Il settore della moda ha sempre rappresentato la fusione tra fantasia ed espressione individuale, tuttavia la tecnologia ha finito, negli ultimi anni, per assumere un ruolo sempre più centrale nei processi creativi. Non è un caso che l’intelligenza artificiale (AI), una delle novità più dirompenti di quest’epoca, sia sempre più spesso di supporto agli stessi stilisti, che pur mantenendo la propria autonomia nell’ispirazione se ne servono per automatizzare alcuni processi e migliorare i risultati finali. Ecco dunque alcuni esempi di applicazioni di AI diventate protagoniste nel mondo del fashion.
Il boom dell’intelligenza artificiale in campo creativo
L’uso dell’intelligenza artificiale è ormai alla portata di un pubblico sempre più ampio, che può sfruttare le abilità delle macchine per migliorare tante attività quotidiane. Spesso non ce ne rendiamo neppure conto, eppure l’AI è al nostro fianco in tantissime situazioni, a partire dall’utilizzo delle piattaforme di intrattenimento, come quelle di streaming e di gioco, nelle quali gli algoritmi sono progettati per personalizzare contenuti e passatempi, consentendo per esempio agli utenti di trovare più facilmente film e serie TV di proprio gradimento oppure di accedere, tramite servizi specializzati nell’ambito dei casino, a tavoli e mani di poker con livelli di difficoltà più vicini alle proprie esigenze.
Le intelligenze artificiali, però, si sono evolute notevolmente anche dal punto di vista creativo – si parla di genAI, ossia intelligenza artificiale generativa – tanto da essere in grado di comporre musica, creare opere d’arte visivamente spettacolari, scrivere testi originali e persino generare concept di design personalizzati, aprendo nuove strade in campi come l’arte, il cinema e, per l’appunto, la moda: quelli di cui parliamo qui di seguito sono solo alcuni degli esempi più interessanti del momento.
The New Black: un rapidissimo generatore di design
The New Black è uno degli strumenti più innovativi al servizio dei designer di moda. Utilizzando l’AI, questa piattaforma consente infatti di creare design originali in pochi secondi, semplicemente inserendo una descrizione di ciò che si ha in mente. Ciò rappresenta un cambiamento significativo per i marchi, che possono sviluppare concept unici su misura per abbigliamento, accessori o addirittura abiti da sposa in 3D.
ZMO: modelli virtuali e inclusività
ZMO è un altro strumento che fa leva sull’AI generativa, in particolare per creare immagini di abbigliamento su modelli digitali, eliminando la necessità di modelli fisici. Si tratta di un’applicazione particolarmente apprezzata per la sua attenzione alla diversità e all’inclusività, che permette ai marchi di moda di mostrare i propri prodotti su una vasta gamma di modelli etnicamente diversificati, il tutto riducendo i costi, ma rendendo al contempo i cataloghi digitali più rappresentativi.
Off/Script per la democratizzazione della moda
Off/Script si propone di diventare il “Kickstarter” della moda, una piattaforma basata sulla comunità in cui gli utenti possono caricare e votare idee di design. Qui, i concept più apprezzati diventano reali, grazie a una produzione ottimizzata da AI e una gestione end-to-end del processo. Con la sua capacità di collegare i creatori direttamente ai produttori, Off/Script riduce le barriere di accesso alla produzione, offrendo opportunità creative a designer di tutto il mondo.
Designovel, l’AI che prevede le tendenze di design
Restare aggiornati sulle tendenze è fondamentale nel mondo della moda e, da questo punto di vista, decisamente interessante è ciò che può fare Designovel. Grazie alle sue funzionalità di intelligenza artificiale, il sistema fornisce infatti previsioni di mercato e tendenze emergenti, aiutando i designer a pianificare i loro progetti in modo strategico e informato. La piattaforma crea inoltre contenuti basati su tecniche di apprendimento automatico, offrendo insights preziosi per prendere decisioni rapide.
Ablo: co-creazione senza confini
Ablo è pensato invece per le aziende di moda che vogliono espandere la propria attività e sfrutta l’AI per facilitare la collaborazione tra diversi creatori, migliorando il processo di sviluppo di marchi di moda. Con Ablo, il design diventa un’esperienza collettiva, consentendo ai designer di co-creare in modo fluido, superando i limiti imposti dai tradizionali strumenti di progettazione.
Un futuro guidato dall’intelligenza artificiale
Abbiamo citato solo pochi esempi, ma che ci bastano per capire quanto la tecnologia stia partecipando a riscrivere il futuro della moda, creando un mondo più inclusivo, dinamico e personalizzato. L’AI, infatti, non è solo una tecnologia di supporto, ma diventa sempre più una componente essenziale del processo creativo, potenziando l’immaginazione umana e offrendo infinite possibilità ai designer.
Man mano che ci avviciniamo a un’era sempre più tecnologica, insomma, il confine tra creatività e tecnologia diventa sempre più sottile, consentendo ai brand di moda di innovare, personalizzare e rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze dei consumatori.