Intervista a Eleonora Albrecht: modella, attrice, fashion blogger e designer di Confetta, la nuova boutique online

Eleonora Albrecht, una donna intraprendente e poliedrica sempre pronta a mettersi in gioco con nuove ed interessanti sfide come quella di Confetta, in cui si cimenta nel ruolo di designer.
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Italiana, di origine tedesca e russa, allegra, curiosa, ottimista e amante della vita. Eleonora Albrecht, una donna dalle mille risorse che ha avuto la fortuna ed il coraggio di seguire le proprie passioni, di coltivarle e di farvi una professione.

Il suo cammino artistico è cominciato all’età di quattordici anni intraprendendo la strada di modella. Ha, poi, studiato fashion design nelle migliori scuole di Londra e Parigi, ed è lì che ha avuto la possibilità di collaborare con grandi firme come Moschino e Dior.

Negli anni la sua vocazione per il teatro l’ha portata addirittura oltreoceano consentendole, una volta tornata a Roma, di recitare in numerosi film e serie TV, di creare “The Fashion Screen“, un blog tutto suo, fino a dare vita, con il proprio compagno attore e regista Flavio Parenti, alla nuova boutique online, Confetta. Questa, è poi, anche il nome di una deliziosa minaudière, una borsa gioiello a forma di cuore; un accessorio unico e prezioso, all’interno della collezione, che aggiunge un tocco indimenticabile agli abiti più incantati. “Confetta è una borsa unica per molti motivi: il corpo rigido in vetroresina (la stessa usata per gli yacht), il meccanismo di apertura invisibile, la forma, nessun prodotto animale, l’attenzione al dettaglio. Tutte queste cose, messe insieme, compongono un oggetto che vuole accompagnare le donne nei momenti piú belli della loro vita con uno spirito romantico”, ha dichiarato Eleonora.

Due amanti Italo/Francesi che condividono la loro vita da più di nove anni, e che sin dai primi giorni del loro incontro hanno sempre avuto il sogno di realizzare un progetto insieme. Creando Confetta nel Luglio 2017, il sogno è diventato realtà. La boutique online, difatti, esprime il loro desiderio romantico di viaggiare, vivere e sognare insieme. “Confetta è quello che ora chiamano un social luxury brand, cioè un marchio di lusso che vende solo online, con una forte presenza sui social. Il lusso online è una novità, visto che, fino a pochi anni fa, nessuno avrebbe mai pensato di farlo. Ma, come in tutti gli altri settori, l’online permette un’esperienza del tutto nuova, libera da orari, da vincoli, e piena di quei vantaggi che stanno cambiando la mappa geografica del retail. Chi è il nostro pubblico? Donne alla ricerca di originalità, raffinatezza, romanticismo, e qualità Italiana”, ha affermato la Albrecht.

Eleonora si occupa di concepire e disegnare le collezioni usando tutte le basi dello stile e dell’alta moda acquisiti a l’Ècole de la Chambre Syndicale de la Couture Parisienne e poi maturati con la sua carriera di modella. Flavio, invece, dopo le molteplici esperienze come produttore ed imprenditore, ha l’incarico di gestire le vendite e creare l’intera struttura aziendale sulla quale Eleonora può realizzare liberamente le sue creazioni.

Scopriamo chi è Eleonora Albrecht che racconta a FashionNewsMagazine la sua vita da modella, attrice, fashion blogger, designer, compagna e mamma di Elettra, perché è anche grazie alla sua piccola se Confetta, omaggio all’amore, ha avuto la possibilità di vedere la luce.

Hai un Blog tutto tuo “The Fashion Screen” e sei sempre aggiornata sulle ultime tendenze in fatto di moda. Che tipo di rapporto hai con i social?

Ho un rapporto sano e giornaliero con i social network, ma uso soprattutto Instagram. Ho provato Snapchat e non mi ci sono mai trovata. Facebook, invece, lo trovo più interessante per contattare le persone che conosco meglio. Per l’aspetto pubblico credo che Instagram sia il social che mi rappresenti di più, ma metto pochissimi post della mia vita privata”.

Sei una donna in carriera, ma anche una mamma. Quale è il segreto per conciliare entrambe le cose? Che rapporto hai con tua figlia Elettra?

Con Elettra ho un rapporto di grande complicità. Sono contenta di avere la possibilità di passare molto tempo insieme a lei. Posso dire che siamo una famiglia davvero unita e tutti i momenti a disposizione li trascorriamo con la bambina (cosa secondo me importante soprattutto essendo ancora molto piccola). Fortunatamente riesco a conciliare lavoro e famiglia grazie a molta organizzazione e collaborazione anche del mio compagno”.

Provieni da una famiglia di ballerini. Quanto ha influito sulla tua vita professionale avere un tale background artistico?

Crescere in una famiglia di artisti aiuta a vedere il mondo in modo diverso. Non esiste una giornata tipo, un percorso di vita ben definito, esiste, però, una continua ricerca e direi anche insoddisfazione: elementi, secondo me, che rappresentano il motore per mettere le basi sul proprio futuro. Quello che ho imparato vivendo in una casa piena di danza è stata la passione per l’arte e l’espressione personale, ma non ho mai pensato di fare la ballerina classica come loro. Il resto della mia famiglia è composta da pittori e scultori, ed anche questo mi ha segnato molto nel mio percorso artistico e di vita”.

Hai recitato in molte pellicole, lavorando anche oltreoceano. Chi è il regista con cui hai lavorato meglio e con chi vorresti lavorare in futuro?

Per fortuna tutti i registi con cui ho lavorato sono stati sempre fantastici, ma ho un affetto particolare per Enzo G. Castellari, con il quale ho trascorso un mese su un’isola dei Caraibi per girare il suo ultimo film. Il mio sogno, invece, sarebbe lavorare con Polanski, ma ci sono altri registi che mi piacciono molto, come Cary Joji Fukunaga, che sta preparando anche una nuova pellicola su James Bond e, ammetto che mi piacerebbe tantissimo interpretare la nuova Bond Girl”.

Sei attrice, ma anche esperta di moda. Quale delle due realtà senti ti appartenga di più?

La moda è una passione che mi accompagna sin da quando ero bambina, mentre la recitazione è arrivata più tardi. Ovviamente sono due mondi molto diversi, direi che il punto in comune è la voglia di mostrare agli altri le fragilità e la bellezza dell’essere umano nel lato interiore ed esteriore”.

Come influencer e fashion blogger, ce lo daresti un consiglio di stile per questa nuova stagione?

Il mio consiglio è quello di seguire sempre il proprio gusto e mettersi dei capi o accessori che quando ci guardiamo allo specchio ci facciano sentire noi stessi. Le tendenze cambiano sempre, ma quando troviamo un modello che ci sentiamo bene indosso, quello possiamo portarcelo dietro anche tutta la vita. In ogni caso direi che non bisogna mai cercare di nascondere se stessi dietro ad un capo: è l’abito o l’accessorio che accompagna la nostra personalità”.

Tu e il tuo compagno Flavio Parenti avete dato vita a Confetta. Cosa vi ha spinto a creare un brand di borse social luxury?

Confetta nasce dalla voglia di creare una borsa da sera che richiami le minaudière degli anni quaranta, ma con un tocco contemporaneo grazie alla sua shape e ai materiali utilizzati. In fondo, penso che il bisogno sia sempre personale: eravamo stanchi di vedere delle bag dalle forme viste e straviste e nei soliti tessuti o pellami. Per questo motivo abbiamo deciso di dare vita a Confetta”.

Quale significato si cela dietro la scelta del nome Confetta?

Confetta richiama il termine “confetto”, ovvero un bon bon, una caramella, oppure i coriandoli in quanto, difatti, in inglese i “confetti” sono proprio i coriandoli. La borsa rappresenta perciò, la nostra voglia di creare un qualcosa che richiamasse un bonbon e un mondo giocoso”.

Quali sono i punti di forza di Confetta?

Innanzitutto, il punto di forza maggiore è il design. Con i nostri artigiani abbiamo impiegato più di un anno per ottenere un oggetto senza nessuna chiusura apparente che si aprisse frontalmente e non su un lato, a differenza di come avviene in tutte le borse rigide. Per noi era veramente essenziale riuscire a realizzare una forma a cuore che sembrasse quasi una piccola scultura. La minaudière è costruita in vetro resina, un materiale rigido e molto pregiato che richiede un’attenta lavorazione, e soprattutto quasi mai usato nelle clutch. Forse non tutti lo sanno, ma arrivare a questo traguardo ha richiesto un lavoro di ricerca e sperimentazione non per niente facile. Un altro aspetto molto importante è, poi, caratterizzato dal fatto che Confetta è prodotta interamente in Italia e solo in collezioni limitate”.

Che consiglio daresti ad un giovane imprenditore che volesse avviare un brand tutto suo?

Consiglierei di avere chiara la sua idea di partenza e concentrarsi su quella. C’è tanta competizione, quindi il momento in cui si investe in qualcosa bisogna veramente crederci fino in fondo e tenere duro”.

Confetta, un omaggio all’amore e ai sentimenti. Un progetto che nella sua interezza è gioia di stare insieme, desiderio di creare un progetto comune. Un progetto di coppia. Un cuore, simbolo dell’ inizio di una nuova avventura.