Di Ramona Mondì
Vietato ai maggiori di 10 anni!
Youtube, in collaborazione con Google, crea una piattaforma accessibile solo ai più piccoli!
Peppa Pig, peppa pig ovunque! La passione fanciullesca per questo maialino parlante e la sua famiglia è ormai alle stelle; ha preso il monopolio nelle tv delle famiglie con pargoli e ha dirottato la funzione di Youtube su video solo ed esclusivamente peppapigghiani! Cari genitori, tra poco l’incubo del maialino rosa…si triplicherà! Non stiamo farneticando, pare che Youtube e Google si siano alleati in onore dei più piccoli. Nascerà presto un Youtube Baby, una piattaforma video a cui potranno accedere solo i bambini con età pari o inferiore ai dieci anni. Tranquilli però, non tutto il “male” vien per nuocere: saranno finalmente adottati una serie di filtri in grado non solo di proteggere i più piccini da contenuti non adatti alla loro età, ma anche di filtrare automaticamente i commenti espliciti e le parolacce. Inoltre, niente pubblicità. Una vera rivoluzione!
Poiché il progetto andrà quasi sicuramente a buon fine, Youtube ha già chiesto di creare una particolare tipologia di video, i cui contenuti siano adatti alla nuova veste della piattaforma. Questa sarà una rassicurazione in più per mamma e papà, i quali potranno star certi che i loro figli non vedranno in alcun modo ne video o commenti eccessivamente maleducati, ne contenuti violenti.
Sistemi di sicurezza certamente validi, idee altrettanto, ma viene da chiedersi: “I bambini sotto i dieci anni non dovrebbero giocare di più con la creatività e la manualità, piuttosto che passare il loro tempo dinnanzi ad uno schermo?”. Questa è l’era 2.0, l’era del futuro dicono. Che tipo di futuro si vedrà.
Noi di Fashion News Magazine chiediamo di riflettere: i bambini hanno la necessità di giocare pragmaticamente, di creare, rapportarsi nella vita reale con i propri coetanei, hanno necessità di correre all’aperto, non di stare rinchiusi in casa a guardare dosi megagalattiche di Peppe pig e quant’altro. Caro Youtube, caro zio Google, non sarebbe meglio lasciar perdere i contenuti per i bambini e dedicarvi più alla sicurezza degli adolescenti?
