Quando pensiamo alla moda consapevole, il primo nome che balza in mente è quello di Stella McCartney. In tempi in cui la preoccupazione per l’ambiente non era tanto diffuso, lei aveva già iniziato la sua crociata per il pianeta, annoverandosi fra i primissimi designer a parlare di sostenibilità nella moda. Nella prima decade degli anni 2000, periodo di ascesa e riconoscimento globale di Stella McCartney, tutti i luxury brand proponevano pelle e pellicce per i loro articoli. Stella fu la prima ad introdurre l’ecopelle e la pelliccia sintetica in prodotti di lusso. La sua fu una visione pionieristica che, nel tempo, è stata accolta anche brand iconici come Versace o Gucci. La sua it-bag “Falabella”, uscita nel 2010, è tutt’oggi l’unica borsa luxury best-seller realizzata interamente in eco-pellame.
“Eight days a week” cantavano i Beatles… ma uno senza carne!
Il cognome di Stella vi ricorda qualcuno? Ebbene, dire che la designer è figlia d’arte è davvero riduttivo: suo padre è semplicemente Sir Paul McCartney, co-fondatore dei Beatles. Forse non tutti sanno che Paul McCartney è vegetariano da oltre 40 anni, ed insieme alla compianta moglie Linda McCartney, negli anni, si è sempre messo in prima linea per parlare di consapevolezza ambientale. La famiglia McCartney ha anche lanciato l’iniziativa Meat Free Monday, dove si incoraggiano i cittadini a non consumare carne per almeno un giorno alla settimana. Il sito della loro no-profit contiene ricette vegane e vegetariane, news dal mondo green ed anche un calcolatore che permette di misurare il proprio risparmio in risorse smettendo di mangiare carne per determinati giorni.
About Stella
La scalata di Stella McCartney al successo è stata velocissima: basti pensare che dopo soli due anni dalla laurea nella prestigiosa Central St. Martins di Londra (1995), è stata nominata Direttore Creativo di Chloè a Parigi, riscuotendo un grande successo. La maison Stella McCartney nasce poco dopo, in collaborazione con il gruppo Kering. Parte integrante, se non fondamentale, della filosofia del marchio è la sostenibilità ambientale, unità alla responsabilità, all’onestà ed all’avanguardia creativa. Per fare alcuni esempi, potremmo sottolineare come il brand utilizzi solo cashmere rigenerato; lo stesso vale per i tessuti in viscosa – con lo scopo di prevenire la deforestazione. Nel 2020 la designer ha lanciato Stellawear, una collezione green ed innovativa che fonde la lingerie con lo swimear. L’anno precedente, la vede vincitrice del Green Fashion Award Ground Breaker di Milano. Ma i riconoscimenti non finiscono qui, fra i più importanti legati alla sfera dell’ambiente e della filantropia ritroviamo l’Humanitarian Award conferitole dalla Fondazione David Lynch a sostegno della Women’s Health Initiative; l’Environmental Profit and Loss (secondo il quale l’impatto ambientale complessivo dei materiali utilizzati dal brand era stato ridotto del 35%, pur confermando il miglior rendimento economico del marchio dal suo lancio); il Women’s Leadership Award del Lincoln Center Corporate Fund di New York; l’H&M & Elle Conscious Award; l’Officer of the Order of the British Empire per il suo straordinario contributo all’industria della moda.