Intervista a Giusy Donini, fondatrice del marchio Giujoux

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Giujoux, iniziale tronca del suo nome unita alle lettere terminali di bijoux, da questo nasce nel 2014 il marchio di Giusy Donini. Collane, collari, orecchini e braccialetti, tutti fatti a mano. Pezzi unici realizzati utilizzando pietre dure semipreziose, perle naturali di acqua dolce, cristalli Swarovsky e perline di precisione giapponesi, e tecniche professionali ben precise quali: l’embroidey, embroidery soutache e la tessitura di perline.

Gioielli tanto belli ed eleganti da essere degli esempi di autentico artigianato italiano, nonchè delle vere e proprie opere d’arte da indossare.

Ho sempre ritenuto che tutte le donne, a qualsiasi età, vogliano e debbano sentirsi uniche e per ottenere questo basta un accessorio unico ed irripetibile quali sono i miei gioielli”, ha affermato Giusy Donini.

Una delle sue opere più importanti, peraltro, è stata notata da una costumista che gliela chiese per la regina Maja nel musical Siddharta a Parigi. La collana, poi, è stata notata anche dalla titolare di una famosa griffe di gioielli parigina che tuttora detiene l’esclusiva delle sue creazioni .

La designer deve, inoltre, all’associazione Art Nobless di Maria Rita Saporito e Gaspare Catanese, un ente che rappresenta la moda siciliana e alcuni artisti emergenti in un ricco ventaglio di sfaccettature dai capi sartoriali fatti a mano e disegnati dagli stilisti a gioielli unici e personalizzati, il battesimo che l’ha introdotta nel mondo della moda e in una prestigiosa vetrina quale AltaRoma; la sua prima esperienza pubblica anche se il brand era già popolare nei social.

Lei è una stilista di gioielli handmade. Come è nata questa passione per i bijoux?

La mia passione per i bijoux nasce quattro anni fa per caso, direi più correttamente per necessità terapeutica. Soffro da diversi anni di artrite reumatoide e il dottore che mi ha in cura mi ha suggerito di muovere e tenere il più possibile attivo il movimento delle mani e delle dita. Prima di allora la mia è stata una creatività più “intellettuale” e meno manuale dati gli incarichi di un certo livello ricoperti durante la mia vita professionale. Ho iniziato con l’impastare paste polimeriche creando bamboline ed in seguito piccoli bijoux. Sono passata poi alla tecninca chainmaille ed infine all’utilizzo di materiali più pregiati quali pietre semi preziose, perle naturali, perline di vetro giapponesi, Swarovsky e sete shibory giapponesi”.

Le sue creazioni sono realizzate tutte a mano. Quanto è importante per lei l’aspetto artigianale nelle sue opere?

Ogni mia creazione è realizzata tutta a mano e cerco, là dove è possibile, di evitare qualsivoglia elemento metallico onde evitare eventuali allergie da contatto per chi indossa i miei gioielli. Realizzo solo ed esclusivamente pezzi unici proprio perché desidero dare importanza al lavoro artigianale e non in serie”.

Quale tipo di tecnica usata nella realizzazione dei suoi gioielli pensa la rappresenti di più?

Il mio primo bijoux importante l’ho realizzato nel 2016 tutto con la tecnica embroidery. Questa creazione è stata notata da una costumista che me l’ha poi richiesta per il musical Siddharta al music-hall Folies Bergère di Parigi. Ritengo sia tutt’ora la mia opera più bella. Successivamente una nota griffe di bijoux handmade di Parigi mi ha chiesto alcune creazioni che porteranno il loro marchio. Non avendo formalizzato il contratto non ne faccio il nome”.

Grazie ad Art Nobless ha partecipato ad AltaRoma come artista emergente. Come ha vissuto questa esperienza per lei totalmente nuova?

L’organizzazione Art Nobless mi aveva già rivolto numerosi inviti ai quali non mi sentivo pronta a partecipare. Ho deciso di presenziare ad AltaRoma perché, avendo vissuto undici anni a Roma è stato per me come ritornare a casa ed anche perché avevo già visto durante la Milano Fashion Week l’impegno, la serietà e la collaborazione che questa organizzazione offre agli stilisti emergenti. Ho vissuto questa nuova sfida nel panico più totale, ma credo che sia uno stato d’animo più che normale per chi affronta un’esperienza così prestigiosa. La Direzione Artistica International Couture mi è stata molto vicina nell’aiutarmi e supportarmi e tutto si è svolto, oso dire, perfettamente”.

Gioielli importanti, quelli di Giusy Donini, capaci di emozionare e di vestire una donna.

 

Alessandra Rosci