natura. Quali sono i benefici dello Yoga? Dopo quanto tempo si ottengono?

Grazie allo Yoga all’aperto possiamo amplificare tutti i benefici fisici e mentali normalmente associati a questa pratica e ritrovare il nostro benessere. Infatti con la bella stagione sempre più persone vogliono trascorrere del tempo all’aria aperta e respirare aria pulita, lontano dal traffico e dai rumori della città. Grazie alla versatilità dello Yoga che si può praticare ovunque si possa portare un tappetino, possiamo dedicarci a noi stessi e regalarci un momento solo per noi, lavorando su corpo e mente in armonia con la natura. Praticare Yoga all’aperto è una tradizione antica. In origine veniva rivelato agli asceti immersi nella natura e lontani dalla civiltà. Il legame tra Yoga e natura è quindi importantissimo, e tutt’oggi evidente per chiunque possa provare questa disciplina. Vediamo i 5 benefici più importanti di cui possiamo godere se pratichiamo immersi nella natura, come per esempio in un parco cittadino, in una spiaggia isolata, in un bosco in montagna e via dicendo. Il primo è il distacco. Siamo circondati dalla natura, riusciamo infatti a immergerci profondamente nella pratica, lasciando da parte ogni pensiero legato all’ambiente casalingo o proveniente dalle quattro mura che ci circondano in città. Sono i suoni naturali degli animali, del vento o del mare in particolare ad aiutare il nostro cervello a distaccarsi da tutti i fattori di stress più comuni. Poi c’è il senso di appartenenza. Trascorrere tempo all’aria aperta, in particolar modo praticando Yoga, aumenta il senso di appartenenza e consapevolezza e permette di sentire il nostro legame con la terra. Troppo spesso siamo indaffarati nella quotidianità e perdiamo il senso vero della vita, lo scopo ultimo di chi siamo e dove stiamo andando. Non dobbiamo dimenticare la respirazione. Grazie alla qualità dell’aria e degli ambienti naturali possiamo godere dei benefici del Pranayama, ossia il controllo del respiro praticato durante lo Yoga, che ci porta ad avere una maggior ossigenazione delle cellule. Di conseguenza la nostra stessa pratica gioverà in modo evidente di questo tipo di respirazione, che ci aiuta anche a controllare gli stati emotivi come la paura e il panico, portandoci sempre più verso la chiarezza mentale. A seguire abbiamo la riduzione dello stress. Lo Yoga, come dimostrato anche nel corso del convegno dell’American Psychological Association, permette di ridurre gli stati di stress. Anche il contatto con la natura apporta questo stesso beneficio, e va da sé che praticare Yoga nella natura permette di raddoppiare questo desiderato effetto. Se questo è l’obiettivo vale la pena provare anche il cosiddetto Shinrin Yoku o anche detto bagno nella foresta, una tecnica utilizzata in Giappone proprio per alleviare stress e depressione. Per finire il riassestamento ormonale. Quando stiamo nella natura e ci esponiamo ai raggi del sole, il nostro corpo rilascia ormoni che riequilibrano il nostro benessere e favoriscono il riposo notturno. Se riusciamo a praticare un’intera lezione di Yoga all’aperto, e quindi garantiamo un’esposizione prolungata ai raggi del sole, possibilmente ripetuta, produrremo inoltre le giuste quantità di vitamina D, fondamentale per le ossa e per il sistema immunitario. C’è di più: la luce solare è un integratore naturale che influisce anche sul metabolismo favorendo il rilascio della serotonina e il miglioramento dell’umore. Per quanto riguarda le tempistiche dei benefici di praticare yoga all’aperto posso dire che nell’esatto istante in cui entri a contatto con la natura sentirai già il tuo respiro cambiare, il sorriso sul tuo viso e il cuore calmare il battito. In questo periodo tengo lezioni di pratica Yoga nei parchi di Roma come: Villa Ada, Villa Pamphili, Parco di Tor di Quinto, Parco delle Valli”.

Domanda a bruciapelo: chi fa Yoga vive più a lungo?

Sicuramente praticare attività fisica aiuta ad invecchiare meglio e lo Yoga, in questo caso, non fa eccezione. Grazie alla pratica delle posizioni, della respirazione e della meditazione, è possibile mantenere un corpo più sano, elastico e resistente”.

Ippocrite diceva che il corpo è un tempio e come tale va curato e rispettato sempre e proprio lì dove dimorano la nostra mente e la nostra anima. Quindi più Yoga per tutti, la medicina naturale per tracciare il nostro cammino verso una profonda connessione con l’universo.

Alessandra Rosci