Abiti di scena dalla bellezza senza tempo, parrucche, gioielli, tutto contenuto all’interno di un vecchio baule proposto al Museo del Tessuto e appartenuto alla soprano pratese Iva Pacetti.L’avvincente ritrovamento ha rivelato, tra gli oggetti del baule, due costumi di scena della prima rappresentazione della Turandot, l’ultima opera incompiuta di Giacomo Puccini. Indumenti che si pensava fossero persi per sempre. Proprio questi abiti, dalla straordinaria bellezza e dai richiami orientali, furono realizzati dal celebre costumista del teatro alla Scala, Luigi Sapelli, in arte Caramba, era il 25 aprile del 1926 e la Turandot fece il suo esordio con la prima rappresentazione scenica alla Scala. Oggi, a distanza di anni, il Museo del Tessuto ha avviato una campagna di Crowdfunding dal nome “Il Costume Ritrovato” per il recupero di questi abiti.
La raccolta fondi reperibile sul portale Eppela già dal 30 ottobre punta alla raccolta di 12.000 Euro, spiega il Presidente della Fondazione Francesco Nicola Marini :«Entrando a far parte del patrimonio del Museo, i costumi della prima assoluta della Turandot sono diventati patrimonio di tutti. Aderendo a questa raccolta fondi, ciascuno può dare il suo contributo, piccolo o grande, trasformando il delicato percorso di recupero di questi straordinari abiti in un progetto collettivo che punta a riportare alla luce un prezioso pezzo di storia del costume e della lirica italiana». Pezzi di immenso splendore ma purtroppo ridotti in pessimo stato a causa della conservazione errata e del tempo trascorso, il ricavato del crowdfunding andrà a sostenere il lavoro di esperti che con specifiche tecniche di restauro riporteranno alla luce la meraviglia di uno di questi, si andrà ad operare su fori, lacerazioni, macchie di sporco e a sostituire i filati metallici dorati che costituiscono il meraviglioso tessuto operato ed interamente broccato.
L’ammontare complessivo del progetto di restauro è di oltre 35.000 Euro e vista l’importanza degli oggetti ritrovati, la Regione Toscana contribuirà con una somma di 15.000 Euro. Il “Il Costume Ritrovato” si rivolge pertanto ai singoli cittadini, enti, imprese e a tutti gli appassionati di costume, moda e opera lirica. Nella serata di lunedì 11 novembre, presso il Museo, si è tenuto un evento speciale, tra intermezzi musicali si è parlato del prezioso ritrovamento e sono stati mostrati in anteprima assoluta i costumi prima del restauro. All’evento hanno presenziato, inoltre, l’Associazione Ex Allievi dell’Istituto Buzzi, la Fondazione Puccini di Lucca e l’ Associazione Perché Verdi Viva. Nel 2020, in primavera, la Fondazione Museo del Tessuto organizzerà una grande mostra sulla Turandot di Puccini, per riportare ancora una volta in scena, sotto gli occhi di tutti, i costumi nel loro originario splendore.