Rifugiato per sempre – la sfilata di Balenciaga come atto di resistenza

Balenciaga FW 2022/2023
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Rischiava di essere cancellato il fashion show di Balenciaga durante la settimana della moda parigina. È un momento così teso e significativo che pensare ai bei vestiti sembra quasi un insulto a chi ogni giorno combatte per la propria vita. Ma la moda non è solo questo, non è solo pura vanità e frivolezza. Attraverso un fashion show crudo e spiazzante, Demna Gvasalia imprime il momento che tutti stiamo vivendo in una collezione austera ed essenziale, facendo sfilare modelle e modelli in una tempesta di neve e vento. La fashion week diventa un palcoscenico per raccontare il presente, la lotta geopolitica, la resistenza. Era dai tempi del compianto Alexander McQueen che non vedevamo una sfilata tanto impegnata ed emotiva.

“Questo show non necessita spiegazioni. È una dedica al non aver paura, alla resistenza, alla vittoria dell’amore e della pace” commenta il direttore creativo di Balenciaga.

Lo stesso designer si era ritrovato a fuggire dalla guerra abcaso-georgiana nel 1993 insieme alla famiglia, per poi rifugiarsi in Germania. Un dolore eterno che adesso riaffiora alla luce degli ultimi avvenimenti riguardanti l’Ucraina: “La guerra in Ucraina ha fatto riemergere in me il trauma che mi porto dietro dal 1993, quando la stessa cosa è successa nella mia terra e sono diventato per sempre un rifugiato. Per sempre, perché è una condizione che non ti abbandona. La paura, la disperazione, la consapevolezza che nessuno ti vuole. Ma ho anche realizzato ciò che conta davvero nella vita: la vita stessa e la compassione umana”.

Devi guardare, non puoi voltarti

La sfilata Balenciaga è uno spaccato di attualità. È la descrizione esatta di quanto accade nel mondo. Niente ipocrisie: niente it-bag o party dresses. Attraverso una cupola di plexiglass il pubblico presente ammira il mondo per quello che è: una tempesta di neve dove, con grande fatica, avanzano uomini e donne in tacchi a spillo. Sono dei rifugiati, stanno lottando per la loro vita. Trascinano con sé un enorme sacco della spazzatura dove hanno raccolto ciò che è necessario per la sopravvivenza: magari un pezzo di pane, dell’acqua ed un maglione. Non c’è spazio per paillettes o mini pochette griffate dove conservare gli AirPods.

Facciamo fatica a guardare la collezione, intravediamo le forme, qualche pattern floreale, gli occhiali da sole e gli outfit oversize in total black… ma non è questo ciò che conta. La moda passa in secondo piano… ma c’è. Qui si parla dell’uomo ed una moda accompagna questo, senza predominarlo. I movimenti incerti e sgraziati, sottolineano la fragilità di un essere umano piegato dall’ego che nulla può contro il ruggito di una natura arrabbiata ed ostile. Fra i bombardamenti ed una musica techno al cardiopalma, il fashion show si conclude con una tuta gialla ed un tubino azzurro, in omaggio all’Ucraina.

Scotch ed iPhone rotti

Il fashion show di Balenciaga aveva già incuriosito il web: erano trapelate sui social le immagini del bizzarro invito alla sfilata. Si trattava di un iPhone 6 non funzionante e con lo schermo rotto, sul quale era inciso l’indirizzo e l’orario dell’evento. Ci siamo tutti lanciati in mille interpretazioni: quel costoso iPhone tenuto male e maltrattato è forse una metafora per sottolineare la medesima superficialità che riserviamo al pianeta in cui viviamo? È un bene prezioso, di lusso… e noi lo buttiamo dove capita, lo lasciamo cadere a terra, lo rompiamo, lo gettiamo e ne acquistiamo subito uno nuovo a cui riservare la stessa sorte. L’apoteosi del consumismo. Possiamo permetterci davvero di trattare così la nostra casa?

Molto chiacchierato anche l’outfit indossato da Kim Kardashian in occasione della sfilata: la musa di Demna Gvasalia è stata completamente rivestita di scotch giallo con logo Balenciaga, borsa Hourglass compresa, in una catsuit aderente e… rumorosa! Sui suoi social, Kim ha mostrato l’intero processo ed ha anche affermato di aver avuto paura che sedendosi lo scotch avrebbe potuto cedere… ma le è andata bene.