Venerdì 10 giugno, presso il Centro Culturale Gabriella Ferri in via delle Cave di Pietralata n 76, si è svolto il terzo degli incontri “Aforismi, massime e pensieri” inseriti nella Manifestazione Culturale “Una vita da Corsaro. Pier Pasolo Pasolini”, organizzata dalla DBG Management & Consulting e finanziata dal Municipio IV- Direzione Socio Educativa.
La giornalista e scrittrice Angela Iantosca ha affrontato un argomento molto caro a Pier Paolo Pasolini, quello delle donne.
La figura della donna
La figura della donna è sempre molto presente nell’arte di Pier Paolo Pasolini. In particolare, pensando alle sue opere cinematografiche e ad alcune dei suoi scritti più famosi, quella della madre ha sempre una rilevanza particolare e, spesso, è su di lei che viene costruita l’intera narrazione.
Da Dacia Mariani a Oriana Fallaci, passando per Elsa Morante, senza dimenticare Anna Magnani e Maria Callas, sono state menzionate ed analizzate tutte le donne che hanno lasciato un segno nella sua vita, prestando particolare attenzione alla madre.
Quando si parla di Pasolini e le donne la mente non può che pensare prima di tutto alle figure materne presenti nella sua produzione: Giocasta nell’Edipo Re, interpretata da Silvana Mangano, Mamma Roma interpretata da Anna Magnani nel film omonimo, Medea, la non-madre per eccellenza, interpretata da Maria Callas, e la Madonna nel Vangelo Secondo Matteo, interpretata proprio da sua madre, Susanna Colussi.
Donna straordinaria, maestra, scrittrice, moglie di Carlo Alberto (sposato nel 1921) e madre di due figli, Guido e Pier Paolo, persi entrambi prematuramente e in modo violento. Susanna è la donna che accompagna Pier Paolo nel breve percorso della sua vita, standogli accanto durante la ‘fuga’ dal Friuli e in quei 25 anni vissuti a Roma, nella povertà, all’inizio, e nella fama negli anni successivi quando tutto il mondo scopre la grandezza di questo uomo dal multiforme ingegno, pittore, poeta, autore di romanzi e regista.
A lei dedica una delle poesie più belle e dolorose dedicate ad una mamma: “Supplica a mia madre”, è lei il volto della Madonna addolorata che sopravvive al figlio inchiodato alla croce. È lei la mamma dolce e premurosa che gli sta accanto quando scopre di avere l’ulcera. Ma accanto a Pier Paolo ci sono anche tante donne che lo amano e, forse, lo comprendono più di chiunque altro: Elsa Morante, Dacia Maraini, Maria Callas, Laura Betti (la sposa non carnale), Oriana Fallaci.
Durante l’incontro sono state ascoltate la loro voce e le loro parole, letto passi di alcuni libri, articoli di giornali, suscitando una forte emozione e un grande coinvolgimento nel pubblico. Angela Iantosca ha aiutato i presenti a cogliere la dolcezza in quelle parole scritte da Pasolini, il suo essere un uomo mite e pacato, incisivo e forte nelle sue espressioni, ma pacato e amabile nel porsi verso gli altri.
Un Pasolini uomo e umano, oltre l’artista e il personaggio controverso, capace di forti sentimenti e grande umiltà.
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