Di Ramona Mondì
Profilo arcobaleno
Gli Stati Uniti dicono si al matrimonio gay.
#Lovewins. La corte suprema degli Stati Uniti ha stabilito che il matrimonio gay è un diritto garantito dalla Costituzione, e 26 milioni di utenti social si sono aggregati festeggiando l’evento con un filtro arcobaleno adattato alla loro foto profilo, come a dichiarare ‘noi siamo con voi!’.
Ma perché l’arcobaleno? Da sempre simbolo di pace e uguaglianza, la bandiera colorata è anche associata alla comunità LGBT e ai vari Gay Pride che si svolgono in tutto il mondo. Inventata negli anni ’70 da Gilbert Baker, attivista per i diritti dei gay, volle essere un simbolo diverso rispetto al triangolo rosa che fu fatto indossare dagli omosessuali durante il periodo nazista. Così, partendo dall’idea delle strisce della bandiera americana, nacque quella che oggi chiamiamo Gay Pride Flag, utilizzata per la prima volta in una manifestazione il 25 giugno 1978.
L’accettazione dei matrimoni gay da parte della corte costituzionale americana è un orgoglio per il presidente Obama, il quale ha twittato: “Quello di oggi è un grande passo nella nostra marcia verso l’uguaglianza”. Un messaggio importante, ma fortemente criticato dal vice parroco di Spongano, in provincia di Lecce, don Emiliano De Mitri. “Scomunica leatae sententiae per tutti coloro che fanno parte di organizzazioni e circoli che promuovono l’ideologia gender!”, è ciò che si legge da uno dei suoi post. Non sono state poche le polemiche a queste parole, tanto che oggi il profilo del vice parroco è stato eliminato da facebook perché segnalato da moltissimi utenti.
Che il modo di vedere il mondo sia diverso per ognuno di noi questo è certo, ma è altrettanto vero che a colorarsi di arcobaleno sono stati milioni di utenti di tutto il mondo, dimostrando che la libertà sta proprio nelle motivazione di questo gesto: I gay hanno il diritto di sposarsi.