Raffaella Carrà, l’inconfondibile icona in una mostra a Cinecittà

"Iconoclasti. Lo stile di Raffaella Carrà nell’opera di costumisti e stilisti” dal 29 Giugno al 15 Luglio.
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Raffaella Carrà. Basta il solo nome per visualizzarla: impeccabile caschetto biondo, risata calorosa, ombelico scoperto in anni di censure televisive, il bianco, il nero, il rosso, l’oro come colori di riferimento, una cascata di cristalli. E’ lei tra i personaggi più amati dello star system, simbolo di assertività femminile, amata e celebrata secondo logiche trasversali da mondi diversi come la televisione, la moda, la militanza gay, le casalinghe, gli intellettuali… oggi se la merita proprio la prima mostra che l’universo moda le dedica!

“Iconoclasti. Lo stile di Raffaella Carrà nell’opera di costumisti e stilisti” è l’esposizione che dal 29 Giugno al 15 Luglio accompagna la nuova edizione di Altaroma, organizzata per la prima volta negli Studi di Cinecittà, grazie alla collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà.

Ad essere messi in evidenza saranno i segni e le simbologie più nascoste del “fenomeno-Carrà”, attraverso costumi, abiti, accessori, oggetti, video, foto, bozzetti dei più grandi costumisti televisivi e cinematografici come Enrico Rufini, Corrado Colabucci, Luca Sabatelli, Gabriele Mayer, Gabriella Pera, e gli abiti degli stilisti che a questi segni si sono ispirati. Quaranta costumi, selezionati fra oltre quattrocento, provenienti dall’archivio storico della Rai, di Annamode, della sartoria The One, e di Collezioni Carrà di Giovanni Gioia e Vincenzo Mola, di cui la maggior parte mai esposta fino ad oggi, permettono di identificare gli elementi, i tratti e le ricorrenze stilistiche di Raffaella Carrà in un continuo gioco di rimandi fra costume e moda che diventa evidente nella selezione di abiti firmati da nomi come Renato Balestra, Greta Boldini, Luigi Borbone, Mario Dice, Antonio Grimaldi, Giuseppe di Morabito, Guillermo Mariotto per Gattinoni, Leitmotiv, Fausto Puglisi, Marco Rambaldi, Francesco Scognamiglio, Daizy Shely.

Non mancherà lo spazio fotografico in cui troveremo un inedito di Niccolò Moschini, collaboratore storico di Raffaella Carrà; e poi ancora video, bozzetti sulla selezione preparatoria del “personaggio-Carrà”, risalente ai primissimi Anni Settanta e firmata da Colabucci, e catalogo-gadget a tiratura limitata per gli ospiti: un “tributo a Raffaella Carrà” in versione paper doll su disegni di Cinzia Leone e comprensivo del cartamodello di una delle sue tute più famose, progettata da Simone Bruno dell’Accademia Koefia.

 

Iconoclasti. Lo stile di Raffaella Carrà nell’opera di costumisti e stilisti” è stata curata presso il Teatro 1 da Fabiana Giacomotti, autrice e direttore scientifico del Master in Teoria e Strategie della Moda a La Sapienza, specialista di costume televisivo, coadiuvata da Annalisa Gnesini, giovane curatrice che ha collaborato a numerose mostre di moda e costume in Italia e all’estero.