Dal 18 marzo al 18 giugno, la galleria Hepworth Wakefield ospiterà la mostra “Disobedient Bodies” curata dal designer J.W Anderson con l’obiettivo di esplorare la forma umana nella moda, nell’arte e nel design.
Un’idea ambiziosa che si sviluppa tramite l’accostamento di abiti a sculture e oggetti di design che offrono una panoramica su come il corpo umano è stato visto e interpretato da artisti e stilisti nel 20esimo e 21esimo secolo.
L’eclettismo di Anderson, punto forte del suo stile e delle sue collezioni uomo e donna, è intensificato dalla ricerca e dalla ridefinizione di maschile e femminile, attraverso abiti dalle forme e colori unisex. Questo studio sul corpo umano e, la sua passione per l’arte contemporanea, si uniscono in questa mostra concepita come un’esperienza a 360 gradi per i visitatori.
La prima sala è stata concepita come un laboratorio in cui si viene catapultati nel cuore del concetto che muove la selezione di opere ed abiti, in cui la scultura di Henry Moore “Reclining Figure” – Figura Sdraiata – è circondata da immagini in bianco e nero scattate da Jamie Hawkesworth in cui le modelle sono totalmente ricoperte da maglieria, trasformando il corpo in forme scultoree.
La selezione di opere e abiti fatta da Anderson comprende: Dior, Issey Miyake, Rei Kawakubo, Jean Paul Gaultier, Yves Saint Laurent e capi dell’iconica collezione uomo A/I 2013 in cui, Anderson stesso, introdusse le balze come elementi decorativi, tradizionalmente associati al guardaroba femminile. Tutto ciò si affianca poi ai lavori di Brancusi, Giacometti, Sarah Lucas e Barbara Hepworth, per citarne alcuni.
Infine i visitatori stessi vengono invitati a partecipare attivamente, trasformando i propri corpi in forme astratte, avvolgendosi in giganteschi teli di maglia.
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