Di Elettra Nicotra
John Varvatos: Classic Rock Fashion
Campagna per la collezione PE 2013/2014
Ancora una volta, John Varvatos ci porta dietro le quinte di un concerto rock. Dopo la campagna del 2006 con i Velvet Revolver, lo stilista americano fa il pieno di british invasion, seguendo per le vie di Londra lo stregone della chitarra, Jimmy Page (classe 1944, leader dei celeberrimi Led Zeppelin, ndr). Ad affiancare il “Maestro” un astro nascente del panorama musicale moderno: Gary Clark Jr.
“Avere “Il Maestro” accanto al “Giovane Talento” è un sogno diventato realtà” dichiara il designer, tanto appassionato di classici del rock da avere un piccolo shop on-line, “Rock Memorabilia“, dove è possibile acquistare foto dell’epoca di artisti quali Rolling Stones, Jim Morrison, John Lennon e altri.
E’ la pellicola di Danny Clinch ad immortalare queste stupende immagini, ispirate ai rock potrait dei ’70 : “Questa volta abbiamo preso spunto dai ritratti fotografici del passato: diretti, eleganti, ma pur sempre rock and roll. Mi hanno sempre affascinato i grandi ritrattisti come Irving Penn, Richard Avedon e David Bailey. Esprimevano sempre un’eleganza adatta a ritrarre i musicisti. Lo stile classico non va mai fuori moda” .
Il bianco-nero, la polvere dei grigi, le forme a clessidra dandy, il mistero della rockstar. Una collezione che porta in prima luce un’eleganza tipicamente british.
Page, proprietario della Tower House di Kensington, rispecchia perfettamente lo stereotipo di “Principe delle Tenebre”. Icona di stile negli anni 70 , lui stesso progettava outfits stravaganti con ricami a soggetto esoterico. Il più noto, ideato da lui per la tourneè dei Led Zeppelin del 1975, si chiamava “Dragon Suit“.
Danny Clinch è anche regista del promo, girato per le strade di Londra. L’atmosfera densa del blues di Gary Clark Jr si mescola ai fumi di una città in bianco e nero, nella quale sfilano i capi carismatici di Varvatos.
Le scale cromatiche de-saturate , vengono spezzate da una particolare tinta cherry che ricorda il sipario invecchiato di un teatro con tanto da raccontare, così come i bianchi accecanti sembrano riprendere i potenti faretti da palco .
Le giacche in pelle di montone e di agnello ci danno la sensazione tattile del vintage, dei vecchi capi smessi che un tempo indossava “papà quando era figo”.
Risultato? Coloro che hanno rotto gli schemi ed abolito la tradizione, diventano i classici. Le rockstar dandy e irriverenti, terrore di ogni genitore benpensante, sono ora le grandi e intramontabili icone che dai sessanta ad oggi continuano ad ispirare l’arte contemporanea.
“Il mio Dio è il Rock’n’Roll” – Lou Reed
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