Salute: come riconoscere e curare i disturbi alimentari

I disturbi alimentari sono condizioni complesse. Conoscerli è importante per aiutare e sostenere chi ne è affetto.
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I disturbi alimentari sono condizioni complesse, che hanno un forte impatto sulla salute mentale e fisica di chi ne è affetto. Pur essendo più comuni tra le donne giovani, possono colpire chiunque a prescindere da età e sesso. Negli ultimi anni, l’età di insorgenza di questi disturbi si è abbassata e riguarda oggi anche bambine e bambini di soli 10 anni; si è notato inoltre un aumento dei casi tra i ragazzi. I dati raccolti dal Ministero della Salute mostrano che in Italia i disturbi alimentari sono cresciuti di oltre il doppio negli ultimi tre anni. I casi intercettati sono stati infatti 680.569 nel 2019 e sono arrivati a 1.450.567 nel 2022. Oggi le persone che ricevono un trattamento per disturbi alimentari in Italia sono circa 3 milioni. In questo articolo cercheremo di individuare i sintomi più comuni di questi disturbi e vedremo alcune opzioni di trattamento possibili.

 

Disturbi alimentari più comuni

Diverse condizioni fanno parte della categoria dei disturbi alimentari, e tre delle più comuni sono anoressia, bulimia e binge eating, o disturbo da alimentazione incontrollata. L’anoressia è caratterizzata da un desiderio ossessivo di perdere peso, che porta a limitare l’assunzione di cibo e calorie ben al di sotto del fabbisogno energetico dell’individuo. La bulimia porta invece ad assumere grandi quantità di cibo in poco tempo, per poi ricorrere a pratiche di eliminazione come il vomito. Chi è affetto da disturbo da alimentazione incontrollata si comporta in modo simile alle persone con bulimia per quanto riguarda gli episodi di abbuffata, ovvero mangiare in quantità maggiore e in tempo minore del normale, che però non sono generalmente seguiti da eliminazione. 

Segnali di un disturbo alimentare

È spesso difficile identificare un disturbo alimentare, perché chi ne è colpito cerca solitamente di nasconderlo alle altre persone. Tra i segnali fisici che indicano un possibile problema troviamo cambiamenti di peso rapidi o perdite di peso drastiche, perdita di capelli, problemi gastrointestinali, carenze di vitamine o minerali nel sangue, vertigini e capogiri, e scomparsa delle mestruazioni. Nel caso si sospetti che un familiare o una persona cara abbia un disturbo alimentare è utile notare la presenza di comportamenti come evitare di mangiare in compagnia, nascondere o buttare il cibo, fissarsi su calorie ed esercizio fisico ed effettuare rituali collegati ai pasti. 

 

Come curare i disturbi alimentari

Trattandosi di problemi complessi, i disturbi alimentari dovrebbero essere curati con supporto professionale. La psicoterapia online è un ottimo strumento con cui iniziare il percorso di guarigione: qui sono disponibili diversi psicologi specializzati in questo tipo di disturbi, in grado di lavorare con il paziente per permettere di ritrovare un rapporto sano con il cibo e con il proprio corpo. È cruciale capire che i disturbi alimentari sono condizioni gravi e che il rischio di complicazioni mediche è alto: bisogna quindi cercare supporto in modo tempestivo per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Il trattamento include spesso un percorso di terapia a orientamento cognitivo comportamentale in modalità individuale, di gruppo o familiare, in particolare quando il disagio psicologico interessa un o una giovane. Attraverso questo tipo di psicoterapia il paziente può imparare a riconoscere e modificare i pensieri legati al disturbo, sostituendoli con altri più sani. Può essere consigliato, a seconda dei casi, di assumere medicinali come antidepressivi o stabilizzatori dell’umore se il problema appare in concomitanza con altri disturbi psicologici, come depressione o ansia. Infine, per guarire è utile lavorare con un professionista della nutrizione per imparare i principi di un’alimentazione sana che possono aiutare il paziente a riavvicinarsi al proprio peso ideale. Ricordiamo quindi che chiedere aiuto con un disturbo alimentare, per se stessi o per una persona vicina, può fare la differenza e salvare vite.