Durante la puntata di martedì 25 luglio per RID 96.8 FM. ho avuto il piacere di intervistare Marina Parrulli, attrice e speaker radiofonica.
–Oggi sei qui perché devi presentare un festival che non solo vede RID 96.8 come sponsor della manifestazione, non solo vedrà te protagonista con un monologo, ma ti daranno anche un premio…
“Dal 26 fino al 29 di luglio a Trani ci sarà il Trani Film Festival del Cinema e del Mare che è un connubio bellissimo tra cinema e mare, ma ti coinvolge anche in qualche modo perché è un festival che parla di sostenibilità. Attraverso il cinema raccontano la sostenibilità, in questo caso dell’ambiente nello specifico del mare”.
–Marina Parrulli, speaker di questa radio oggi è in veste ufficiale perché riceverà un premio, farà un monologo su un palco in una manifestazione dove la nostra radio è media partner. Raccontaci…
“Esatto, dal 26 al 29 luglio a Trani ci sarà il Trani Film Festival del Cinema e del Mare che mette in connubio il mare con il cinema a favore della sostenibilità. Come fare a raccontare la sostenibilità? Attraverso il cinema. Non c’è cosa più bella e poetica. Io sarò presente il 29 luglio nella serata di chiusura dove porterò il mio monologo proprio su tematiche di cinema e mare; ci rido e ci poetizzo un pochettino su. Ci saranno tantissimi ospiti: l’attore Emilio Solfrizzi, ci sarà Marcella Mitaritonna, una regista che è passata anche a RID, ci sarà Paola Sini, la regista della ‘Terra delle Donne’ che è passata qui in radio, insomma tanta gente del mondo dello spettacolo”.
–Ci puoi anticipare il titolo e il tema del tuo monologo?
“In realtà sono ancora senza titolo, però sono partita da tre film che mi hanno un po’ sconvolto la vita nel bene e nel male che sono: ‘Lo Squalo’, ‘Mediterraneo’ e ‘Titanic’. Quindi da queste tre immagini ho tirato fuori questo monologo. E poi Trani è una città bellissima, per chi non c’è mai stato ha questa cattedrale sul mare davvero meravigliosa. L’evento si svolgerà nella villa comunale nel centro storico, quindi passate a trovarci perché sarà bellissimo”.
–E invece il premio per cosa è?
“Per questo monologo e per essere un’attrice anche pugliese”.
–Ci vuoi dare qualche altra curiosità, qualche altra anticipazione su questo festival?
“Ci sono tantissime cose belle anche per i bambini, perché ci saranno dei cortometraggi che racconteranno la sostenibilità attraverso il cinema con gli occhi dei bambini. Infatti c’è un bellissimo corto sull’Ilva realizzato a cartone animato per raccontare ai bambini che cosa è l’Ilva e che cosa è la sostenibilità, facendo passare l’insegnamento di queste tematiche attraverso il gioco, l’animazione, il cinema”.
–Sei molto curiosa di partecipare?
“Sì, sono molto curiosa anche perché per me tornare in Puglia nella mia terra è sempre bello. Ultimamente mi è capitato spesso di tornare per lavorarci da attrice e mi rende felicissima, e questo è il mio primo festival cinematografico come ospite. Sono molto felice perché mi sento sempre particolarmente a casa”.
–Ci sono anche altri appuntamenti che ti vedranno protagonista?
“In realtà a novembre su Rai 1 uscirà la serie ‘Brennero’ che è una serie dove ho interpretato una fisioterapista. È una serie Rai, è nuova ambientata nel Trentino Alto Adige e dove si risolverà un caso, quindi è un crime. Poi a gennaio e febbraio dovrebbe uscire su Netflix ‘La Vita che Volevi’. C’è Pina Turco, c’è Alessio Boni, ci sono tantissimi attori e attrici famose del grande e piccolo schermo, e anche lì mi sono divertita perché interpretavo una donna di paese pugliese che fa un favore ad un uomo poco raccomandabile. Sono un po’ losca un po’ no, chi lo sa, vedremo. Poi uscirà anche un corto, insomma uscirà tutto insieme. Con il Covid tutti i progetti che ho fatto sono rimasti in stand by e poi sono andati tutti a ondate. Inoltre uscirà anche ‘L’Abbaglio’, un film che ho girato ormai quasi un anno e mezzo fa”.
–Altre iniziative? So che tu sei stata protagonista del Festival di Sanremo con la nostra Radio. Sai che hanno tolto la giuria demoscopica e hanno aperto alle radio?
“Le radio nazionali e locali al prossimo Festival di Sanremo 2024 conteranno molto di più e saranno una giuria importantissima. Spero di esserci. Posso dire che è anche giusto, perché alla fine le radio sono quelle che passano i pezzi, che trasmettono gli artisti e che gli danno un’altra rotazione o no, insomma fanno molto il successo di una canzone. Questa giuria demoscopica non si è mai capito fino a che punto fosse affidabile. Sono quelli che usufruiscono di musica comprando i cd, cioè siamo tutti allora, non ha senso”.
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