I brand di moda etica si stanno spargendo a macchia d’olio. Questo perché non è più possibile pesare così sul nostro pianeta. Etica non solo per l’ambiente ma anche nell’ambiente lavorativo, nella produzione. Abbiamo tutti visto documentari agghiaccianti dove vengono mostrati operai in condizioni precarie e sottopagati (al limite con lo schiavismo) produrre abiti per grandi catene di fast fashion o marchi prestigiosi per le quali paghiamo anche cifre stellari. Tutto questo non è più tollerabile.
Una bella idea è quella di Chloè: la basket bag mostrata nel nostro collage di ispirazione è realizzata da artigiani provenienti dal Kenya facenti parte dell’organizzazione Fair Trade Mifuko. Sulla parte anteriore, un’incisione indica il nome dell’artigiano che l’ha realizzata.
La moda etica potrebbe diffondersi sempre di più, inglobando l’intero fashion System. Tutto dipende dal consumatore perché il mercato risponde sempre ad una domanda.
Questo non significa spendere tantissimi soldi in abiti artigianali o di designer importanti. Anche nelle nostre spese da Zara o H&M possiamo scegliere i prodotti realizzati in modo sostenibile. Leggere le etichette prima di acquistare ora è fondamentale: cinque minuti per non gravare troppo sul pianeta.
Un brand da tenere sott’occhio, con prezzi non troppo alti, è Savannah Morrow, di Los Angeles. Sul loro sito sono disponibili tante informazioni circa il loro impegno nel produrre moda etica: “Noi amiamo il nostro pianeta e pensiamo al nostro impatto su questo. Crediamo nell’individualità e nel potere collettivo di un modo di fare consumo sostenibile. Creare un bellissimo brand di moda sostenibile che sia onesto con il cliente, rispettoso degli impiegati e dell’ambiente è la cosa più importante. Fin dall’inizio, siamo fieri di dichiarare che Savannah Morrow ha rispettato i patti di sostenibilità. Ci siamo uniti a questa rivoluzione della moda perché pensiamo che gli abiti non debbano essere un peso per il nostro pianeta”.
Nella nostra selection abbiamo selezionato brand emergenti e nomi noti i cui prodotti sono stati realizzati in modo etico e sostenibile.
Sandalo flat “Alcyone” in pelle di vacchetta, Ancient Greek Sandals € 140,00; cintura Made in Italy in pelle con taglio laser, Kate Cate € 330,00; minidress in lino stile Safari, Alberta Ferretti € 990,00; abito midi “Bekkah” in cotone biologico, Reformation € 275,00; borsa in rafia con dettagli in pelle, Chloè € 650,00; jeans palazzo a vita alta, Gucci € 490,00; crop top “Sunset Riders” in lino biologico, Johanna Ortiz € 449,00; gonna maxi “Iris” in seta stampata, Savannah Morrow € 328,00; bikini top con stringhe, Matteau € 115,00; abito midi “Belle” in lino biologico, Season by Stories € 210,00; espadrilles in suede “Carina”, Castaner € 135,00; cerchietti micro in oro 18kt, Octavia Elizabeth € 475,00; tote bag “Rive Gauche” in lino, Saint Laurent € 995,00; minidress in nylon riciclato, Hunza G € 190,00; collana “The Lunar Rocks” con ciondoli pendenti, Alighieri € 240,00.