E poi vola

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Di Elena Barboni

E poi vola

Per non dimenticare…

 

“…Come l’Aquila che vola libera tra il cielo e i sassi siamo sempre diversi e siamo sempre gli stessi…”

Questi versi, della famosissima canzone “Domani”, ci riportano alla mente quella tragica notte del 6 aprile 2009. Un’intera città distrutta in soli 30 secondi da un sisma che portò via 309 persone. A distanza di tre anni, camminando per il centro della città, si possono ancora percepire la paura e la distruzione che madre natura ha generato.

Le occasioni e le manifestazioni per non dimenticare ancor oggi si susseguono. Il 17 aprile, infatti, è stato presentato all’interno del Circolo Canottieri Aniene un cortometraggio sul terremoto de L’Aquila. Scritto da Janet De Nardis, “ E poi vola”, è una storia che racconta i drammatici momenti di quella sfortunata notte, ma che attraverso gli occhi di un bambino ripone grandi speranze nella ricostruzione di una nuova città.

Un’ Aquila che, come il titolo stesso suggerisce prima o poi tornerà a volare, ed è solo con la solidarietà e con l’aiuto di tutti che questo potrà accadere. Proprio ciò che sostiene la presidentessa dell’ UNICEF Abruzzo, Anna Maria Cappa Monti, quando prende parola durante la manifestazione. Una città che non riesce a risorgere perché ancora sepolta sotto le macerie.

Ed è questa la speranza che si cela dietro le numerose partecipazioni all’evento, ricordiamo tra queste Andrea Roncato, uno dei protagonisti del cortometraggio, Giorgio Borghetti (collega di Roncato nel film di Pupi Avati), la regista Rossella Izzo, Dario Ballantini, Donatella Pompadour, Candida Morvillo, Sergio Valente, Edoardo Tasca, e Maria Monse’.
E’, inoltre, necessario ringraziare per la realizzazione di quest’ iniziativa: Gianni Malagò, Gianni Letta, “La piccola famiglia onlus” di Saverio Severini e lo speciale contributo dell’imprenditore Massimo Mancini.

Notevole è quindi l’importanza e la profondità da riconoscere a questo tipo di manifestazioni che ci auguriamo possa permettere a L’Aquila di non cadere nel dimenticatoio e di spiccare presto il volo.

Foto: Roberto Cimini

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