Tabù House, il corpo che abiti, a Palazzo Velli EXPO si è svolta la prima edizione

Un evento ideato per far emergere tematiche che riguardano i tabù sessuali, la prima edizione di Tabù House ha portato i visitatori nelle stanze riprodotte di una casa
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Si è svolta il 26 novembre dalle 18:00 alle 21:30 a Palazzo Velli EXPO la prima edizione di Tabù House, l’evento rivolto alle nuove generazioni che ha lo scopo di mettere in luce i tabù sessuali ancora presenti nella nostra società, attraverso una prospettiva inclusiva, trattando in maniera coinvolgente tematiche legate alla sessualità e vantando la partecipazione di un pubblico di 470 persone. “Tabù House è un progetto ideato come final work dalle studentesse e dagli studenti del corso IED Roma in event management, coordinato da Barbara Manto e sponsorizzato da SKYN Italia e This Unique. L’evento si è svolto con la direzione scientifica della dott.ssa Nicoletta Landi, antropologa e ricercatrice specializzata presso il Centro Italiano di Sessuologia di Bologna e l’Universiteit van Amsterdam come educatrice sessuale, che ha tracciato le linee guida dei contenuti di Tabù House fornendoci una prospettiva collettivo/sociologica rendendo la narrazione autorevole e fondata”.

Negli spazi di Palazzo Velli sono stati inseriti allestimenti per riprodurre l’interno di un’abitazione e questo proprio per poter accogliere il pubblico in un ambiente familiare, attraverso un percorso esperienziale che parte dal concetto di corpo inteso come casa in cui abitiamo. Ad ogni stanza era legata una tematica specifica. Il bagno è stato associato alla conoscenza del proprio corpo, al suo interno era presente un’installazione di assorbenti ecosostenibili forniti da This Unique, sponsor dell’evento, per rappresentare le diverse tipologie di flusso mestruale, sullo stesso tema è stata eseguita una sessione di live painting, tra le altre tematiche sono emerse l’importanza della salute sessuale ed autopalpazione di seno e testicoli, ossessioni delle dimensioni del pene e scelta del profilattico.

La stanza da letto era legata alla scoperta del piacere, l’autoerotismo è stato rappresentato da una performance di ballo, nella stanza erano esposte anche opere d’arte fornite da Sensuability, associazione che lotta contro il tabù della disabilità e sessualità, e sex toys del brand SKYN. Il living room ha affrontato argomenti sul corpo in relazione all’alterità, tra cui, mascolinità tossica, violazione del consenso in stato di abuso di farmaci e alcolici e sexting sicuro con tanto di ricetta ed ingredienti.