Il 65% dei bambini che oggi iniziano un percorso di studi dalla base, quando lo finiranno, faranno un lavoro che oggi non esiste. E’ paradossale, ma è così. Questo significa che la sfida dei giovani è sfoderare una creatività tale da far nascere l’ innovazione vincente sul mercato che verrà. Esempio lampante è Il colosso Blockbuster, il quale fatturava otto miliardi di dollari ma non ha capito che il mondo stava cambiando e nel 2012 è fallito. Netflix ha cavalcato le tecnologie e oggi vale 70 miliardi di dollari!
A tal proposito, nei giorni scorsi l’Università di Siena, in occasione del “Career day“, ha organizzato un seminario sul tema “Il mondo delle professioni e le professioni della moda“, volto a far incontrare i giovani con i professionisti e le aziende del settore. Presente e punto di riferimento per i ragazzi è stata l’azienda abruzzese Don The Fuller, che da semplice start-up è divenuta azienda leader della moda e del denim. Il Ceo Mauro Cianti ha spiegato: “Don The Fuller è un progetto nato cinque anni fa con l’obiettivo di creare un jeans di altissima qualità made in Italy da inserire in un mercato molto difficile. Una vera e propria sfida che alla fine è stata vinta. Oggi il marchio è ben distribuito in Italia e anche all’estero, in Corea del Sud, in Olanda e in Germania ed in altre nazioni. Abbiamo fatto un progetto tutto made in Italy di altissima qualità e l’estero ci ha premiato”.
Un esempio di come la determinazione e la visione futuristica siano oggi essenziali per affermarsi sul mercato. Don The Fuller ha puntato sulla creazione di un jeans che si caratterizza sia per la ricerca dei tessuti e delle materie prime eccellenti, sia per la capacità di produrre lavaggi ed immagini innovative. Fra i tessuti di punta un ruolo primario è svolto dal “tessuto cimosato” che è caratterizzato da un sottile ricamo sul lato destro e sinistro come fine del tessuto e che viene prodotto in antichi telai giapponesi larghi meno di un metro. Una peculiarità che, unita all’attenzione manifatturiera, ha reso questo capo un prodotto di nicchia, di classe e di successo.
“Oggi c’è abbondanza di tecnologia, dati a basso costo – conclude il Ceo Don The Fuller – ai ragazzi chiediamo di unire quei tanti puntini con la loro creatività in modo da realizzare il nostro e loro futuro. Un futuro che non avrà nulla del passato. La sfida del momento è riuscire a riformare le risorse presenti in azienda per adattarle al nuovo ed è indubbio che un giovane si immette nel nuovo mercato meglio di un cinquantenne“.