Di Marco Equizi
Aprile è il mese più crudele, genera
lillà dalla terra morta, mescola
memoria e desiderio, desta
radici torpide con pioggia di primavera.
T.S. Eliot.
Ancora una volta per gli aquilani è stato il momento del raccoglimento e della memoria, illuminato dalle luci di tante fiaccole, nelle vie della città ferita.
Nel 2010, i familiari delle 309 vittime del sisma che ha sconvolto l’Abruzzo, decisero di ricordare con una marcia silenziosa i loro cari. Fu un evento memorabile, migliaia di persone riempirono le strade della città fino a ritrovarsi in Piazza Duomo, dove alle 3:32 furono scanditi 309 rintocchi di campana e letti i nomi dei defunti; ogni anno chi si raduna a Piazza Battaglione Alpini (la piazza della celebre Fontana Luminosa) può unirsi alla processione accendendo una fiaccola donata dai volontari delle varie organizzazioni umanitarie che vi partecipano.
Anche quest’anno, quando la notte tra il 5 e il 6 aprile è ricaduta in piena Settimana Santa, in tanti – circa diecimila, secondo le stime – hanno voluto far parte del silenzioso e struggente corteo, unendosi ai familiari delle vittime, accompagnati anche da quelli della tragedia di Viareggio del 2009, delle recenti alluvioni e a personalità politiche di rilievo. Fra queste ultime da segnalare la presenza del Ministro per la coesione territoriale, prof. Fabrizio Barca, a cui è stata affidata la vigilanza sulla ricostruzione del territorio aquilano e dei comuni del “cratere”.
Foto: Marco Equizi
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