L’amore è questione di tempo e di dettagli. Questo Tamara D’Andria lo sa bene, e ha trasformato la sua passione per la cura dei particolari in un mestiere: Bridal Stylist “L’Amica della Sposa”. Tamara accompagna passo dopo passo le sue spose, dalla scelta dell’abito al servizio fotografico nella location il giorno del matrimonio.
In questo periodo Tamara supporta a distanza le promesse spose costrette a posticipare la cerimonia a causa del Coronavirus. Come spesso accade nel suo lavoro, Tamara ha cercato di rimediare ad un “imprevisto” così drammatico in maniera esemplare, promuovendo “Gli Angeli delle Corsie”, un’iniziativa a sostegno di tutte le infermiere e i medici che avrebbero dovuto sposarsi nel 2020 e che si ritrovano a fronteggiare il virus in prima linea.
Noi di FNM l’abbiamo intervista per conoscere meglio la figura della Bridal Stylist e la sua iniziativa solidale.
Ciao Tamara! Ci spieghi cos’è per te la bridal stylist?
La bridal stylist nasce come consulente di immagine e si specializza nell’ambito bridal. Come bridal stylist mi definisco L’amica della sposa perché la mia consulenza professionale non termina con la scelta dell’abito da sposa, ma si estende alla cura di tutti quei dettagli che contribuiscono a rendere la cerimonia del matrimonio indimenticabile. La sposa è libera di scegliere per quali fasi richiedere il mio supporto, e io prenderò tutte le accortezze necessarie per quella giornata che, se si è preparati come ad un esame, si può affrontare con disinvoltura, ovviamente sempre calcolando l’emozione.
In cosa consiste nel dettaglio la tua consulenza d’immagine?
La sposa può contattarmi per una prima consulenza nella quale mi occupo di consigliarle l’abito adatto alla sua forma fisica, al suo incarnato seguendo un’analisi del colore e allo stile della location. La seconda consulenza si estende all’abbinamento degli accessori più importanti per la sposa: bouquet, velo e gioielli. Sceglieremo anche l’acconciatura ed il make-up in linea con vestito e location. Ultima ma non per importanza, offro una lezione di portamento per aiutare la sposa a muoversi e sentirsi a proprio agio nel suo abito da sogno. Una volta che la sposa avrà completato la parte stilistica, potrà contattarmi per un’assistenza morale e fisica per il giorno delle nozze.
Che importanza attribuisci alla consulenza di portamento nella fase stilistica?
Molto spesso le spose arrivano a quella giornata nel panico perché non sanno come muoversi con questo abito ampio oppure stretto. Per questo consiglio di fare la consulenza di portamento una decina di giorni prima delle nozze. Quello che offro, a differenza di altri, è una consulenza di portamento personalizzata in base alla forma dell’abito scelto dalla sposa. Se la sposa ha scelto un abito a sirena o principessa, quindi due opposti, la sposa dovrà muoversi e sedersi in un determinato modo. Durante la consulenza, darò alla sposa dei suggerimenti per trascorrere quella giornata con serenità, evitando che l’abito tanto a lungo desiderato si trasformi nel suo peggior nemico. Anche gli accessori sono importanti: in base all’abito, al bouquet e al velo si daranno delle nozioni di postura e portamento. Durante la consulenza la sposa indosserà le sue scarpe, o comunque un modello molto simile, per cercare di muoversi e camminare con disinvoltura.
Cosa fa esattamente la bridal stylist il grande giorno?
Il giorno del matrimonio divento l’amica della sposa, offrendole un supporto a 360 gradi. Arrivo a casa sua due ore prima e faccio di tutto affinché la sposa non si preoccupi di nulla, dai gesti più semplici come portarle la colazione, fino a contattare i fornitori (fotografi, wedding planner, floral design). Poi preparo l’abito per le fotografie, il bouquet e gli accessori. Quel giorno la mia attenzione si rivolge anche i suoi cari: assisto la vestizione della mamma, delle damigelle e della testimone. Dopo aver pensato ai cari arriva il momento più importante: la vestizione della sposa. È un momento delicato in cui le emozioni e la tensione assalgono la sposa e tutte le persone che la circondano. Il mio compito è farle da spalla. Alcune spose decidono di farsi vestire completamente da me, altre si fanno aiutare dalla mamma o dalla testimone. Io ho comunque il piacere di curare ogni dettaglio e di gestire le emozioni: evito che la lampo si rovini, aiuto a far indossare le scarpe, suggerisco passo dopo passo come procedere alla vestizione, dal gioiello a come indossare l’abito.
Dopodiché si passa al servizio fotografico. Io sarò lì per dare consigli sulla postura, su come mettere il bouquet, come muoversi con il proprio abito. Scatti terminati, facciamo una mini-prova con il papa o chi accompagnerà la sposa in chiesa. L’ultimo passo dell’assistenza a casa è quello di procedere in macchina: faccio in modo che entrino dal lato giusto in cui dovrà uscire la sposa, sistemando abito, velo e bouquet.
Una volta terminati i preparativi, la sposa dovrà separarsi da te?
Non sempre. La consulenza continua se richiesto anche per l’ingresso in chiesa. Coordinamento con il fotografo, sistemazione di abito, velo e bouquet per un ingresso in chiesa indimenticabile. Dopo la cerimonia accompagnerò la sposa per assicurarle scatti perfetti anche con il marito nella location. Sono molti gli accorgimenti che bisogna avere durante gli scatti fotografici perché in quel momento il fotografo sarà lì per vedere la bellezza della sposa, mentre io mi occuperò di ciò che contorna la sposa quindi l’abito, il bouquet e il velo. Se ci dovesse essere un cambio d’abito o di scarpe, io avrò il kit di emergenza con ago filo forbici ma non solo, all’interno una spazzola, una lacca, il rossetto della sposa, una cipria e de fazzolettini per il momento dell’emozione.
Come cambiano le esigenze della sposa a seconda della stagione?
Per lo slittamento di date a causa dell’emergenza Coronavirus, prevedo che il coprispalla sarà molto richiesto per la stagione 2021. Andrà necessariamente scelto in base alla propria forma fisica. Nella consulenza spiegherò come indossare e come togliere un bolero, una giacca o anche una pelliccetta. Credo che assisteremo anche al ritorno del guanto, un accessorio spesso ritenuto troppo formale che potrebbe tornare in voga. In base all’abito andrà scelto il tessuto e la lunghezza e, in base al taglio, come toglierlo con disinvoltura davanti all’altare. Non sottovalutiamo neanche l’importanza delle calze che andranno scelte in base alle scarpe e al periodo.
Com’è cambiato il tuo lavoro a causa della pandemia?
In questo periodo di quarantena sto facendo consulenze telefoniche via Skype con future spose ma anche con donne che vogliono semplicemente sapere la loro forma fisica, capire quali colori indossare e come abbinare i capi che hanno nel loro guardaroba per valorizzarsi.
Parlaci dell’iniziativa che hai lanciato in favore di medici e infermiere in prima linea nella lotta al Coronavirus
L’iniziativa si chiama Gli Angeli delle Corsie. Voglio regalare una consulenza di portamento di gruppo dalla durata di 2 ore a tutte le future spose infermiere e medici del Covid. La location verrà stabilita in base alle adesioni. Tutto ciò di cui vi ho parlato oggi si svolgerà in due lezioni. Le spose arriveranno con le idee abbastanza chiare, e in questo caso le insegnerò come muoversi e camminare in quella giornata. Ovviamente la consulenza sarà personalizzata in base al vestito, al velo e al bouquet scelto.