2 Aprile: La rivolta delle bolle nella giornata contro l’autismo

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Di Ramona Mondì

2 Aprile: La rivolta delle bolle nella giornata contro l’autismo

Hashtag e speranze contro stereotipi antichi

#Rompiamolebolle e #lautismononèunabolla. Sono questi gli hashtag con cui i genitori dei bambini autistici protestano contro lo spot RAI per la giornata dell’autismo. Oggi due Aprile, e sempre, i bambini autistici non vivono chiusi in una bolla a cui solo il cuore di mamma ha accesso, bensì fanno parte di una società che deve smetterla di creare stereotipi!

Per appoggiare la “rivolta delle bolle”, noi di Fashion News Magazine citiamo le parole degli attivisti del gruppo Aspironìa e le condividiamo totalmente, invitandovi a leggere, riflettere ed agire.

Bolle, bolle dappertutto. Cammino e vedo bolle con bambini dentro e ho come la tentazione di prendere un pennarello rosso e disegnarci un cuore su. Perché è logico, se vedi uno rinchiuso tutto solo dentro una bolla, non lo tiri fuori, ma disegni un cuore ed entri nella bolla con lui/lei a guardare le stelle.

Dentro una bolla c’è silenzio, ma c’è aria viziata, quindi io non li candiderei agli oscar della grafica dei tizi che si divertono a chiudere bambini e le loro mamme dentro ad una bolla. Anzi mi sono proprio rotta le bolle, delle bolle, perché ci vengono confinate dentro un po’ troppe persone. E chi sono questi “mbollati”? Sono i diversi, sono tutti quelli che in un modo o nell’altro non riescono a stare al passo col mondo pazzesco nel quale viviamo.

E allora si auto confinano dentro ad una bolla, per stare al sicuro. Ma non c’è sicurezza nel non fare niente, nel non vedere nessuno. Non c’è niente di poetico. Quindi basta bolle, rompiamole queste bolle e diciamolo forte a tutti quelli che ci vorrebbero chiusi li dentro:”noi ci siamo rotti le bolle!”. Seguendo lo spirito che ci contraddistingue, quindi vi invitiamo a rompere le bolle assieme a noi. Rompiamo le bolle e tiriamo fuori tutti quelli che vorrebbero vedere confinati li dentro.#‎rompiamolebolle‬ tutti insieme!”