Se pur associati, il più delle volte, alla moda maschile, i bermuda stanno pian piano ammaliando tutti, senza distinzione di sesso, grazie alla loro grande versatilità e semplicità.
Scopriamo insieme qualche informazione in più su questa tendenza tutta estiva!
La storia dei bermuda
Il nome di questi shorts deriva, come suggerisce esso stesso, dalla loro popolarità nell’arcipelago britannico delle Bermuda, dove viene indossato sia nella routine quotidiana sia per occasioni un po’ più formali.
La “fama” a livello mondiale, però, arrivò solo durante la guerra, quando innumerevoli soldati cominciarono a farne uso, proprio per via della loro praticità e freschezza.
Da lì ci fu una grande espansione, tra gli uomini tutti li indossavano; alle donne, invece, era permesso utilizzare solo gonne, indossare un pantalone era visto di cattivo gusto se non un modo con cui il patriarcato schiacciava queste ultime.
Fortunatamente la moda e il progresso fecero il loro corso.
Si dice che la prima donna ad indossare un paio di pantaloncini fu Alice Marble, tennista statunitense di successo, nel 1933, durante un match, generando grande scalpore.
Dunque, i bermuda femminili nacquero come indumento sportivo e successivamente come capo ordinario.
Con il tempo hanno subito varie trasformazioni: negli anni Cinquanta, consacrati dalle Pin Up, erano morbidi sui fianchi e più aderenti in vita, negli anni Sessanta si accorciano, nel duemila vengono prepotentemente inseriti in moltissime collezioni, diventando un vero e proprio status symbol.
In Passerella
Schiaparelli opta per un Total white super chic, accostando i bermuda ad un blazer annodato sul davanti.
Balmain li presenta in una versione nera e aderente.
Dior punta sul denim donandoci una visione street.
Blumarine li realizza con fare a dir poco eccentrico, accessoriandoli con una doppia cintura, una in strass e l’altra in pendant con i bermuda, entrambe arricchite dal simbolo del brand: farfalle.
In Boutique
Indossare un paio di bermuda è super semplice e, come abbiamo già detto, sono adatti a qualsiasi occasione, anche grazie alla vastità di materiali con cui sono realizzati.
L’importante è saper associare i vari elementi, senza strafare.