“Mozza” è un monologo scritto, diretto e interpretato da Claudia Gusmano che sarà in scena al Teatro Studio Uno dal 23 al 26 febbraio, a Roma.
Aiuto regia è Laura Palmeri, le musiche sono di Ermanno Dodaro, la scenografia di Martina Picchioni e Letizia Cascialli, delle luci se ne occupa invece Michelangelo Vitullo, dell’audio Ottavio Ciacchella e l’organizzazione ha la firma di Antonella Campanelli.
Racconta con poesia e delicatezza la storia di una giovane donna che ha bisogno di libertà. Narra della sua tenera infanzia, dei suoi ricordi nitidi e pieni di nostalgia, del mare, sua culla morbida, necessaria, vitale. Una donna sulla prua di un peschereccio: frammenti di vita vissuta accanto al nonno, unico vero uomo di mare della sua famiglia, uno che quella tavola blu la respirava tutti i giorni. Il mare e il vento sono le sue radici, il tronco il suo peschereccio, i rami la sua voglia di vivere in solitudine lontano dal caos delle persone che la reputano “troppo bianca e troppo sicca”.
La libertà può essere tale solo nel mare sconfinato dove da piccola amava trascorrere le giornate. Bisogna avere sempre un timone sicuro e saldo, lo stesso che lei scopre di non avere appena salita a bordo. E se anche il mare fosse finito? E se la terra fosse il suo pezzo mancante? “Mozza” è un viaggio nell’interiorità, una continua scoperta, un’altalena infinita tra acqua troppo salata da bere e terra troppo pesante da sorreggere. Un universo sospeso nel tempo e nello spazio, il bisogno irrinunciabile e necessario di essere se stessi.