Mal Comune: in scena lo spettacolo teatrale sulle fusioni dei piccoli borghi

Fino al 14 agosto viene rappresentato l’autodramma 2017 del Teatro povero in provincia di Siena
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È nell’ambito delle tradizioni popolari che si inserisce la consuetudine per gli abitanti di Monticchiello, in provincia di Siena, di rappresentare ogni anno un autodramma durante l’estate. Da 51 anni, infatti, i cittadini del piccolo paese di origini medievali situato nella Val d’Orcia si dedicano all’allestimento e all’interpretazione collettiva di uno spettacolo teatrale da loro scritto, che prende appunto il nome di autodramma in base alla definizione di Strehler. Andrea Cresti è il regista nonché drammaturgo che dirige gli attori del cosiddetto Teatro povero.

L’autodramma 2017, in scena fino al 14 agosto in piazza della Commenda, si intitola Mal Comune e verte sulla fusione automatica ed obbligatoria dei piccoli comuni al di sotto dei cinquemila abitanti, di cui si discute negli ultimi anni. Nello spettacolo, la questione viene volutamente portata all’esagerazione e all’assurdo, con l’obiettivo di marcare il paradosso che deriva dalla finzione scenica. Vengono così toccati i temi dell’identità, delle tendenze verso l’aggregazione e la disgregazione, dello spaesamento oltre che perplessità delle comunità.

Inevitabili le critiche a discapito delle antiche questioni del campanilismo, dell’individualismo, come pure non passa inosservato il fenomeno della gentrificazione dei piccoli borghi storici, che porta un rinnovamento delle cittadine ma a sacrificio degli abitanti e degli antichi edifici. Si aprono così tematiche più ampie, quali la reciproca incomprensione tra amministrazioni e cittadini, e la volontà di salvaguardare il patrimonio storico dei comuni secolari.

Ne deriva che gli abitanti di Monticchiello vivono in prima persona e riflettono i problemi attuali nelle rappresentazioni sceniche, facendo un confronto tra il passato contadino e i mutamenti sociali contemporanei, e identificandosi nelle tradizioni teatrali e culturali.