“Nessuno mi pettina bene come il vento” scegliamo le parole di Alda Merini per parlare del “Global Wind Day”, la Giornata Mondiale del vento, in programma per il 15 Giugno. Leggiadro, piacevole, burrascoso, freddo, lieve, mite, elegante. Quanti aggettivi potremmo usare per descriverlo. Il vento è espressione di libertà e di respiro, fonte inesauribile di energia, diventa protagonista di pensieri ed eventi che, per una giornata (e non solo), investono ogni singolo angolo del mondo.
La giornata a lui dedicata nasce per sensibilizzare il pianeta riguardo le energie rinnovabili e lo sviluppo dell’eolico. Secondo la Renewable Energy Country Attractiveness Indices, l’Italia si collocherebbe al sesto posto tra i paesi che investono di più in questo campo (la Cina è al primo posto), motivo per cui bisogna fare qualcosa di concreto per la nostra “casa” Terra. Puntare sul rinnovabile significa apportare benefici sia all’ambiente che all’economia: riduzione del prezzo dell’elettricità, minori emissioni, minor uso di suolo, miglioramenti paesaggistici, significative ricadute sull’occupazione. Perché dunque non impegnarci nella buona riuscita del progresso?
La Giornata Mondiale del Vento viene organizzata in Italia dall’ANEV, associazione nazionale energia del vento, e riceve l’adesione del Presidente della Repubblica, i Patrocini del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare e del Ministero dello Sviluppo Economico, e del Ministero per i beni e le attività culturali. Tra gli eventi che si svolgeranno quest’anno troviamo il Corso di Formazione ANEV “Rinnovabili: corso avanzato sull’eolico: dalle autorizzazioni alla connessione alla rete, dalla progettazione alla gestione” (14 – 17 maggio 2018, Roma), il Convegno Istituzionale (15 giugno 2018 Roma) presso la sala Auditorium del GSE e l’esclusivo evento serale del 15 giugno “Giudizio Universale Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel” presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma.
Ma sono tanti e sparsi su tutto il territorio gli eventi dedicati al vento. Il 16 e il 17 Giugno, ad esempio, a Bergamo si svolgerà la festa degli aquiloni; a Trieste, invece, si è da poco conclusa “Boramata”, quattro giorni di festa dedicati al vento triestino per eccellenza, la bora, mettendo insieme memoria e creatività (vedesi le girandole sparse per tutta la città).
E se di cose belle vogliam parlare, vi segnaliamo Samso, un’isola della Danimarca, che un tempo si basava esclusivamente su petrolio e carbone, e che oggi si è trasformata in un paradiso energetico completamente verde. Il tutto nell’arco di 10 anni. Attualmente Samso ricava il 100% dell’elettricità di cui ha bisogno dal vento, mentre il calore proviene da impianti solari e biomasse. Sappiatelo: l’isola produce il 10% di energia in più rispetto al suo fabbisogno.
Concludiamo il nostro contributo dedicato al vento con tre libri consigliati a bambini dai 3 ai 100 anni d’età.
– Di che colore è il vento? Un bimbo cieco chiede ad un adulto che colore ha il vento… Vedere, sentire, toccare, ascoltare: le sensazioni si mescolano e si intuisce che probabilmente l’unico modo per leggere questo libro è ad occhi chiusi.
– Vento, da dove vieni? Il libro parla dei fenomeni naturali partendo dalle domande dei bambini spesso strane e imprevedibili. I bambini non chiedono che cosa provochi il vento, chiedono piuttosto al vento da dove viene.
– Mano Felice disegna l’aria. Un racconto disegnato sull’ariache soffia sulle nuvole, che danza con le foglie e vola con gli uccelli…