Frozen – Il regno di ghiaccio

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Di Daniela Giannace

Frozen – Il regno di ghiaccio.

Il 53° film d’animazione Disney uscirà nelle sale italiane il 19 dicembre in 3D.

 

Già nominato ai premi Golden Globe nella categoria film di animazione e liberamente ispirato alla fiaba “La regina delle nevi” di Hans Christian Andersen, Frozen – Il regno di ghiaccio è stato proiettato in anteprima domenica 15 dicembre a Roma e a Milano e gli incassi sono stati devoluti in beneficenza all’associazione MediCinema Italia per la costruzione di una nuova sala cinematografica a Roma.
Diretta da Chris Buck e Jennifer Lee, la pellicola è ambientata nel regno fittizio di Arendelle (molto simile alla Norvegia), il quale è rimasto ghiacciato a causa dei poteri di Elsa. Per salvare il regno, Anna, sorella di Elsa, combatte contro la natura durante un viaggio nel quale cerca Elsa; in compagnia di Anna ci sono il coraggioso Kristoff e la sua renna Sven. Nel cammino incontreranno varie creature: il buffo pupazzo di neve di nome Olaf, i trolls e il loro capo Granpapà. Serena Rossi doppia Anna, Serena Autieri interpreta Elsa, Enrico Brignano è il doppiatore di Olaf e Massimo Lopez dà la voce a Granpapà.
Insieme al film d’animazione Brave, Frozen – Il regno di ghiaccio tratta dell’emancipazione femminile e ciò è forse dovuto alla presenza di una regista donna. Al centro vi è l’incomunicabilità e la crisi d’identità dei protagonisti. “Si parla di paura in contrapposizione all’amore, raccontati attraverso il viaggio epico di una famiglia, e della lotta per superare la paura e trovare il vero significato dell’amore”, dice la regista Jennifer Lee. Il film sarà preceduto da un cortometraggio in bianco e nero e disegnato a mano diretto da Lauren MacMullan e intitolato “Tutti in scena!” che racconta le avventure di Topolino, dei suoi amici e nemici. Tra le canzoni c’è anche “All’Alba sorgerò”, adattamento italiano di “Let It Go” cantata da Demi Lovato.
Una lotta tra il bene (rappresentato dalle donne) e il male (incarnato dagli uomini) in una favola allo stesso tempo antica e moderna che unisce gli stereotipi con l’innovazione.