Di Giulia Iani
Stop al femminicidio.
Maria Grazia Cucinotta per Onlus: difendiamo le donne.
Cento.Oggi è un numero che fa paura perché rappresenta tutte le donne che nel 2013 in Italia hanno trovato la morte per mano dell’uomo che diceva di amarle. Sono dati drammatici quelli forniti dall’Istat fino ad oggi. In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, molte sono le iniziative per dire no al femminicidio.
Dall’incontro tra la stilista Maria Grazia Severi e l’attrice Maria Grazia Cucinotta (già sensibile a temi a sostegno delle donne), nasce una capsule collection di dieci capi dal mood animalier a supporto della Fondazione Pangea e delle sue attività a favore delle donne maltrattate e in difficoltà. Il ricavato della collezione (in vendita dal prossimo febbraio) sarà devoluto alla stessa Onlus.
Le due donne hanno pensato a un made in Italy in grado di esaltare quella femminilità che deve essere portata con orgoglio e non tenuta nascosta per paura della violenza. L’attrice ha affermato di credere molto in questo progetto nato tra donne: «Noi donne sentiamo la doverosa responsabilità di far sapere che è possibile essere aiutate».
Nella stessa giornata l’attrice sarà presente nella sede delle Nazioni Unite a New York e presterà la sua voce per narrare dei monologhi sul femminicidio che attingono alla cronaca di tutti i giorni. I testi sono firmati da Serena Dandini, ideatrice del progetto teatrale “Ferite a Morte” (patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e dal viceministro alle Pari Opportunità) in cui numerose donne illustri danno voce a tutte le vittime oppresse da violenze e soprusi.
Un’ulteriore iniziativa contro la violenza sulle donne è proposta dal marchio Ivories (brand sensibile alle tematiche sociali) che in occasione del 25 novembre ha realizzato una linea di tre T-shirt in collaborazione con la Casa delle Donne contro la Violenza che dal 1990 si batte per eliminare le vessazioni nei confronti delle donne. L’intero ricavato sarà devoluto alla Onlus per supportare le attività dell’associazione che accoglie tutte le donne vittime della prepotenza dei propri compagni.
Infine il libro che uscirà in occasione del 25 novembre scritto da Cinzia Mammoliti, laureata in giurisprudenza con specializzazione in criminologia, per anni impegnata in numerosi progetti per la prevenzione della violenza psicologica e lo stalking. “I serial killer dell’anima” è una guida che fornisce gli strumenti utili per riconoscere i potenziali pericoli provenienti da relazioni tendenzialmente perverse e quei campanelli d’allarme che esortano ad allontanarsi da chi abusa di noi fisicamente e psicologicamente.
Acquisire consapevolezza, ribellarsi alle umiliazioni e alle molestie, fuggire da una storia che opprime ed offende il nostro essere donna è il primo passo per liberarsi dalle catene che ci legano a un amore malato e per ritrovare la libertà e la voglia di vivere.