Ambiente, natura e tecnologia premiati nel corto Punto di rottura diretto da Janet de Nardis

Pioggia di premi per il profetico cortometraggio Punto di rottura della regista Janet de Nardis
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Premiato durante la nona edizione dell’International Tour Film Festival Civitavecchia il cortometraggio Punto di Rottura, opera prima della regista Janet De Nardis, giornalista oltre che direttore e fondatore del Digital Media Fest.

Dopo il premio come Migliore Regia Cortometraggio durante la ventiquattresima edizione del Terra di Siena Film Festival, arriva anche il riconoscimento del Civita Film Commission durante la nona edizione dell’International Tour Film Festival Civitavecchia.

Lo scopo del Civita Film Commission è di favorire la cultura dell’audiovisivo e sviluppare il territorio grazie alla crescita dell’industria cinematografica e quest’anno ha deciso di premiare “Punto di Rottura”,  un corto tra uomo, natura e tecnologia, dedicato alla cura del Pianeta che spazia tra il genere commedia e fantascienza, diretto da Janet de Nardis, regista molto sensibile alle tematiche ambientali, che ha voluto affrontare il tema della sostenibilità attraverso il mezzo cinematografico.

Quest’anno in Italia, e nel mondo, stiamo combattendo contro la pandemia da Coronavirus, un nemico invisibile che ha trasformato il nostro stile di vita, modificato la nostra quotidianità, per sempre.

Di cosa parla il film?

Nel 2054 il collasso climatico ha portato i pochi sopravvissuti a vivere rinchiusi nelle proprie case. A causa dei cambiamenti climatici, anche i protagonisti Lidia e Manuel, come tutto il resto della popolazione, resistono all’orrore della quotidianità grazie alla realtà virtuale che rende tutto più sopportabile, almeno finché non sentiranno il bisogno di scoprire la verità. Alla fine accetteranno la realtà prendendo atto dei propri errori? Oppure continueranno a sopravvivere come Avatar nella finzione? I protagonisti sono interpretati da Lidia Vitale e Francesco Stella, mentre nei panni dei loro Avatar troviamo Francesco Ferdinandi e Sofia Bruscoli. Nonostante il corto è stato presentato nel 2019, la trama sembra scritta ai giorni nostri!

La “vita virtuale”

il mondo delle comunicazioni attraverso i canali tecnologici, il lavoro in casa, le telefonate in video messaggio, tanto osteggiate e criticate, oggi ricoprono un ruolo fondamentale nel proseguimento della vita scolastica di molti studenti, nel lavoro, nella parvenza di normalità di contatto tra persone che non si possono incontrare. Le visite virtuali ai musei, gli eventi digitali, le riunioni di lavoro in video conferenza sono diventati la quotidianità. Uno strumento, quello di internet e della tecnologia in generale, tanto criticato negli ultimi tempi, oramai diventato indispensabile nelle nostre vite…

Cyberbullismo

e violazione della privacy oggi sono temi da affrontare e risolvere con ancora più decisione, visto l’abbassamento dell’età degli utenti dei social, come il novello Tik Tok ad esempio, dove anche bimbi di sette anni pubblicano e fruiscono dei contenuti.

Punto di rottura

è un’opera che fino a qualche mese fa poteva essere classificata come fantascienza, oggi possiamo definirla come un racconto profetico della regista Janet de Nardis, scritto insieme a Marco Passiglia, realizzato in collaborazione con I Licaoni, e prodotto da Thinkfull, Densolar e Verrella costruzioni, con il sostegno di Panalight.

Il corto nato per sensibilizzare a prendersi cura del nostro Pianeta è stato molto apprezzato da pubblico e critica; la regista, attraverso il linguaggio del cinema, sta smuovendo le coscienze al fine di innescare un sentimento di protezione nei confronti della natura, inviando un messaggio di speranza ed ottimismo.

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