TRA APPARENZA E SEDUZIONE

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Di Isabella Tamponi

La forma della seduzione.

Il corpo femminile nell’arte del ‘900.

Roma – la Galleria nazionale d’arte moderna presenta una rassegna di 130 opere ispirate al tema della seduzione dal titolo “La forma della seduzione. Il corpo femminile nell’arte del ‘900″ : il percorso si articola in cinque sezioni dedicate a particolari aspetti della seduzione esercitata dal corpo femminile così come molti artisti, spesso diversissimi tra loro, l’hanno interpretata, convergendo verso una prospettiva “deformante” che ne esprime la forza travolgente e, per certi aspetti, eversiva.

Dagli scatti di Man Ray ai nudi di Amedeo Modigliani, dalle ceramiche invetriate di Leoncillo alle passamanerie di Enrico Baj. L’esposizione libera il corpo femminile e lo lascia mostrarsi, tra sessualità e seduzione, attraverso gli occhi e l’arte dei migliori artisti del ‘900.

La prima sezione, intitolata “le belle apparenze”, presenta opere in cui il nudo femminile, quantunque esaltato da linee morbide e sinuose, e da pose languide e accoglienti, proprie della rappresentazione “classica” del tema, viene declinato nel linguaggio inquieto delle avanguardie. La seconda sezione, intitolata “seduzione/sedizione”, il genere artistico del nudo femminile viene riformulato secondo logiche diverse dal naturalismo. Ora l’arte ha come fine la continua sperimentazione che persegue servendosi del geometrismo, del monumentalismo, del dinamismo e della scomposizione cubista. Nella terza sezione, invece, intitolata “oggetto del desiderio”, si parte dalla rappresentazione di parti anatomiche femminili, spesso decontestualizzate, per giungere agli oggetti comuni investiti d’implicazioni erotiche: dalla bambola di Hans Bellmer, alla donna-scarpa di Salvador Dalì, all’Objet mobile di Max Ernst. La quarta sezione, intitolata “la bella e la bestia” allude all’incontro, e alla sovrapposizione dell’elemento umano con quello animale, o comunque non umano. Infine, la quinta sezione, intitolata “la bella addormentata”, allude all’attrazione esercitata dal corpo femminile abbandonato nel sonno, fra vulnerabilità e passività. Il tema, trattato sin dall’antichità, raggiunge in molte delle opere qui presentate un effetto straniante, come nei nudi trattati con linearità arcaizzante da Modigliani o nelle ninfe dormienti di Giorgio De Chirico.

Curiosi?

Ora non vi resta che andare a vederla!

Dal 5 giugno al 5 ottobre 2014.

  

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