Di Alessandra Rosci
Camminando verso l’arte, le iconiche Chuck Taylor si colorano di una Pop Art benefica.
Converse lancia la nuova capsule collection ispirata al celebre Andy Warhol, padre della Pop Art.
Secondo Andy Warhol “l’arte” va consumata come qualsiasi altro prodotto commerciale. Ed è proprio quello che Converse ha cercato di fare: traslare il genio di Warhol sulle proprie scarpe, rendendo l’arte facilmente fruibile a qualsiasi tipologia di cliente, alla massa. Così, la collaborazione dell’artista e di uno dei marchi più eminenti del mondo del fashion business ha dato vita a qualcosa di straordinario, una fusione tra arte e moda sulla scarpa icona e pietra miliare della linea Converse: la Chuck Taylor.
Parte dei proventi di questi imperdibili modelli, creati in collaborazione con la Andy Warhol Foundation, andranno, poi, proprio alla Fondazione, che da sempre supporta e sostiene lo sviluppo delle arti visive.
Un artista innovato che, con la sua professionalità ed ecletticità, ha saputo nobilitare oggetti di uso comune trasformandoli in opere d’arte, concettualmente accessibili e comprensibili da parte di tutti. Warhol non fu soltanto maestro indiscusso della Pop Art americana, ma genio del nuovo millennio. Pittore, pubblicitario, regista; insomma, un artista a tutto tondo. Rifiutata per intero la storia dell’arte, con la sua stratificazione di significati e concettualizzazioni, l’arte di Andy Warhol si muove unicamente sulle coordinate delle immagini prodotte dalla cultura di massa americana. Egli prende ispirazione dal cinema, dai fumetti, dalla pubblicità, senza alcuna scelta estetica, ma come puro istante di registrazione delle visioni quotidiane più note e simboliche. E cosa c’è di più americano del fruitore della Pop Art e della scarpa americana per eccellenza? Converse e Warhol, possiamo dire, è stato uno degli accoppiamenti più iconici nella storia moderna degli Stati Uniti d’America.
Warhol disse: “In futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti”. E a febbraio il grande artista diventerà letteralmente una All-Star. La passione di Warhol per le scarpe la si può ritrovare anche nelle sue serigrafie e, negli anni Ottanta, si dice che si personalizzò il proprio paio di Chuck Taylor con una serigrafia. Da questa storia nasce un’idea a dir poco straordinaria ed inimitabile: la creazione da parte di Converse di una capsule collection in limited edition dedicata interamente a Andy Warhol. “Con questa collezione, il nostro obiettivo è quello di celebrare e curare l’espressione artistica innovativa che è intrinseca sia in Converse che nell’estro di Andy Warhol”. Ha detto Damian Silver, design director del famosissimo marchio. “Andy Warhol ha creato l’arte ispirandosi alle icone della cultura pop americana, e fu il pioniere nell’utilizzare la Chuck Taylor come una tela bianca per i suoi lavori. Da questa storia creativa condivisa è nata la nostra collaborazione con Warhol”.
Per tutti quelli che vogliono camminare sull’arte, difatti, per gli appassionati, per gli amanti della pop art, la speciale collezione di Converse sarà disponibile sul mercato dal 7 febbraio presso i rivenditori specializzati e lo shop-online ufficiale del brand. Una linea interamente focalizzata su un tema principale: la celebre Campbell’s Cans Soup. La variante più originale vede tutta la silhouette della Chuck Taylor rivestita dall’etichetta della zuppa e, come nelle lattine originali, il colore di fondo cambia in base agli ingredienti della zuppa stessa. Avremo così, la tomato soup in rosso e la vegetable soup in blu. Il modello in bianco invece, ripropone sulla parte laterale la serigrafia di tre barattoli riprodotti in rosso, nero e azzurro. La linea di sneakers low-top sfoggia una stampa collage raffigurante una serie di piccole lattine e comprende tre versioni: una total black tono su tono, una multicolor ed una bianco/nero. Dopo la morte dell’artista, la Fondazione che porta il suo nome, aveva già permesso ad altri brand l’utilizzo delle sue opere, ma questa iniziativa della Converse ha qualcosa in più a livello emotivo se si considera che Warhol utilizzava personalmente queste sneakers.
Dato per scontato che, preso dalla curiosità, anche Warhol avesse letto questo articolo, riportiamo le celebri parole dell’artista: “Dal momento che non ho mai saputo cosa mi stava succedendo, adoravo leggere gli articoli dei giornali su di me”.