Nella puntata di martedì 14 Novembre a Sempre più green su RID 96.8 fm ho avuto il piacere di ospitare Carlo Coronati, un uomo che attraverso il suo lavoro riesce a trasportare le persone attraverso dei luoghi incantati. Un esperto di trekking urbani ed extraurbani nonché autore de “Il grande anello verde di Roma”.
Non solo sei un autore di libri, ma anche un esperto di percorsi urbani ed extraurbani. Iniziamo proprio dalla tua ultima pubblicazione “Il grande anello verde di Roma”. Si tratta di una guida alla scoperta di percorsi originali nel verde. Fra le tappe abbiamo il Parco del pineto, la riserva naturale Monte Mario, Testaccio, Trastevere. Mi piacerebbe sapere qual è, secondo te, l’area verde più suggestiva di Roma.
Roma ha veramente tante aree verdi ed è la città più verde d’Europa. È una domanda difficile. Devo dire che a me piacciono moltissimo le aree molto selvagge e Roma non se ne fa mancare. Ad esempio, c’è una parte di Villa Ada frequentata pochissimo, proprio quella che va verso i Parioli; oppure il parco di Monte Mario.
È molto affascinante anche il Parco del Pineto. Il loro unico limite è il fatto che siano zone davvero poco conosciute, se fossero un po’ più valorizzate ci andrebbe molta più gente che ha un atteggiamento di paura assolutamente ingiustificata. Sono zone dove Roma non la si vede e si perde quasi totalmente l’orientamento quando si è là.
Posti che, come dici tu, non sono valorizzati. Non hanno magari della segnaletica, delle panchine o dei punti di ristoro che invece potrebbero essere fonte di attrazione per i camminatori, ma anche i maratoneti.
Si tratta di zone frequentate più che altro da ciclisti avventurosi. Ma anche da signore con i cani, che sono poi quelle che ti aiutano a scoprire i percorsi non sempre semplici da individuare.
Quella del trekker è un’attività da fare in compagnia o preferisci farla in solitaria?
Preferisco andare in solitaria quando vado alla ricerca di nuovi percorsi, perché quando si è soli si ha la possibilità di tornare indietro, togliersi un dubbio o approfondire determinate cose. Naturalmente anche andare in compagnia è piacevolissimo.
Nel tuo ultimo libro parli di percorsi urbani nella natura. Negli anni come hai visto cambiare il territorio? Credi che stiamo valorizzando gli spazi verdi nel modo giusto?
In questi anni, sicuramente, si è fatto un ottimo lavoro di tutela, anche se la tutela non è sufficiente. C’è bisogno di più valorizzazione che favorisce una frequentazione più assidua. Negli ultimi anni ho, però, visto risorgere la periferia. Le periferie sono molto curate dalle associazioni e dai volontari e soprattutto sono state abbellite da una street art che ormai è veramente straordinaria. Ci sono delle realtà davvero interessanti, come quella di Tor Marancia con un bellissimo condominio che ospita ventitré opere d’arte straordinarie.
Una curiosità: tu hai un chilometraggio non indifferente. Dall’appennino alla Valle D’Aosta. Ci puoi raccontare la tua esperienza più spericolata o comunque quella che porti sempre in mente come una grande avventura?
L’esperienza più spericolata è stata sulle Alpi francesi con gli sci da scialpinismo, dove non siamo riusciti ad arrivare al rifugio e quindi siamo dovuti ritornare al rifugio originale da dove eravamo partiti alle 11 di sera, con qualcuno doveva fare la cosiddetta “truna”, cioè la buca nella neve che forse ci avrebbe salvato. Abbiamo rischiato tornando indietro… ed insomma, ce la siamo vista veramente brutta!
La prossima avventura sarà quella del lancio del libro. Ce ne vuoi parlare?
Il lancio del libro sta avvenendo in questi giorni. Domani sarò ospite in un negozio di montagna che si chiama “Alta quota”. Sarà una serata di chiacchiere, musica e immagini. Ci tengo a sottolineare che le immagini del libro non sono le mie ma di Filippo Pompili,un fotografo che ormai mi segue sempre e che ha fatto un video molto bello che accompagna la presentazione del libro.
Dove è possibile acquistare il tuo libro?
Il libro è disponibile sul sito delle Edizioni Il Lupo ed è anche presente in tutte le librerie romane e su Amazon.
Come fare invece per mettersi in contatto con te?
Basta scrivere alle edizioni Il Lupo, specificando che si tratta di un messaggio diretto a Carlo Coronati
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