Franco Micalizzi strepitoso musicista, compositore e autore di colonne sonore di grandissimo successo si cimenta come scrittore nel nuovo libro “Le chiamavano Colonne Sonore – Golden 70’s”, dove racconta oltre cinquant’anni della sua musica, quella che lo ha visto protagonista di tournée, insieme a grandi artisti degli anni Sessanta, con le meravigliose colonne sonore di film diventati dei veri e propri Cult del panorama cinematografico internazionale.
L’autore raccontandoci e raccontandosi, in questa opera ci prende per mano e ci trasporta in un viaggio che si intreccia con alcuni degli avvenimenti più significativi degli ultimi decenni; attraverso un percorso che dura una vita e segna ogni gesto, dai trionfi alle delusioni più cocenti, senza mai fermarsi e senza rinunciare a sperimentare.
Un artista che si esprime con le note musicali, con le parole, con i modi raffinati degni di un animo sensibile che riesce a trasmettere le sue sensazioni sul pentagramma come tra le righe di questa opera.
Nel 1970 Micalizzi scrive il tema di “Lo chiamavano Trinità” di Enzo Barboni. Un film che riscuote grande successo, forse perché l’umorismo contenuto nella pellicola era molto distante dalla seriosità dei film western di quegli anni. Nel 1973 ottiene un altro grande successo con la pellicola struggente “L’ultima neve di primavera” che in Brasile diventa persino la colonna sonora di ben due Telenovelas.
È autore delle musiche di molti dei più importanti polizieschi italiani quali La banda del gobbo, Italia a mano armata, Napoli violenta e Roma a mano armata. In totale sono più di ottanta le composizioni.
Micalizzi con la sua ecletticità spazia in tutti i generi, dagli spaghetti western al polizesco, dal cinema d’avventura alla commedia sexy, finanche nei cartoon: molti non sanno che è anche autore della sigla della serie televisiva Lupin III.
Nel 2012 dirige l’orchestra dello show tv “Panariello non esiste”. Nello stesso anno torna con un disco di inediti dal titolo Veleno. Nel 2013 Jovanotti sceglie il tema di Lo chiamavano Trinità per aprire le serate del suo tour. A novembre dello stesso anno esce la sua autobiografia “C’est la vie d’artiste” contemporaneamente al nuovo disco: Miele.
Anche il genio del pulp Quentin Tarantino viene ammaliato dalla sua musica, tant’è che inserisce il tema micalizziano di “Italia a mano armata” nel suo terrificante Grindhouse e “Trinity” in Django Unchained.
Lunghissima e brillante la carriera del maestro Micalizzi ma, sicuramente, possiamo dire che a determinate la sua ascesa nell’Olimpo dei miti della storia della musica e dei film sono le indimenticabili colonne sonore dei film “Lo chiamavano Trinità” e “L’Ultima neve di Primavera”.
Editore: Viola Editrice
Prezzo: 15,00 Euro