London Fashion Week Settembre 2020. Anticipazioni

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Dopo solo tre mesi dall’edizione di giugno della Digital London Fashion Week, la settimana della moda londinese si presenta, di nuovo, sotto una nuova veste.

London Fashion Week Settembre 2020

Ci aspetterà un mix, non ben dosato, di attivazioni digitali, eventi e sfilate. Dietro allo scarno comunicato stampa si intravede l’evidente difficoltà di organizzare un evento di tale portata con le restrizioni COVID-19. I nomi in calendario sono molti, tra menswear e womenswear e per fortuna alcuni sono “di peso”. Tra questi, Burberry, Richard Quinn, Margaret Howell e Bethany Williams. Brand apprezzati da pubblico, critica e addetti ai lavori.

La London Fashion Week Settembre 2020 si terrà dal 17 al 22 settembre, con luogo ancora da confermare. Scopriremo in futuro se si tratta della Truman Brewery a Brick Lane o il sofisticato hub sullo Strand, dietro Somerset House.

Logistica

Grandi incognite sono gli aspetti logistici dell’evento. Prima di tutto l’organizzazione degli eventi dal vivo. Infatti, ancora non sono state rilasciate le disposizioni riguardo l’uso della mascherina e sopratutto il numero di addetti ai lavori che possono presenziare. Altro ostacolo è anche la lista dei paesi esteri di provenienza per cui sono richieste 2 settimane di isolamento. Se tale regolamento rimane in vigore, addetti ai lavori di Francia e US per esempio, non potranno partecipare, a meno che il governo, per la London Fashion Week 2020, faccia un’eccezione.

Perplessità

Come abbiamo detto in apertura, il numero di attivazioni digitali è spropositato e, a mio parere, spesso di bassa qualità. Infatti, i contenuti digitali della scorsa Digital London Fashion Week sono stati molto scarsi. È vero che a giugno i brand non avevano avuto ne’ il tempo ne’ i mezzi per poter produrre contenuti digitali decenti, ma alla base c’era e c’e’ una mancanza di idee su come rendere una collezione interessante in formato virtuale. Ma non perdiamo le speranze e sopratutto non sottovalutiamo la creatività punk e fuori le righe made in England. 

Dario Bentivegna