Da sempre a sostegno della cultura sul territorio, Rinascente collabora di nuovo con il Comune di Milano. Durante i soliti appuntamenti natalizi, dà vita a un’imperdibile mostra. Quest’anno, ospiterà l’esposizione Il Rinascimento di Bergamo e di Brescia, un omaggio alla scuola pittorica che nel Cinquecento ha rinnovato l’iconografia religiosa.
Il Rinascimento di Bergamo e Brescia. A proposito della mostra
La mostra in programma celebra una visione naturalistica che ha influenzato persino Caravaggio durante il suo soggiorno lombardo. L’esposizione curerà le opere degli esponenti della scuola bresciana e bergamasca: Lorenzo Lotto, Alessandro Bonvicino Il Moretto, Giovan Girolamo Savoldo e Giovan Battista Moroni.
L’evento è anche un affettuoso ricordo di Roberto Longhi, grande storico dell’arte scomparso cinquant’anni fa.
Allestita nella Sala Alessi di Palazzo Marino dal 2 dicembre 2021 al 16 gennaio 2022, la mostra è curata da Francesco Frangi e Simone Facchinetti.
La Rinascente a supporto della cultura e del design
“Siamo onorati di collaborare con il Comune di Milano per il settimo anno consecutivo”, afferma l’amministratore delegato Pierluigi Cocchini. “Offriremo ai milanesi, e non solo, la possibilità di conoscere grandi capolavori artistici, ma soprattutto grandi storie”.
Quest’anno Palazzo Marino ospita, infatti, l’esposizione intitolata “Il Rinascimento di Bergamo e Brescia. Lotto, Moretto, Savoldo, Moroni”.
Quattro opere che prima di essere paradigma dell’eccellenza artistica del Cinquecento nelle due città, sono celebrazione della forza e della tenacia. Caratteristiche che le città di Bergamo e Brescia hanno saputo mantenere anche nei mesi più complessi della pandemia.
Un progetto dialoga perfettamente con la filosofia del nostro Manifesto “Corporate Keep it Beautiful”. Non a caso Rinascente è una vera e propria casa di valori ove coesistono cinque pilastri: rispetto, creatività, emozione, ricerca e diversità.
L’augurio è quello di riuscire a catturare ed elaborare una riflessione autentica e profonda, per sentirci un po’ il participio presente di noi stessi, proprio come il nostro nome Rinascente evoca.
Tra patrimonio territoriale, arte e design
La valorizzazione del patrimonio territoriale è una priorità per La Rinascente. Lo dimostrano le rovine dell’Acquedotto Vergine riportate alla luce nel nuovo flagship store in Via del Tritone a Roma.
Forte è anche il legame con l’arte, il design e la creatività. La Rinascente ha, infatti, istituito il premio Compasso d’Oro nel 1954, il primo dedicato al design.
Ha una storia fatta di collezioni firmate da Giò Ponti, vetrine progettate da Bruno Munari, loghi disegnati da Max Huber e Albe Steiner. E, ancora, campagne realizzate da Marcello Dudovich, da Patrick Demarchelier, Greg Kadel, Scott Schuman e dal premio Oscar Paolo Sorrentino.
I suoi store sono sempre stati progettati da grandi architetti. Tra questi ricordiamo Ferdinando Reggiori, Franco Albini, Aldo Cibic e molti altri.
Le frequenti collaborazioni con gli artisti dimostrano che La Rinascente cattura e propone al pubblico ogni novità artistica. Un’intuizione di Gabriele d’Annunzio che, ben cento anni dopo, riesce ancora a emozionare.