Definito “L’imperatore dei sogni”, Gianni Versace ha iniziato a “respirare l’arte della Magna Grecia” nella sua città d’origine Reggio Calabria, dove nacque il 2 dicembre 1946.
È proprio la passione per l’arte della Magna Grecia a costituire la chiave di volta della sua carriera, dal momento che la mitologia lo ispira a scegliere la testa di Medusa come simbolo della sua maison.
Una carriera partita seguendo le orme della madre con cui lavorò per un periodo nel suo atelier, prima di capire che le sue aspirazioni erano troppo grandi per poterle confinare a Reggio Calabria, per cui decise di spostarsi a Milano che offriva maggiori possibilità a chi come lui inseguiva il successo nella moda. Dopo aver collaborato con diverse aziende tra cui Florentine Flowers, Callaghan, Genny, Alma, apre una sua impresa di moda insieme al fratello maggiore Santo. Al palazzo della Permanente di Milano va in scena la sua prima sfilata nel marzo 1978.
Sin da subito si intravede il suo genio creativo che lo porta a porsi quale innovatore e precursore di un Made in Italy nato proprio in quegli anni. Non solo l’arte della Magna Grecia, ma anche quella dell’antica Roma, del Rinascimento, del Barocco e della Pop Art entrano nella sua orbita sperimentatrice, in una commistione multiforme e multicolor. Uno stile che attrae lo sguardo e pietrifica, proprio come la Medusa quale immagine chiave della sua griffe. Nel 1990 nasce la linea di alta moda Versace Atelier, di grande e singolare raffinatezza. La sua moda del tutto particolare diventa celebre e irresistibile anche all’estero, viene preferita da star del calibro di Elton John, George Michael, Madonna, Prince, Jennifer Lopez, Elizabeth Hurley, o da personalità quali Lady D.
Un’icona quella di Gianni Versace che si impone quale parabola brillante e ascendente nel panorama dello stile italiano apprezzato in tutto il mondo, soprattutto per la sua capacità di osare con colori intensi o con materiali mai utilizzati prima nel campo dell’abbigliamento, come la maglia metallica o la pelle trattata.
Negli anni Novanta la sua collezione bondage crea scalpore per gli outfit dalla sensualità prorompente. Gianni, però, prosegue comunque con l’espressione del suo estro al fuori degli schemi accanto alle sue top model Naomi Campbell, Cindy Crawford, Christy Turlington, Linda Evangelista, Carla Bruni, Nadja Auermann, Tatjana Patiz, Claudia Schiffer. Il 15 luglio 1997 si spegne a Miami nel corso di una sparatoria di cui non si conoscono ancora bene i dettagli. La sua azienda resta nelle mani della sorella Donatella, già da anni sua consigliera e alla guida della linea giovane Versus. Oggi il marchio, originariamente a conduzione esclusivamente famigliare, vanta collaborazioni, oltre che estensioni all’ambito della cosmesi, della gioielleria, dell’home design, delle catene alberghiere. Una griffe che resta sempre fedele al suo audace fondatore, considerato uno dei più influenti stilisti del Novecento, oltre che alla sua vita totalmente dedicata alla moda e all’arte.
Visto su FNM Magazine Novembre/Dicembre 2017